tag:blogger.com,1999:blog-89941948981496993242024-03-13T03:03:55.234-07:00Net In TownAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.comBlogger48125tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-47194912400218805812018-01-09T03:18:00.000-08:002018-01-09T03:20:41.137-08:00ACEA : Emozioni da prima FilaPoche cose riescono a rendermi davvero felice o ad incidere pesantemente sul mio umore, a parte la mia famiglia o le persone a me care.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-YvuFHUV509Q/WlSj4TI5FlI/AAAAAAAAA8Y/WH8AqRz-j6oTWYNxXF5KrXJ-6J4YRYs_QCLcBGAs/s1600/ACEACONTE.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="608" data-original-width="1324" height="293" src="https://1.bp.blogspot.com/-YvuFHUV509Q/WlSj4TI5FlI/AAAAAAAAA8Y/WH8AqRz-j6oTWYNxXF5KrXJ-6J4YRYs_QCLcBGAs/s640/ACEACONTE.png" width="640" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a>1) Il Napoli.<br />
Fin da bambino papà mi ha sempre portato allo stadio, ha condiviso con me la sua più grande passione .<br />
Ogni napoletano ha un legame empatico con la squadra della città, gioire dei trionfi sportivi equivale quasi ad un senso di rivalsa nei confronti di tutte le angherie e pregiudizi che nei secoli questa città ha dovuto sopportare<br />
Nel corso degli anni il Tifo si è trasformato in una “malattia”, la passione è divenuta “Fede”.<br />
La SSC Napoli in assoluto è una delle poche cose che riesce a farmi intossicare una settimana intera (per non parlare di quando giocano Napoli-Juventus).<br />
2) Il Cibo.<br />
Sin da quando ero piccolo ho sempre preferito la tavola alla favola.<br />
Dovevo capire che c’era qualcosa che non andava quando al posto delle novelle per bimbi per andar a dormire mia madre mi leggeva ricette culianarie, e la nonna per tenermi buono nei lunghi pomeriggi post-scuola mi faceva impastare con lei (si passava dalla pasta fatta in casa alla pizza ed alle torte senza soluzione di continuità)<br />
3) Tutto ciò che può semplificarmi la vita.<br />
Detta così può sembrare un enorme calderone, ma fidatevi, trovare qualcosa di davvero funzionale, pratico e che richieda poco tempo, senza dover per forza spremere le meningi e faticare troppo per ottenere il risultato sperato è un qualcosa che sfama l’intelletto, culla lo spirito e regala un senso di soddisfazione e felicità senza pari.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-fHJKt53vt9c/WlSkAPLDCPI/AAAAAAAAA8c/vau2IwmviCwJ4hcNg35mmM26_MfDxMiiQCLcBGAs/s1600/aceaconte2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="615" data-original-width="969" height="406" src="https://1.bp.blogspot.com/-fHJKt53vt9c/WlSkAPLDCPI/AAAAAAAAA8c/vau2IwmviCwJ4hcNg35mmM26_MfDxMiiQCLcBGAs/s640/aceaconte2.png" width="640" /></a></div>
A tal proposito vi consiglio di dar un occhio ad <b>Acea con Te</b>, il programma di fidelizzazione per i clienti domestici di <b>Acea Energia</b> sul Mercato Libero.<br />
Bastano pochi click per registrarsi gratuitamente e nella maniera più rapida ed intuitiva possibile al link http://l12.eu/acea-1783-au/<br />
Fidatevi, vi si aprirà un mondo dove è possibile raccogliere punti, a seguito di azioni definite virtuose (ad esempio attivazione mantenimento di servizi on line come Bolletta Web e domiciliazione, attivazione di contratti domestici sul mercato libero, partecipazione a survey, attivazione newsletter).<br />
Più punti riuscirete a raccogliere più riuscirete ad attingere a tutti i prodotti che il catalogo ha da proporvi, quali voucher e sconti in bolletta, ma non solo, dato che i Clienti Acea con Te avranno diritto a promozioni riservate quali coupon scontati per ristoranti teatri ecc.<br />
Se come me siete curiosi provate a sbirciare qui sul sito di Acea Energia: <a href="http://l12.eu/acea-1784-au/">http://l12.eu/acea-1784-au/</a><br />
Tutto questo non vi sembra abbastanza?<br />
Sappiate che i clienti iscritti al programma fedeltà, inoltre, possono partecipare ad "<b>Emozioni da Prima Fila"</b>, un contest che permette di scegliere ogni mese direttamente online l’evento/esperienza che si desidera e partecipare all’estrazione mensile, il tutto senza spendere nemmeno un euro, dato che si tratta di eclusive attenzioni che Acea Energia rivolge ai suoi clienti più affezionati.<br />
Io, essendo già cliente, ne ho approfittato subito, con un semplice click dall’area riservata “<b>My Acea</b>” mi sono iscritto ad Acea con Te e come per magia mi sono visto recapitare ben 2000 punti.<br />
Avete presente il detto “ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo?”<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-FR78k2K_lW0/WlSkFybSW9I/AAAAAAAAA8g/a0-3u945N5IOVRck7hbwgJU0i3iccFsZQCLcBGAs/s1600/colazione.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1023" data-original-width="795" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-FR78k2K_lW0/WlSkFybSW9I/AAAAAAAAA8g/a0-3u945N5IOVRck7hbwgJU0i3iccFsZQCLcBGAs/s640/colazione.png" width="496" /></a></div>
Bhe grazie ad Acea Con Te tutto questo diventa realtà con poche e semplici mosse, il tutto con una facilità imbarazzante, un pò come quando devi fare i regali di Natale all’ultimo minuto e ti ricordi che hai una serie di pigiami dal 1991 allo scorso anno da poter riciclare.<br />
Pigiama a rombi state of mind. #aceaconte<br />
P.S. se volete usufruire anche voi del bonus di benvenuto, avrete tempo solo fino all’8 gennaio, fate presto: <a href="http://www.aceaconte.it/eventi">http://www.aceaconte.it/eventi</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-16177495085543827352018-01-02T10:30:00.000-08:002018-01-02T10:30:04.972-08:00Jumanji: Benvenuti nella Jungla<div style="background-color: white; font-family: "roboto","helvetica","arial","verdana",sans-serif; font-size: 15px; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 10px; padding: 0px; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black;"><i>1 gennaio 2018, inizia, molto faticosamente, l’ anno nuovo. </i><i>Dopo essere sopravvissuti al famigerato veglione e aver terminato il tanto temuto pranzo coi parenti (non prima di aver messo su circa 7-8 kg) restano ancora tante ore da spendere prima che la giornata volga al termine.</i><b></b><i></i><u></u><sub></sub><sup></sup><strike></strike></span></div>
<span style="color: black;"></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-D8YSFEzxppA/WkvPER5hNNI/AAAAAAAAA6Q/Twu89Cpm_TM0zxxSp9PucjTkaw0f0k-gACLcBGAs/s1600/Jumanjii%2Bbenvenuti%2Bnella%2Bgiungla.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="796" height="452" src="https://4.bp.blogspot.com/-D8YSFEzxppA/WkvPER5hNNI/AAAAAAAAA6Q/Twu89Cpm_TM0zxxSp9PucjTkaw0f0k-gACLcBGAs/s640/Jumanjii%2Bbenvenuti%2Bnella%2Bgiungla.jpg" width="640" /></a><span style="color: black;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-D8YSFEzxppA/WkvPER5hNNI/AAAAAAAAA6Q/Twu89Cpm_TM0zxxSp9PucjTkaw0f0k-gACLcBGAs/s1600/Jumanjii%2Bbenvenuti%2Bnella%2Bgiungla.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
<i><span style="color: black;"></span></i><br />
<a name='more'></a><i><span style="color: black;">Devastati nel corpo e nello spirito, ci si aggira in modalità zombie per le deserte vie cittadine cercando qualcosa da fare.</span></i><br />
<span style="color: black;"><i>E’ solo questione di tempo, prima o poi arriverà sempre l’amico che si crede geniale, con l’idea del secolo, la stessa, quella di ogni inizio anno, tanto scontata quanto efficace: “e se andassimo al cinema?”</i></span><br />
<i><span style="color: black;">“Sì, ma a vedere cosa?”</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Non il classico cinepanettone, questo è sicuro.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Nè tantomeno possiamo impelagarci in interminabili monologhi e dialoghi di film drammatici o impegnativi.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Abbiamo trascorso una settimana con tutta la sagrada famiglia a rotolare nel cibo che ha comportato uno sforzo fisico non indifferente.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Per evitare le classiche domande scomode degli zii impertinenti (quando ti laurei? E la fidanzatina? A capodanno cosa fate?) abbiamo dato fondo a tutta la nostra creatività ed ingegno con interpretazioni da oscar.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">La scelta quindi si fa ardua, scorriamo senza troppi entusiasmi le opzioni che i vari multisala ci propinano, sino a quando l’occhio cade su un titolo che ha il sapore di passato, che attinge a piene mani dai nostri ricordi di bambini e riporta la nostra mente a 20 anni fa.</span></i><br />
<i><span style="color: black;"><img alt="" class="alignnone wp-image-15373 size-full" height="315" sizes="(max-width: 828px) 100vw, 828px" src="https://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji.x40192.png" srcset="http://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji.png 828w, http://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-300x114.png 300w, http://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-768x292.png 768w" style="border-image: none; border: 0px; float: none; height: auto; margin: 0px auto 10px; max-width: 100%; padding: 0px;" width="828" />Il primo gennaio 2018 esce nelle sale <strong style="font-weight: 700; margin: 0px; padding: 0px;">Jumanji: Benvenuti nella Giungla</strong>.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Attimi di panico e sgomento, il saputello del gruppo inizia a sciorinare la sua presunta cultura cinematografica e le classiche scontate frasi di circostanza: “Potrebbe essere il classico remake di un film di successo, realizzato per attirare in sala i milioni e milioni di fan del primo capitolo”.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Non è questo il caso, e comunque non gli avremmo mai dato retta, in cuor nostro la decisione era stata presa in un lampo.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">La pellicola diretta da <strong style="font-weight: 700; margin: 0px; padding: 0px;">Jake Kasdan</strong> si presenta infatti come un sequel del primo film datato 1995, un nuovo Jumanji adattato ai giorni d’oggi, con storie, idee, personaggi, e soprattutto avventure diverse.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Il terrificante gioco da tavolo, che aveva affascinato e terrorizzato tutti i ragazzi degli anni ’80, è ora un videogame, segno di come il concetto di “giocare insieme” sia cambiato col passare del tempo e sia virato verso un’impostazione non solo ludica, ma videoludica.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Spencer, Fridge, Bethany e Martha sono 4 ragazzi che avviando una console misteriosa si ritroveranno catapultati in un altro universo, nel quale prenderanno le sembianze fisiche e le sfaccettature caratteriali e morali degli eroi protagonisti del videogame, fornendoci una buona caratterizzazione dei personaggi, che non risulta mai pesante, forzata o fuori luogo.</span></i></div>
<div style="background-color: white; font-family: "roboto","helvetica","arial","verdana",sans-serif; font-size: 15px; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 10px; padding: 0px; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<i><span style="color: black;"></span></i></div>
<div style="background-color: white; font-family: "roboto","helvetica","arial","verdana",sans-serif; font-size: 15px; font-weight: 400; letter-spacing: normal; margin: 0px 0px 10px; padding: 0px; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; word-spacing: 0px;">
<i><span style="color: black;">Sin da subito possiamo notare il primo punto di rottura con il prequel: Non è il mondo reale ad essere invaso dalla fauna e dalla flora proveniente dalla magica scatola, ma sono gli sfortunati ragazzi, che avvieranno il gioco, ad essere teletrasportati all’ interno di un altro mondo, dal quale cercheranno di fuggire in ogni modo, completando le sfide e gli indovinelli a loro sottoposti.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Ad interpretare gli avventurieri in questione ci sarà un cast di eccezione, che comprende il sempre affascinante Bobby Cannavale, nel ruolo di antagonista, il divertentissimo Kevin Hart, Karen Gillan (Nebula in “Guardiani della Galassia”) e i due attori protagonisti, <strong style="font-weight: 700; margin: 0px; padding: 0px;">Jack Black </strong>e<strong style="font-weight: 700; margin: 0px; padding: 0px;"> Dwayne “The Rock” Johnson</strong>.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Il protagonista di School of Rock (che già con lavori come “I fantastici viaggi di Gulliver” e “Piccoli Brividi” si era allontanato dai suoi ruoli classici di Rockettaro per passare all’interpretazione di personaggi diversi, spesso tratti da libri per ragazzi) e l’ex wrestler riconvertito in attore di successo (basti citare tra i suoi lavori i film della saga di Fast and Furious a cui ha partecipato) sono da anni sinonimo di commedie ben riuscite, ma non solo.</span></i><br />
<i><span style="color: black;"><img alt="" class="alignnone wp-image-15371 size-full" height="770" sizes="(max-width: 1084px) 100vw, 1084px" src="https://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-attori.x40192.jpg" srcset="http://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-attori.jpg 1084w, http://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-attori-300x213.jpg 300w, http://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-attori-768x546.jpg 768w, http://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-attori-1024x727.jpg 1024w" style="border: 0px; float: none; height: auto; margin: 0px auto 10px; max-width: 100%; padding: 0px;" width="1084" />Nonostante le taglienti battute ed i momenti ilari, a Jumanji non si può attribuire la semplice etichetta di “commedia”.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">La pellicola rappresenta molto di più, un mix di azione, avventura e pericolo in un climax ascendente di scene al cardiopalma condite da effetti speciali che lasceranno a bocca aperta lo spettatore e lo terranno incollato alla poltrona per tutta la durata del film.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">A contribuire alla componente action ci pensa anche il format dello stesso Jumanji il quale, trasformatosi da gioco da tavolo a videogame, permetterà a coloro che sono sono rimasti intrappolati al suo interno di usare determinati poteri (o skill di vario genere) per potersi salvare, cercando nel mentre di non farsi uccidere dai vari pericoli presenti nella giungla.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">La perdita di tutte e 3 le vite, date in dotazione agli avventurieri, infatti comporterà un Game Over, nel senso meno metaforico e più reale del termine che si possa intendere.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Meccaniche sicuramente nuove e che avvicinano questa nuova versione ancora di più al mondo videoludico, senza comportare però la scomparsa dei tanto amati indovinelli in rima presenti nel primo capitolo (Vi sfido a trovare una persona che non ricordi “ nella giungla dovrai stare, finchè un 5 e un 8 non compare”).</span></i><br />
<i><span style="color: black;">La Sony, casa di produzione del film, oltre al prodotto cinematografico ha anche realizzato un mini-gioco fruibile da tutti sul web.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Infatti, scaricando l’ app “vinci la giungla” si potrà giocare insieme ad altri 3 amici a vari minigiochi in stile anni-90 che rappresentano in tutto e per tutto quello che i protagonisti dell’avventura dovranno affrontare nel corso del loro viaggio per salvarsi dal gioco maledetto.</span></i><br />
<i><span style="color: black;"><img alt="" class="alignnone wp-image-15372 size-full" height="630" sizes="(max-width: 1200px) 100vw, 1200px" src="https://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-vinci-la-giungla.x40192.jpg" srcset="http://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-vinci-la-giungla.jpg 1200w, http://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-vinci-la-giungla-300x158.jpg 300w, http://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-vinci-la-giungla-768x403.jpg 768w, http://netintown.it/wp-content/uploads/2017/12/jumanji-vinci-la-giungla-1024x538.jpg 1024w" style="border: 0px; float: none; height: auto; margin: 0px auto 10px; max-width: 100%; padding: 0px;" width="1200" />Fiondatevi a questo link <a href="http://l12.eu/jumanji-1907-au/Q20MYU4IC541FPJXR0LT" style="margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: underline;">http://l12.eu/jumanji-1907-au/Q20MYU4IC541FPJXR0LT</a> ed iniziate a giocare, solo i più bravi di voi che risolveranno tutti gli indovinelli potranno partecipare ad un contest che mette in palio un viaggio in Thailandia a tema Jumanji.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Il primo gennaio vi aspettiamo tutti al cinema per il sequel di un film che ha fatto la storia, e che, tra un inseguimento con le moto, ippopotami giganti, scontri con creature di ogni genere, segreti e tanto altro, si candida ad acquisire l’etichetta di cult come il suo predecessore.</span></i><br />
<i><span style="color: black;">Ai fortunati che andranno a vederlo l’ ardua sentenza.</span></i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-7379556605683907562017-07-18T09:42:00.000-07:002017-08-25T14:16:04.396-07:00[Recensione] Taboo<div style="text-align: justify;">
<i>Basta ad una serie televisiva un' ottima ambientazione, una cura maniacale per i dettagli e lo scenario, un cast di eccezione con un attore protagonista che sembra essere nato per svolgere quel luogo e una regia onirica per compensare una sceneggiatura abbastanza scadente? Ahime purtroppo questo è il dilemma di fronte a cui Taboo ci mette davanti. Serie televisiva uscita agli inizi del 2017 ideata da Tom Hardy (tra l' altro anche protagonista delle vicende), il padre Edward Hardy e Steven Knight, mandata in onda su BBC, FX e Sky Atlantic si è subito imposta sul panorama televisivo come uno dei prodotti più interessanti. Numerosi trailer hanno convinto numerosi spettatori, me compreso, a guardare la serie non appena fosse uscita in quanto interessante, ricca di spunti e soprattutto con uno degli attori (a mio avviso) migliori in questo momento, il cui volto e corporatura sembrano essere da sempre destinati a ruoli di personaggi cattivi e in un certo senso folli.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-N9aFBLGhDfk/WR3M2rM_WNI/AAAAAAAAAyE/Yk9DUyK24FkXQALk8EqBTS8rXyWmLNA1wCEw/s1600/MV5BMTYyNTQwNzk0OV5BMl5BanBnXkFtZTgwMDAyMDI2MDI%2540._V1_UX182_CR0%252C0%252C182%252C268_AL_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-N9aFBLGhDfk/WR3M2rM_WNI/AAAAAAAAAyE/Yk9DUyK24FkXQALk8EqBTS8rXyWmLNA1wCEw/s640/MV5BMTYyNTQwNzk0OV5BMl5BanBnXkFtZTgwMDAyMDI2MDI%2540._V1_UX182_CR0%252C0%252C182%252C268_AL_.jpg" width="434" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<i></i></div>
<a name='more'></a><i>Taboo è la storia di un uomo come questo, James Keziah Delaney, figlio di un proprietario di una ditta di commercio e un' indiana d'America considerata pazza, che torna dopo numerosi anni nella Londra del 1814 in occasione dei funerali del padre. Creduto morto da amici e familiari il suo ritorno dall' Africa, è inutile dirlo, porta scompiglio nella vita di chi gli è accanto, in quanto numerose voci dicono di crimini atroci e bestiali commessi da James nel continente nero. A complicare il tutto è una terra in America, l' isola di Nootka, appartenente al padre del protagonista e quindi eredità lasciata al figlio, che però interessa molto l'onnipotente compagnia delle Indie Orientali per ottenere, dopo la guerra tra USA e Inghilterra, il monopolio del commercio con la Cina. Così inizierà un gioco di potere tra Delaney, la compagnia, la corona Inglese e i neonati Stati Uniti d'America per il possesso di questa terra, gioco che si svolgerà attraverso crimini efferati, omicidi, inganni e stratagemmi ben studiati da tutte e 4 le parti, che muoveranno le loro pedine col fine di averla vinta su tutti gli altri.</i><br />
<div style="text-align: justify;">
<i> La trama sembra abbastanza interessante e ,dal punto di vista teorico, coinvolgente, essa però alla lunga risulta molto ripetitiva con schemi sempre fissi che si susseguono nel corso delle puntate e alcune scelte apparentemente illogiche da parte dei contendenti all' isola (nel 1814 la compagnia più potente del mondo pare non si potesse permettere un assassino armato di pistola e non di semplice coltello). A complicare il personaggio di James ci pensano alcune visioni inerenti i suoi crimini nel passato che lo tormenteranno nel corso della storia,oltre che numerosi flashback/visioni riguardanti la madre pazza, il suo stato di salute psichico a dir poco precario, per non dire gravissimo e una sorta di poteri che egli sembra aver acquisito in Africa,non chiari fino in fondo nel corso della prima stagione. Insomma il nostro protagonista non si fa mancare niente, ed è forse proprio questo eccesso di possibili spunti narrativi la più grave pecca della serie.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-zWt2kOukfeY/WR3M3TwN52I/AAAAAAAAAyI/wb-u0HucKjYjl67_uG3yssuzkrY41dV5wCEw/s1600/Taboo_Salish_James_screenshot.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="362" src="https://2.bp.blogspot.com/-zWt2kOukfeY/WR3M3TwN52I/AAAAAAAAAyI/wb-u0HucKjYjl67_uG3yssuzkrY41dV5wCEw/s640/Taboo_Salish_James_screenshot.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Esistono infatti numerosissimi personaggi secondari, una sorella incestuosa e adultera sposata con un fervente cattolico razzista, un figlio dato in adozione ad un contadino, la figlia di una prostituta che vuole diventare marinaio e uno scriba che nel tempo libero lavora in una casa di piacere come transessuale, giusto per citarne alcuni (senza considerare i vari membri della compagnia delle indie, il principe reggente, il maggiordomo del protagonista che si potrebbe considerare un "anti-Alfred") tuttavia le sotto-trame appena accennate di tutti questi personaggi non si sviluppano mai a pieno e in maniera profonda come si dovrebbe in una serie di prim'ordine, anzi sembra che la loro presenza serva solo a mettere in risalto, come se ce ne fosse bisogno, il carattere forte di James, la sua crudeltà e capacità di incutere timore. Si perchè se il governante di casa Delaney è l' anti-Alfred il rampollo della casata è quanto più diverso ci possa essere da Batman. Cattivo, freddo e calcolatore, non esita a mettere a repentaglio la vita di chi gli è vicino e vuole aiutarlo per raggiungere i suoi scopi, sembra che le persone lo seguano più per paura che per rispetto, e a prova di ciò sono i numerosi omicidi che egli compie e i successivi scempi di cadaveri che attua (dall' estrazione del cuore fino alla fuoriuscita delle budella), un personaggio non proprio simpatico e dedito al bene insomma.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-YcrkOQNRya8/WR3M63x7arI/AAAAAAAAAyU/wwwGLjm2g7UzpWGxFx6d1jQEEpCe6vCkQCEw/s1600/tom-hardy-taboo-pic.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://2.bp.blogspot.com/-YcrkOQNRya8/WR3M63x7arI/AAAAAAAAAyU/wwwGLjm2g7UzpWGxFx6d1jQEEpCe6vCkQCEw/s640/tom-hardy-taboo-pic.jpg" width="640" /></a></div>
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<i>Parlando di cose positive non si può non citare la scenografia realizzata in maniera perfetta. Ho sempre amato il periodo Vittoriano, con le sue contraddizioni e corruzione come set di un opera cinematografica e devo dire che raramente la ho vista così ben realizzata come in Taboo. I personaggi appaiono molto verosimili, non imbellettati e perfetti, ma sporchi, crudi, con le piaghe del vaiolo che ne deturpano il viso o i segni della povertà che scavano la pelle e appesantiscono gli occhi. Il sangue sulle mani degli uomini di porto, lo sterco di cavallo che inonda le strade della capitale, la sciattezza delle prostitute troppo truccate e tanto, tanto, tanto altro ancora rende la scenografia di Taboo qualcosa di eccelso, non una virgola fuori posto, non un costume, usanza o tradizione rappresentata in maniera sbagliata, dal gas esilarante usato alle feste fino alla puzza che si respira nei sobborghi di Londra.</i></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-v5_g4b68AkQ/WR3M4NTkMpI/AAAAAAAAAyM/QtXH9CvBoOgxOyay1PJhAefRtjXkuUTVACEw/s1600/MV5BMTYzMjM2NzM1M15BMl5BanBnXkFtZTgwODU5NjUxMTI%2540._V1_SX1500_CR001500999_AL_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><i><img border="0" height="426" src="https://3.bp.blogspot.com/-v5_g4b68AkQ/WR3M4NTkMpI/AAAAAAAAAyM/QtXH9CvBoOgxOyay1PJhAefRtjXkuUTVACEw/s640/MV5BMTYzMjM2NzM1M15BMl5BanBnXkFtZTgwODU5NjUxMTI%2540._V1_SX1500_CR001500999_AL_.jpg" width="640" /></i></a></div>
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<i> Anche la regia è eccellente con numerose inquadrature che rendono onore alla scenografia sopracitata e una descrizione molto sporca e spesso volutamente non integrale delle scene più cruente, lasciando immaginare allo spettatore l' immagine di coltelli che si conficcano nella carne o di organi estratti. Particolare menzione va fatta alle visioni che nel corso della storia avrà James, nelle quali spesso vedrà la madre o altri fantasmi del passato, e che sono state girate come un sogno con frequenti cambi di inquadratura, battute rapide, frasi in lingue incomprensibili e altro ancora; sicuramente tra le parti più emotivamente coinvolgenti della storia. Il cast vanta di attori di prim'ordine, oltre allo stesso Tom Hardy ( che sicruamente merita qualche premio per aver tenuto, o almeno per aver provato a tenere in piedi una trama da solo) sono presenti anche attori del calibro di Michael Kelly, Jonathan Pryce e Oona Chaplin. I presupposti per una serie cult ci sono davvero tutti, quello che manca sono forse qualche idee per mandare avanti una storia che sembra stagnarsi quasi subito e soprattutto più attenzione per gli altri personaggi le cui storie sembrano interessanti ma sempre lasciate a metà.Positivo è il finale di stagione che sembra voler compiere un taglio netto col passato, come se la prima serie non fosse altro che una serie di antefatti precedenti alla vera trama; speriamo davvero che sia così Forse questa serie tv, per quanto visto finora, non merita il voto che vado ad attribuirgli, tuttavia ho deciso di voler credere ancora in questo progetto e nella seconda stagione, dopo una prima di appena 8 puntate da 55 minuti l' una... I presupposti ci sono tutti ed è fatta troppo bene come ambientazione e personaggi questa opera per arenarsi nel mediocre, forza Tom fa vedere che oltre che come attore sei un gigante anche come ideatore, il panorama delle serie tv e non solo ne ha davvero bisogno</i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-CsAqccNJHeM/WR3M5Hku9kI/AAAAAAAAAyQ/TrWEEN_b7MQPaoGOR8GiLojcjRqBbJXZQCEw/s1600/-Taboo-Promotional-Art-taboo-2017-40163854-960-960.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-CsAqccNJHeM/WR3M5Hku9kI/AAAAAAAAAyQ/TrWEEN_b7MQPaoGOR8GiLojcjRqBbJXZQCEw/s640/-Taboo-Promotional-Art-taboo-2017-40163854-960-960.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-syuQtiHkzHg/WR3Nh3vyALI/AAAAAAAAAyY/S1X_gWz_iG8r-3wTvOeY-jKPSJfyJkL-ACEw/s1600/VALUTAZIONE%2BFILM.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="204" src="https://2.bp.blogspot.com/-syuQtiHkzHg/WR3Nh3vyALI/AAAAAAAAAyY/S1X_gWz_iG8r-3wTvOeY-jKPSJfyJkL-ACEw/s640/VALUTAZIONE%2BFILM.png" width="640" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-63249443840754701112017-05-05T12:28:00.002-07:002017-05-05T12:28:22.901-07:00[Recensione] Resident Evil 7<div style="text-align: justify;">
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<span style="font-size: large;">La paura risorge finalmente sottoforma di Zombie</span></div>
In questa generazione, che oramai sembra il susseguirsi continuo di ip già famose, si sente un po' la mancanza i qualche brand videoludico nuovo che sappia rivoluzionare l' intero mondo dei videogiochi come è stato in passato. Tuttavia è innegabile che di fronte a nuovi capitoli delle saghe che abbiamo sempre amato e che magari negli ultimi tempi sono peggiorate dal punto di vista qualitativo, il nostro cuore a un sobbalzo e subito ci fiondiamo nei grandi store a sborsare 70 euro il giorno del lancio del videogioco. Spesso questi soldi sono mal spesi e il prodotto che acquistiamo finisce per deluderci... spesso ma non sempre. Resident Evil 7 infatti è sicuramente uno dei capitoli che ho avuto più modo di apprezzare in questo 2017 fino ad ora, un desideratissimo ritorno alle origini della saga canonica dopo le esperienze non esaltanti (per usare un eufemismo) dei capitoli 5 e 6.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-7oj5jYb1BGI/WQzQgggh58I/AAAAAAAAAxQ/_on0UjPscYYScMtHsRJtf0HOtICSjqYnQCEw/s1600/re7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-7oj5jYb1BGI/WQzQgggh58I/AAAAAAAAAxQ/_on0UjPscYYScMtHsRJtf0HOtICSjqYnQCEw/s640/re7.jpg" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a><br />
Ho giocato e amato il titolo e quindi mi è sembrato giusto portare qui su NetInTown la mia recensione. Il gioco, annunciato all' E3 2016 e sviluppato da Capcom, è ambientato alcuni anni dopo gli eventi del sesto capitolo e sembra non avere alcun collegamento con gli altri, almeno fino alla fine del gioco. Il protagonista che andremo a impersonare (più letteralmente del solito) è Ethan Winters, il quale riceve un videomessaggio dalla moglie Mia creduta morta da 3 anni che gli rivela che in realtà lei è in Louisiana, in una casa nei pressi del fiume bayou, che si trova nei guai ma che in nessun modo il marito deve andare a cercarla. Il monito è ovviamente ignorato dal nostro protagonista che si recherà subito nell'indirizzo consegnatogli alla ricerca della moglie in una casa che sembra abbandonata ma che in realtà è fin troppo affollata. Quì dopo un prologo abbastanza movimentato simile a molti ogni horror in flash Ethan farà la conoscenza della famiglia Baker.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Vkumj26lV_c/WQzQh30mIgI/AAAAAAAAAxU/1ByhZ4oD5q4I3XNNfUnOA0X7J89wOUkNACEw/s1600/cena%2Bbaker.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://1.bp.blogspot.com/-Vkumj26lV_c/WQzQh30mIgI/AAAAAAAAAxU/1ByhZ4oD5q4I3XNNfUnOA0X7J89wOUkNACEw/s640/cena%2Bbaker.jpg" width="640" /></a></div>
Costoro sono i proprietari della casa, i quali rapiscono tutti coloro che vi si addentrano e conducono su di loro strani esperimenti, trasformando la gente in mostri. Infatti l' allegra famigliola, composta da papà Jack, la madre Margueritte, il figlio Lucas e una strana vecchietta (che dormirà per tutto il gioco e che apparirà all' improvviso sulla sua sedia in numerosi luoghi del gioco facendo tirare al giocatore più di un anatema), sono stati benedetti da un "dono" che li rende molto forti fisicamente, capaci di rigenerare tranquillamente i tessuti tagliati, bruciati, colpiti e distrutti in tanti altri modi, e soprattutto violenti e folli. Il protagonista, ritrovatosi intrappolato nella casa dovrà cercare di scappare e con l' aiuto di Zoe, figlia dei Baker nonchè l' unica ancora non impazzita della famiglia, di trovare un antidoto a questa specie di malattia che colpisce gli abitanti della casa, Mia compresa.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-xtmD5JJaM6w/WQzQlUUcCZI/AAAAAAAAAxg/EE_DhjRmD_0QK5C4tLcGKD5NjI_oPl5mACEw/s1600/vecchia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://1.bp.blogspot.com/-xtmD5JJaM6w/WQzQlUUcCZI/AAAAAAAAAxg/EE_DhjRmD_0QK5C4tLcGKD5NjI_oPl5mACEw/s640/vecchia.jpg" width="640" /></a></div>
Non andrò avanti con la trama, scritta piuttosto bene, con più di un colpo di scena non sempre banali e soprattutto molto coinvolgente, che ci porterà a conoscere meglio tutti i proprietari della casa e il perchè essi siano stati benedetti da questi poteri. Il gameplay è probabilmente la parte più interessante dell' intero capitolo, capace di richiamare il passato ma al contempo di attuare numerose scelte molto coraggiose da parte degli sviluppatori. Prima grande novità rispetto ai capitoli precedenti è la visuale, che in questo gioco è totalmente e costantemente in prima persona, il che rende l' esperienza horror molto più intensa e "realistica", specie se si gioca col Vr. Ethan nel corso delle sue scorribande per la tenuta dei Baker alternerà fasi con enigmi, che se non sono difficilissimi sono comunque interessanti da risolvere per il giocatore, mai banali o frustranti, momenti di puro gioco horror nel quale si limiterà a camminare da un luogo all' altro della casa o fuggire dai membri della famiglia impazziti, fino a fasi di combattimento con coltello e shooting.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-DNkRMI2Hqko/WQzQjLCsOGI/AAAAAAAAAxY/vue1jjLwO4sTxdeWsi_IBEwFowpqbtHsgCEw/s1600/sistema%2Bdi%2Bcombattimento.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://2.bp.blogspot.com/-DNkRMI2Hqko/WQzQjLCsOGI/AAAAAAAAAxY/vue1jjLwO4sTxdeWsi_IBEwFowpqbtHsgCEw/s640/sistema%2Bdi%2Bcombattimento.jpg" width="640" /></a></div>
Per affrontare i nemici, che oltre ad essere i membri della famiglia che ci inseguiranno per la casa e che una volta uccisi tenderanno a ritornare, vedono presentarsi anche una specie di mostri dalle sembianze semiumani ma completamente neri e formati da un materiale viscido che attaccheranno in 3 diverse versioni il protagonista, il nostro sfortunatissimo eroe avrà a disposizione un inventario piuttosto ampio, che va da una semplice pistola o fucile a pompa, fino a lanciafiamme, lanciagranate e armi potenziate ottenibili grazie ad alcuni enigmi ambientali oppure collezionando monete che possono essere considerata una merce di scambio. Le munizioni, sebbene nettamente inferiori rispetto ai capitoli più prossimi, non sono pochissime, soprattutto nella fase finale del gioco, tuttavia la cosa è giustificata dal fatto che la maggior parte delle armi non sono obbligatoriamente ottenibili e quindi solo un occhio attento e indagatore verrà ricompensato da bocche da fuoco abbastanza potenti da eliminare i nemici con un colpo. L'armamentario del protagonista, insieme con i vari oggetti utili nel proseguio della campagna, verranno riposti nel classico scompartimento a blocchi che abbiamo imparato a conoscere coi vecchi RE. A complicare le cose c' è il fatto che gli oggetti di cura dovranno essere combinati e quindi non basterà la classica erba per curare Ethan, ma essa dovrà essere unita ad un particolare fluido chimico, essenziale anche per la creazione di munizioni, il che rende gli spazi e il razionamento di colpi e cure più complesso.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-WR51fDjslbw/WQzQfvpDIoI/AAAAAAAAAxM/SCC-IGnCA1MG7SR7IpI_UROiGfmVjIlnwCEw/s1600/inventario.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://2.bp.blogspot.com/-WR51fDjslbw/WQzQfvpDIoI/AAAAAAAAAxM/SCC-IGnCA1MG7SR7IpI_UROiGfmVjIlnwCEw/s640/inventario.jpg" width="640" /></a></div>
Fortunatamente esistono delle safe zone nelle quali il giocatore potrà salvare e depositare in bauli di capienza infinita i vari oggetti non necessari in quel momento della storia. Il gameplay è davvero divertente negli scontri, specie quelli contro la famiglia, ognuno diverso dall' altro che alterna scontri con motoseghe, l' uccisione di insetti fino ad una parte del gioco che ci catapulta in quello che potrebbe essere un film di Saw. Ad impreziosire ulteriormente il gioco sono la presenza di alcune videocassette VHS che troveremo all' interno della casa e che, se inserite in appositi videoregistratori, ci consentiranno di conoscere e giocare alcuni eventi precedenti all' arrivo di Ethan nella casa e che, oltre ad essere essenziali per il procedere dell' avventura, sono davvero una bella trovata in alternativa al classico flashback. Unica pecca è la parte finale del gioco, nella quale l' horror soffocante e ansiogeno lascia spazio a più fasi di sparatorie, nella quale ci faremo largo tra decine di mostri da massacrare fino ad una boss fight finale tra le peggiori che io riesca a ricordare, che tuttavia non riesce a rovinare l' ottimo lavoro complessivo degli sviluppatori. La colonna sonora, quasi assente, risulta paradossalmente eccellente in quanto accompagnerà Ethan solo nei momenti più salienti di azione mentre per il resto del tempo il giocatore non sentirà altro che i suoi passi e gli inquietanti rumori della casa. Sono presenti alcuni jumpscrare, tuttavia la paura nel gioco viene data soprattutto dall' oppressione e dall' ansia sempre crescente di trovarsi in casa Baker con nemici apparentemente invincibili e di una violenza che lascia di stucco anche i più amanti del gore. Ottimo lavoro, che con una parte finale studiata come la prima sarebbe stata un capolavoro assoluto di questa generazione. Non un occasione mancata ma un buon inizio per la rinascita della leggendaria saga horror marchiata Capcom. La recensione termina qui, consiglio vivamente ad amanti del genere e non di acquistare il gioco e di goderlo per le 10/11 ore piene che offre... ah e andate a dire a zio Rhody che sono tutti morti.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-BuIMshYNuvo/WQzQknCztlI/AAAAAAAAAxc/SEuflQoX5AsSUZ5sXykvIWaEGVWSqMQ4ACEw/s1600/vhs.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-BuIMshYNuvo/WQzQknCztlI/AAAAAAAAAxc/SEuflQoX5AsSUZ5sXykvIWaEGVWSqMQ4ACEw/s640/vhs.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-size: large;"><b>Voto:8,5</b></span></div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-52006300254595141342017-04-25T09:00:00.001-07:002017-04-25T10:26:03.169-07:00[Considerazioni] 2° trilogia di Star Wars<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><em>2° Trilogia, davvero così peggiore della 1°?</em></span></div>
<em>Con l' 8 film che uscirà alla fine di quest'anno, è un po' di tempo ormai che si è riniziato a parlare di Star Wars. Si perchè la saga cinematografica diretta da George Lucas, nonchè una delle più amate da quella sempre più ricca fetta di pubblico "nerd", sembrava, dopo l' uscita della seconda trilogia, un pò passata di moda, e veniva vista come un'opera ormai terminata. Così ovviamente non è stato e con "Il risveglio della forza" è iniziata la terza trilogia di Guerre Stellari. Quello di cui andrò a parlare oggi tuttavia saranno i primi tre film (in ordine cronologico, non di uscita) e di alcune mie considerazioni personali sul fatto che essi siano così odiati da una buona parte dei fan.</em><br />
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<em style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="216" src="https://4.bp.blogspot.com/-vGbmLZRQtlE/WP9xhQmqFcI/AAAAAAAAAwo/Kj0BSMn_o0ILl5EbAEoYgIaNVfYuuRTpQCEw/s640/241d39f2583fd28dac8da528a13bd9ee.jpg" width="640" /></em></div>
<a name='more'></a><em>"La minaccia fantasma", "la guerra dei cloni" e "la vendetta dei Sith" sono tre film usciti rispettivamente nel 1999, 2002 e 2005, quindi ben 30 anni dopo o poco meno dall' uscita del primo film. Questa trilogia è un prequel della prima e narra delle vicende di Anakin Skywalker, padre di Luke e potente guerriero Jedi, e di come egli sia passato al lato oscuro della forza e divenuto Darth Vader (lo chiamerò col nome originale anche se in realtà nella trasposizione italiana il suo nome è Darth Fener). Oltre alla storia personale del protagonista, che parte dalla sua infanzia e culmina con la sua "morte", le pellicole trattano degli ultimi anni della Repubblica degli Jedi, con il ritorno dei Sith, signori della forza oscura che non cercano equilibrio in essa ma solo potere, e della guerra che si instaurerà tra le due fazioni.</em><br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-DkbRDEwCaeM/WP9xgRsK7oI/AAAAAAAAAwk/ZND4XsOd3xcnQohOyulbKIohnUo8865MgCEw/s1600/2%2Btrilogia%2Bsw.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="306" src="https://2.bp.blogspot.com/-DkbRDEwCaeM/WP9xgRsK7oI/AAAAAAAAAwk/ZND4XsOd3xcnQohOyulbKIohnUo8865MgCEw/s640/2%2Btrilogia%2Bsw.jpg" width="640" /></a></div>
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<em>Nella descrizione della trama non mi sono preoccupato di fare spoiler sia perchè a prescindere credo che si debbano guardare prima gli star wars definiti "vecchi" e quindi i capitoli IV, V e VI, sia perchè voglio illudermi che chiunque legga questo articolo abbia visto, rivisto e amato Guerre Stellari almeno quanto ho amato io questa saga leggendaria. Oggi mi soffermerò soprattutto su delle mie considerazioni inerenti alle troppe critiche rivolte ai capitolo I, II e III. Essi sono stati definiti da molti ammiratori e conoscitori della serie come noiosi, brutti e scritti male, ma onestamente mi trovo in disaccordo con tutto ciò. Premetto ciò, non sono un esperto di Star Wars, non conosco tutto l' universo, i pianeti, le razze aliene e la lore che gravita attorno a questo mondo, mi sono limitato a vedere un paio di volte tutti i film, la prima volta con gli occhi curiosi di un ragazzo che vuole capire come mai questa saga sia così acclamata, e la seconda volta con uno sguardo più critico, volto ad analizzare ogni singolo film eliminando ogni considerazione cult fatta su di essi. Il mio parere non va considerato come dogmatico tuttavia proprio perchè non sono così coinvolto in questo mondo, credo di poter dare un giudizio più imparziale inerente i vari film. Parliamoci chiaramente, la prima trilogia di Star Wars (in ordine cronologico) è invecchiata piuttosto male. Se un ragazzino di 12/13 anni che non ha mai sentito parlare del brand dovesse guardarla oggi non la troverebbe così interessante e potrebbe persino annoiarsi durante le varie avventure di Luke, Han e Leila.</em><br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-yFclD23gxpA/WP9xjU1cpVI/AAAAAAAAAww/QVzi26HwApA6NDnS7jaLSj_H3wbsCa9lgCEw/s1600/1%2Btrilogia.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="336" src="https://2.bp.blogspot.com/-yFclD23gxpA/WP9xjU1cpVI/AAAAAAAAAww/QVzi26HwApA6NDnS7jaLSj_H3wbsCa9lgCEw/s640/1%2Btrilogia.png" width="640" /></a></div>
<br />
<em>Discorso diverso va fatto per la seconda. In essa si possono notare tutti i miglioramenti che sono stati fatti nella storia del cinema per quanto riguarda gli effetti speciali; e quindi ci troviamo di fronte ad esplosioni molto più realistiche, uno Yoda fatto in CGI e non un pupazzo stile Muppets e soprattutto dei combattimenti con le spade laser fighissimi, pieni di acrobazie, salti che vanno contro tutte le leggi della fisica e armi interessanti come la doppia spada di Darth Maul (che storia apparte resta a mio avviso uno dei cattivi più interessanti della saga). A coloro che dicono che i capitoli inerenti Anakin siano molto differenti rispetto a quelli di Luke rispondo che questo è un bene, in quanto fare un prequel di una saga non vuol dire limitarsi a copiare le stesse situazioni, con personaggi diversi ma che rimandano all' originale (come purtroppo mi pare sia stato fatto nel 7 film che ad onor del vero non mi ha entusiasmato troppo, se si esclude Harrison Ford e il suo sempre figo Han Solo).</em><br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-jnd_A4uOKs4/WP9xj70mafI/AAAAAAAAAw0/lqcc3e8rWns7DKch4tBQBNkdozd5m_IWACEw/s1600/Star_Wars_-_qui-gon_e_obi-wan_vs_darth_maul.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="420" src="https://4.bp.blogspot.com/-jnd_A4uOKs4/WP9xj70mafI/AAAAAAAAAw0/lqcc3e8rWns7DKch4tBQBNkdozd5m_IWACEw/s640/Star_Wars_-_qui-gon_e_obi-wan_vs_darth_maul.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<em>I primi 3 capitoli canonici si soffermano molto di più sulla politica, su inganni e compromessi rispetto alla saga originale, facendo sembrare il tutto più "verosimile" se di verosimiglianza di può parlare trattando di Star Wars. Si certo il primo film è abbastanza noioso e il personaggio di Jar Jar Binks è il più odiato della storia dei fandom, forse a parimerito con Skyler White, ma onestamente non vedo inc he altro modo Lucas avrebbe potuto portare sul grande schermo l' infanzia di Anakin e il suo primo incontro col maestro Kenobi; oltre a ciò, e so che sarò accusato di linciaggio per la seguente affermazione, "Una nuova Speranza", il primo film in assoluto di Guerre stellari, mi ha sempre annoiato tantissimo e non mi ha quasi mai interessato quanto il primo, fosse anche solo per lo scontro tra Darth Maul, Kenobi e Qui-Gon. Se parliamo di protagonisti la differenza è ancora più netta. L'eroe buonista e col taglio alla Nino d'Angelo di Luke non può assolutamente competere con la caratterizzazione psicologica contorta di Anakin, specialmente nel momento in cui viene sedotto da Palpatine al lato oscuro della forza.</em><br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-p2jRuk6tmNE/WP9xeccCmVI/AAAAAAAAAwg/GevPz9nf2UYpprQM8IAjK_DDm_PVP9s-QCEw/s1600/3947959-anakin-skywalker-force-choke.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="562" src="https://2.bp.blogspot.com/-p2jRuk6tmNE/WP9xeccCmVI/AAAAAAAAAwg/GevPz9nf2UYpprQM8IAjK_DDm_PVP9s-QCEw/s640/3947959-anakin-skywalker-force-choke.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<em>Con questo articolo non voglio assolutamente sminuire i meriti che ha avuto la saga degli anni '70/'80 di Star Wars, ma semplicemente voglio dire che è giusto anche per un brand leggendario come questo svecchiarsi un pò ed adattarsi ai tempi, quindi più azione, più spettacolo, personaggi più complessi e meno prevedibilità nel racconto. Non mi vergogno a dire di aver preferito i capitoli più recenti di Guerre Stellari rispetto a quelli più datati come dico liberamente che mi han dato molto fastidio nel 7 tutti i rimandi alla prima trilogia, quasi come se J.J. Abrams avesse paura di rischiare e di mettere qualcosa di nuovo nella saga tanto amata dai giovani ma ormai soprattutto dagli over-25.</em><br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-HmLY71-5Mls/WP9xjYdeHBI/AAAAAAAAAws/OR1LJOyJgo8ezgkU0xx5zu8NW7gegYa3QCEw/s1600/sagaposter-final-oldlogo_1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="406" src="https://2.bp.blogspot.com/-HmLY71-5Mls/WP9xjYdeHBI/AAAAAAAAAws/OR1LJOyJgo8ezgkU0xx5zu8NW7gegYa3QCEw/s640/sagaposter-final-oldlogo_1.jpg" width="640" /></a></div>
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-16808984788053471052017-01-24T07:47:00.000-08:002017-04-25T10:24:58.222-07:00[Recensione] FFXV Kingsglaive<div style="text-align: justify;">
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<span style="font-size: large;"><em>COME SPONSORIZZARE UN VIDEOGIOCO MADE IN SQUARE</em></span></div>
<em>Negli ultimi anni sono sempre più frequenti film tratti da videogiochi. Spesso le case cinematografiche sfruttano la popolarità di un brand per girare sul grande schermo una versione di videogiochi di saghe importanti (giusto per citare gli ultimi abbiamo <b>Warcraft</b> e <b>Assassinc's Creed</b>). Molto spesso, a onor del vero troppo, tuttavia questi prodotti non sono all'altezza del videogioco a cui sono ispirati e appaiono quasi come una sorta di parodia di esso. Ma cosa accadrebbe se, in collaborazione con un marchio videoludico, un film avesse il ruolo di spot per un videogioco, facendolo uscire nello stesso periodo e se esso servisse non come riassunto della trama ma bensì quasi come prequel, nel quale vengono narrate vicende solo accennate nel prodotto originale? Questo è il caso di <b>Final Fantasy XV</b>,<b> Kingsglaive</b>, film in computer grafica diretto da <b>Takeshi Nozue</b> e prodotto dalla <b>Square Enix</b> con lo scopo di fare ancora più pubblicità, se è possibile, al tanto atteso Final Fantasy XV da novembre sui nostri scaffali.</em><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-RiQfFlnTjDg/WId1e5XBM1I/AAAAAAAAAvY/zsgYdPcssNIoUfp6jqgCcwLG23jhsLwaACEw/s1600/Kingsglaive_Final_Fantasy_XV_main_key_visual.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-RiQfFlnTjDg/WId1e5XBM1I/AAAAAAAAAvY/zsgYdPcssNIoUfp6jqgCcwLG23jhsLwaACEw/s640/Kingsglaive_Final_Fantasy_XV_main_key_visual.jpg" width="452" /></a></div>
<a name='more'></a><em>Le vicende narrate dal lungometraggio di circa 2 ore non saranno infatti quelle del principe Noctis e delle sue scorribande per salvare il mondo, ma bensì verrà raccontato quanto accade ad <b>Insomnia</b>, capitale del regno di Lucis mentre il primogenito del Re Regis è in viaggio per sposare la principessa <b>Lunafreya di Tenebrae</b>. Il pratogonista è <b>Nyx Ulric</b>, proveniente da una provincia del regno in conflitto con l' impero di Niflheim, e che fa parte di un gruppo speciale di agenti, chiamati Kingsglaive, i quali sono stati dotati dal re di grandi poteri provenienti dal cristallo, che oltre ad avere la funzione di difendere la città fornisce anche alla famiglia reale il potere della magia, che permettono loro di teletrasportarsi di fatto grazie a catalizzatori rappresentati dalle loro daghe.</em><br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-TgmCdOWogWQ/WId1c7cP8WI/AAAAAAAAAvU/wOlO54UVPxEHOoeSf672b_3GeuxS45wbQCEw/s1600/kingsglaive.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-TgmCdOWogWQ/WId1c7cP8WI/AAAAAAAAAvU/wOlO54UVPxEHOoeSf672b_3GeuxS45wbQCEw/s640/kingsglaive.jpg" width="640" /></a></div>
<em>Nonostante questo grande gruppo armato però Lucis è in difficoltà contro la grandissima potenza dell' impero che continua a conquistare terreno grazie a macchinari bellici avanzati e demoni. Nonostante una predominanza schiacciante, che però risulta infruttuosa in quanto finchè il cristallo resterà a Insomnia la città risulta inattaccabile, l' impero tuttavia manda il gran cancelliere a chiedere a <b>Re Regis</b> un trattato di pace. Esso consisterà in una resa incondizionata da parte di Lucis, la perdita di tutte le provincie che saranno occupate dall' impero oltre che il matrimonio tra Noctis e Lunafreya. Nonostante il trattato non convince per nulla Nyx, il quale non solo perderebbe la sua casa ma che inoltre non si fida di Niflheim, e nonostante egli abbia perso di recente una compagna d'armi proprio a causa di questa pace, sarà proprio lui ad avere l' incarico di proteggere e scortare la principessa di Tenebrae in visita ad Insomnia insieme alla corte imperiale per firmare il trattato di pace.</em><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-CNEEYoY_I80/WId1fkRDqUI/AAAAAAAAAvg/tgzcp0JOsKs7a8BVYozPb3KcoDQhRKpRwCEw/s1600/final-fantasy-xv-kingsglaive.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-CNEEYoY_I80/WId1fkRDqUI/AAAAAAAAAvg/tgzcp0JOsKs7a8BVYozPb3KcoDQhRKpRwCEw/s640/final-fantasy-xv-kingsglaive.jpg" width="640" /></a></div>
<em>Anche se il rischio di spoiler, considerando che le vicende narrate sono anche quelle della parte iniziale di final fantasy XV che sicuramente in molti avrete giocato, è piuttosto basso con la trama mi fermo qui per concentrarmi su altri aspetti. Il primo fra tutti, e non avrei mai pensato di parlarne per quanto riguarda un film animato, è la grafica iperrealista. Sebbene sia un film in <b>CGI</b> non nascondo che più di una volta, durante la visione, mi sia venuto il dubbio per un attimo che quelli sullo schermo fossero attori. La quantità di dettagli è impressionante, soprattutto per quanto riguarda le persone, che sono state rese oltre che con la computer grafica anche attraverso attori che hanno prestato il proprio viso come modello, e in un film in cui il quantitativo action è davvero altissimo, con numerosi scontri spettacolari, esplosioni, magie, teletrasporti, duelli e statue che prendono a pugni demoni (si succede anche questo) esser riusciti ad ottenere una grafica così pulita e ben realizzata oltre che ad essere un importante traguardo rende molto più piacevole la visione.</em><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-fF2DSi2ookM/WId1fCj3KcI/AAAAAAAAAvc/gqY-utmwyxw8CCWc0JlGEyO91tFQCr4LACEw/s1600/Kingsglaive_Ex_OG.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-fF2DSi2ookM/WId1fCj3KcI/AAAAAAAAAvc/gqY-utmwyxw8CCWc0JlGEyO91tFQCr4LACEw/s640/Kingsglaive_Ex_OG.jpg" width="640" /></a></div>
<em>Spettacolare lo scontro finale che dura numerosi minuti e che si sposta da un' ambientazione all' altra, anche se forse un pò troppo confusionario. Kingsglaive si differenzia da ffXV per molti aspetti, non è una storia a lieto fine con l' eroe eletto destinato a salvare il mondo e a conquistare la sua bella, ma un intreccio ricco di sacrificio, dolore, sofferenza e a tratti anche impotenza, di fronte a nemici che sono di fatto troppo più forti rispetto alle forze del bene. La recensione in sè sarebbe dovuta finire qui, tuttavia c' è un altro argomento, indirettamente legato al film, di cui vorrei parlare. Per stilare questo articolo, come faccio spesso, sono andato a leggere anche recensioni di siti più illustri del mio, italiani o stranieri, poichè per ovvi motivi in quanto a professionalità e talento sono ben superiori al sottoscritto alcuni che fanno questo di professione. Ecco la cosa che mi ha colpito tantissimo sono stati i voti bassi forniti da parte di siti cinematografici a questo film, mentre altre piattaforme, che si occupano di videogiochi e han trattato la pellicola sono state molto più clementi verso un film che, sebbene i tanti errori dovuti ad una trama non proprio imprevedibile, alcuni personaggi che non vengono approfonditi a sufficienza e alcuni buchi e imprecisioni logiche, riesce egregiamente nel suo scopo, ovvero quello di far andare i pochi che non sono fan a comprare il nuovo titolo Square Enix. Forse chi recensisce film dovrebbe astenersi dal parlare di pellicole inerenti videogiochi, o almeno dovrebbe contestualizzarle, poichè trattando Kingsglaive come prodotto unico, e non come sponsor di fatto al gioco, esso risulta piuttosto carente, ma questa carenza è dovuta proprio all' intento dei produttori del gioco. Se a scuola si insegna che è sbagliatissimo universalizzare i concetti e astrarre gli autori dal contesto in cui vivono, perchè esso dovrebbe essere giusto per un film tratto da un videogioco?</em><br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-oiJCc0d0vis/WId1b7NaCaI/AAAAAAAAAvQ/SGeQfVKa90w4U251JWFOToVmmLJ-ex_SQCEw/s1600/gallery-1472045551-screen-shot-2016-08-24-at-125620.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://3.bp.blogspot.com/-oiJCc0d0vis/WId1b7NaCaI/AAAAAAAAAvQ/SGeQfVKa90w4U251JWFOToVmmLJ-ex_SQCEw/s640/gallery-1472045551-screen-shot-2016-08-24-at-125620.png" width="640" /></a></div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-9m5V-RlyPNw/WId15ksNVbI/AAAAAAAAAvk/GJC3Xu4poVMA3cGgCHL9czdJJQnMH1U7QCEw/s1600/VALUTAZIONE%2BFILM.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="204" src="https://2.bp.blogspot.com/-9m5V-RlyPNw/WId15ksNVbI/AAAAAAAAAvk/GJC3Xu4poVMA3cGgCHL9czdJJQnMH1U7QCEw/s640/VALUTAZIONE%2BFILM.png" width="640" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-77848786753397653262017-01-18T09:23:00.001-08:002017-04-25T10:28:03.022-07:00[Recensione] Narcos<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><em>La serie cult del 2016</em></span></div>
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<em>Esistono alcune serie tv che, a causa del forte impatto sullo spettatore, grazie a grandi interpretazioni o a sceneggiature superiori alla norma, diventano subito cult. Questo è il caso di Narcos, serie tv ideata da Chris Brancato, Carlo Bernard e Doug Miro e prodotta da Netflix nel 2015, che però ha raggiunto un successo ai limiti del possibile, almeno in Italia, solo quest'anno, con l' uscita della seconda stagione. La trama racconta i fatti che hanno portato un semplice contrabbandiere a divenire il 7° uomo più ricco sulla terra, per poi vedere crollare davanti ai suoi occhi tutto ciò che ha costruito, fino ad essere ucciso. No quello che ho appena fatto non è uno spoiler, ho semplicemente citato un fatto storico, in quanto la trama di Narcos ruota attorno al cartello della droga di Medellìn e in particolare intorno a Pablo Emilio Escobar Gaviria, il più grande signore della droga mai esistito, nonchè uno degli uomini più ricchi, potenti e famosi degli ultimi 50 anni di storia.</em></div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-fCP7haCJpCM/WH-i3pGgo4I/AAAAAAAAAuk/qawxEr8k0pkxp6diBAX6JOPKhnxOaYw0gCEw/s1600/narcos.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="359" src="https://2.bp.blogspot.com/-fCP7haCJpCM/WH-i3pGgo4I/AAAAAAAAAuk/qawxEr8k0pkxp6diBAX6JOPKhnxOaYw0gCEw/s640/narcos.jpg" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a><em>Le vicende narrate sono quanto di più simili al reale (per quanto incredibili possano risultare) con tantissime citazioni a fatti di cronaca inerenti la storia della Colombia in piena guerra fredda. Proprio in quel periodo un uomo colombiano, Escobar appunto, sfrutto le proprie conoscenze e amicizie per esportare negli Stati Uniti per la prima volta della cocaina, prodotta da laboratori che si trovavano nella foresta Amazzonica, idea che si rilevò a dir poco geniale e che porto Pablo e i suoi collaboratori ad essere tra gli uomini più potenti del SudAmerica, intoccabili da parte di polizia ed esercito e a cui persino il governo più volte si è dovuto inchinare. Parallelamente alle vicende di Pablo seguiranno quelle dell' agente della DEA Steve Murphy il quale, spostatosi in Colombia da Miami, dovrà lottate oltre che con i cartelli della droga anche con una burocrazia ed uno Stato troppo spesso corrotto e nelle mani dei "cattivi" con l' aiuto del collega Javier Peña e del colonnello Horacio Carillo. Sembra assurdo vedere come i delinquenti abbiano molto più potere, influenza e denaro di chi sta dalla parte della giustizia, e come siano coloro che seguono le regole a doversi spaventare e sottostare a chi non lo fa, e non viceversa.</em><br />
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<span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-IxMLQZlcXqk/WH-i5L6wUpI/AAAAAAAAAuo/9SLLhr2dk-8DdiW7DMHuT-dB2MxgGTZbACEw/s1600/narcos-huddle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://3.bp.blogspot.com/-IxMLQZlcXqk/WH-i5L6wUpI/AAAAAAAAAuo/9SLLhr2dk-8DdiW7DMHuT-dB2MxgGTZbACEw/s640/narcos-huddle.jpg" width="640" /></a></span></div>
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<span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;"><em> Il potere di Escobar (nella serie interpretato da un grandissimo Wagner Moura, attore brasiliano che con la serie ha fatto fare un salto di qualità alla sua carriera in termini di popolarità) sembra paradossale. Egli può tranquillamente uccidere poliziotti, seminare bombe per il paese, far ammazzare politici e membri dei tribunali senza che la legge possa toccarlo. Unico errore di questa mente geniale fu forse la scelta poco felice di voler entrare in politica, scelta che gli procurerà ben più di un problema e che porterà alla fine il suo ambizioso progetto di rendere la Colombia un paese migliore. Come recita una battuta della serie appare come cosa tristissima il fatto come un uomo infimo e senza alcun scrupolo come Escobar abbia fatto e avrebbe continuato a fare, sebbene pagando un prezzo troppo alto, cose meravigliose per i poveri e i bisognosi dello stato da lui tanto amato. Ma, come recita un'altra battuta, in Colombia bene e male sono concetti relativi, bisogna solo scegliere da che parte stare e partecipare ad una guerra, perchè di fatto il cartello di Medellìn causo una vera e propria guerra civile, dove chi rispetta le regole e ha rispetto per il nemico è destinato a soccombere.</em></span></div>
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<span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-35dxTkzqiVM/WH-i56g1vII/AAAAAAAAAu0/HNRTUfVnpXUWwHEhQJuukLkc2CCjIzByQCEw/s1600/pablo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="364" src="https://2.bp.blogspot.com/-35dxTkzqiVM/WH-i56g1vII/AAAAAAAAAu0/HNRTUfVnpXUWwHEhQJuukLkc2CCjIzByQCEw/s640/pablo.jpg" width="640" /></a></span></div>
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<span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;"> Di frequente avremo scene in cui poliziotti uccidono e torturano trafficanti di cocaina con lo scopo di arrivare quanto più vicini possibili ad Escobar, ma queste scelte, a prima vista immorali e sbagliate, appaiono quasi giustificate dal nemico che le forze armate e l' esercito (si anche l' esercito fu mobilitato per uccidere Pablo) devono affrontare, un nemico che conosce i nomi e la storia di ogni singolo agente, che ha la possibilità di risanare il debito pubblico o volendo di ingaggiare sicari pronti ad attentare al palazzo di giustizia seminando morte e distruzione. Arriviamo quindi alla parte più importante dell' intera serie, la psicologia di Pablo. Egli è un personaggio complesso e spesso incoerente. Sa attendere per fare la scelta giusta e fregare rivali e forze dell' ordine, tuttavia è una persona profondamente orgogliosa e non vuole che gli si manchi di rispetto mai, pena la morte; è molto scrupoloso, quasi maniacale, ma questa sua ossessione lo porterà spesso a compiere scelte sbagliate e a farsi molti nemici per paura di essere truffato o peggio tradito. L'aspetto che più mi ha colpito di questo personaggio che ad oggi fatico a considerare umano è il suo rapporto con la famiglia.</span><span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-wcx_odWFuBo/WH-i6jhwPHI/AAAAAAAAAu4/yTNke9vThy0wb5PZbrTNm5CdMtL905mLACEw/s1600/tata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-wcx_odWFuBo/WH-i6jhwPHI/AAAAAAAAAu4/yTNke9vThy0wb5PZbrTNm5CdMtL905mLACEw/s640/tata.jpg" width="640" /></a></span><br />
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<span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;">Sebbene ebbe alcune amanti Escobar si potrebbe definire un marito e padre esemplare: rispetta e ama la moglie, non sopporta che le si manchi di rispetto, è molto attento ai figli, gioca con loro, da loro lezioni di morale, rispetto e lealtà, quando pochi minuti prima aveva ordinato l' assassinio di un candidato alla presidenza della Colombia, fatto saltare in area un aereo di linea oppure ucciso con una mazza da biliardo chi pensava potesse fregarlo. Un uomo complesso, a tratti quasi un eroe romantico e titanico che nonostante i numerosi difetti e colpe cerca di condurre una vita normale (per quanto normale possa essere una vita nella quale si arrivano a seppellire i soldi perchè non si sa dove metterli e dove c' è il chiodo fisso del poter controllare il mondo, iconica in questo senso la scena nella quale vuole costringere alcuni uccelli esotici a restare sugli alberi come aveva ordinato loro) mentre i "cattivi" cercheranno in ogni modo e con qualsiasi mezzo di metterlo dietro le sbarre o peggio di ucciderlo. Questa figura dell' eroe maledetto cade però di fronte a un racconto, corredato di numerosi filmati e foto reali, che mette in luce il lato più oscuri di uno degli uomini più violenti, malvagi, senza scrupoli e che han portato morte e terrore della storia dell' uomo (guerre escluse).</span><br />
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<span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-zj3EHbHpBIw/WH-i6HUaRUI/AAAAAAAAAuw/z6oCdJrEOuUiysCYohljvYvJKby-0WNegCEw/s1600/familia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="610" src="https://2.bp.blogspot.com/-zj3EHbHpBIw/WH-i6HUaRUI/AAAAAAAAAuw/z6oCdJrEOuUiysCYohljvYvJKby-0WNegCEw/s640/familia.jpg" width="640" /></a></span></div>
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<span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;"> Pablo, così come la serie tv, è un personaggio complesso, ricco di difetti, contraddizioni, genialità e impulsività, che porteranno lo spettatore, dopo i primi episodi nei quali lo si esalta, a provare pena per lui, ma senza che mai lo si appoggi, stando sempre dalla parte della legge che vorrà fornirgli una giusta punizione per quello che ha fatto. La serie lungi dall' essere perfetta, alcune interpretazioni sono un pò stereotipate e alcuni ruoli messi troppo in secondo piano, tuttavia ha un forte impatto sul telespettatore, che si vedrà di fronte un'alternarsi di scene tranquille e di vita normale ed altre di assoluta violenza e morte. Ottimo il doppiaggio in Italiano con la scelta azzeccatissima di lasciare tutti i dialoghi dei personaggi Colombiani in Spagnolo con i sottotitoli, in modo da non perdere la cadenza, lo slang e la musicalità della lingua SudAmericana che sembra dare alla vicenda un tocco di verosimiglianza in più. Sicuramente una serie da vedere sia per l' ottima caratterizzazione dei personaggi e i rapporti con la reale storia contemporanea (plata) sia per la fortissima componente d'azione ricca di sparatorie omicidi e violenza che tutti gli amanti del genere non potranno che apprezzare (plomo)</span><br />
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<span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-gk2cFoBJHUE/WH-i5uWhH-I/AAAAAAAAAus/91qYmCfgI2gKBsDD2MU6XgZt479igiZCgCEw/s1600/pablo-escobar-narcos-netflix-trailer-640x518.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="516" src="https://3.bp.blogspot.com/-gk2cFoBJHUE/WH-i5uWhH-I/AAAAAAAAAus/91qYmCfgI2gKBsDD2MU6XgZt479igiZCgCEw/s640/pablo-escobar-narcos-netflix-trailer-640x518.png" width="640" /></a></span></div>
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<span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-vsK6o6z7UEo/WH-i7QQnCWI/AAAAAAAAAu8/K1EkTXqI06Yt6rYTral7gRvyHdzCmprpACEw/s1600/VALUTAZIONE%2BFILM.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="204" src="https://2.bp.blogspot.com/-vsK6o6z7UEo/WH-i7QQnCWI/AAAAAAAAAu8/K1EkTXqI06Yt6rYTral7gRvyHdzCmprpACEw/s640/VALUTAZIONE%2BFILM.png" width="640" /></a></span></div>
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<span style="background-color: #f9f9f9; color: #252525; font-family: sans-serif;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-2239702735278685402017-01-11T08:04:00.002-08:002017-04-21T08:04:55.295-07:00[Recensione] Mafia 3<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Mafia 3: Una grande occasione mancata?</span></div>
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Negli ultimi anni sempre più spesso accade purtroppo di trovarsi di fronte a videogiochi tecnicamente perfetti, con ottima grafica, a.i. e ambientazione realistica, ma che deficitano di un comparto narrativo all' altezza. Personalmente ho sempre considerato la storia di un videogioco, insieme alle meccaniche, il suo punto fondamentale, poichè, per quanto possa apparire stupefacente il mondo in cui il giocatore si trova, alla lunga mi annoia se non è presente una bella trama, ricca di colpi di scena, personaggi secondari e perchè no qualche messaggio da dare al pubblico. Gli sviluppatori di 2k games sembrano aver ascoltato fin troppo il mio grido d' aiuto, facendo uscire 7 ottobre di quest'anno il terzo titolo della saga "Mafia" il quale, se dal punto di vista di storia si presenta come una tripla A, altrettanto non si può dire del reparto grafico e tecnico.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-CR8v9eceW98/WHZV5xzqblI/AAAAAAAAAt8/Jcn1tqA_xjAFNQra8s1gY4KGr8OQHahegCEw/s1600/mafia%2B3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://3.bp.blogspot.com/-CR8v9eceW98/WHZV5xzqblI/AAAAAAAAAt8/Jcn1tqA_xjAFNQra8s1gY4KGr8OQHahegCEw/s640/mafia%2B3.jpg" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a><br />
Il gioco si sviluppa nella New Orleans del 1968 (qui chiamata New Bordeaux) e vede come protagonista Lincon Clay, un orfano nero, cresciuto dal boss del suo quartiere e che dopo essere stato degli anni in Vietnam finalmente torna a casa. Lincon crede che sia solo per un breve periodo di tempo, vuole abbandonare l' attività criminale del padre per cercarsi un lavoro onesto lontano dalla città, non prima però di aver fatto un ultimo colpo con lo scopo di pagare dei debiti a Sal Marcano, padrone della Mafia della città. La rapina ha successo, ma proprio durante i festeggiamenti Clay, il padre e i suoi amici vengono traditi da Marcano e il figlio, i quali li uccidono tutti, ad eccezione di Lincon che sopravvive miracolosamente ad un colpo in testa e che dopo essersi ripreso cercherà vendetta. Grazie all' aiuto di un agente della Cia, alcuni boss della mafia locale, e Vito Scaletta (protagonista di Mafia 2) il ragazzo cercherà di distruggere tutto l' impero criminale di chi gli aveva portato via tutto, fino a prendere il suo posto, o morire nel tentativo.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-MsZUJT0Wid4/WHZV7-esHwI/AAAAAAAAAuE/6BqEKrt3vX8GSImW_LK3iL284DI3C8AvQCEw/s1600/Mafia-3-father-james.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-MsZUJT0Wid4/WHZV7-esHwI/AAAAAAAAAuE/6BqEKrt3vX8GSImW_LK3iL284DI3C8AvQCEw/s640/Mafia-3-father-james.jpg" width="640" /></a></div>
La storia, di fatto abbastanza semplice e comune a molti film e videogiochi, è raccontata in maniera sublime, con un ritmo di gioco continuamente spezzato da interviste, dossier e interrogatori fatti anni dopo dal governo per cercare di spiegare l' improvvisa ascesa di uno dei più grandi gangster dell' America meridionale. Il mondo in cui si troverà il giocatore è molto fedele all' America degli anni 70. Il nostro protagonista sarà spesso discriminato, da civili, polizia o criminali, a causa del colore della sua pelle, verrà chiamato "negro" o con altri appellativi non proprio di buon gusto e il giocatore sentirà sulle proprie spalle tutto il clima segregazionista proprio degli USA durante quegli anni, pregni di razzismo, discriminazione, ghettizzazione e criminalità. Questo a mio parere il più grande punto di forza del prodotto. Passando ad aspetti più tecnici il gioco non si presenta, malgrado la vasta area accessibile fin dal primo istante, come un enorme free roaming stile Gta per intenderci, ma più come un semplice tps sviluppato all' aperto e con grande utilizzo di coperture. Il sistema di combattimento è avvincente, esistono numerose armi ed esplosivi che ci aiuteranno nel corso delle nostre scorribande, l' azione sarà sempre frenetica, piena di sparatorie, assassinii brutali ed esplosioni; ma nonostante ciò il gran numero di nemici, i colpi disponibili non proprio numerosissimi e i danni subiti dal protagonista, spingeranno il giocatore ad approcciarsi spesso in maniera stealth, se non vuole morire ripetutamente e senza ottenere alcun risultato se non quello di perdere metà del denaro che Lincon avrà addosso.<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-43rLjrNXNoQ/WHZV9Sn1WSI/AAAAAAAAAuM/bLOCpSVxX4AyNgqLYCgprUKlAjVPN8fCwCEw/s1600/mafia%2B3%2Bshooting.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-43rLjrNXNoQ/WHZV9Sn1WSI/AAAAAAAAAuM/bLOCpSVxX4AyNgqLYCgprUKlAjVPN8fCwCEw/s640/mafia%2B3%2Bshooting.jpg" width="640" /></a></div>
La guida risulta molto realistica e soddisfacente, con macchine che sono perfette riproduzioni di quelle passate, sia nello stile che nella velocità,e la guida appare molto simile alla vita reale, con incroci, semafori da rispettare,pedoni che attraversano eccetra.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-EODgabp0o2g/WHZV85uX1_I/AAAAAAAAAuI/ORiBfdtcVL4gyfmhv24Ph_3IGTiEsPoVACEw/s1600/mafia%2B3%2Bdrive.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-EODgabp0o2g/WHZV85uX1_I/AAAAAAAAAuI/ORiBfdtcVL4gyfmhv24Ph_3IGTiEsPoVACEw/s640/mafia%2B3%2Bdrive.jpg" width="640" /></a></div>
Passiamo dunque agli aspetti negativi che, purtroppo, non sono pochi. La grafica non sembra quella di un titolo next gen, e sebbene personalmente non mi abbia dato fastidio questa cosa ad alcuni potrebbe, il sistema di illuminazione è fatto piuttosto male, con corpi e pareti che spesso brillano di luce propria, l' i.a. dei nemici è davvero infima, saranno frequenti le situazioni in cui essi andranno in tilt risultando quasi comici oppure non noteranno Lincon o i cadaveri distesi a pochi passi da loro. Questi problemi, seppur abbastanza gravi in un tps con forti elementi sandbox come Mafia, non diminuiscono la godibilità del gioco, se non fosse per un problema davvero insormontabile che ha rovinato quasi il prodotto: la ripetitività. Infatti, nonostante col progredire del gioco avremo a che fare con sempre più racket, aiuti da parte di scagnozzi e luogotenenti e attività criminose, il gioco alla lunga risulta terribilmente ripetitivo e quasi noioso. <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-uNEJm1pFf2M/WHZV99Q52XI/AAAAAAAAAuQ/kqS6UTbpgNYzC379IviBkyX2Fy2dkRv6wCEw/s1600/mafia%2B3%2Bgrafica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-uNEJm1pFf2M/WHZV99Q52XI/AAAAAAAAAuQ/kqS6UTbpgNYzC379IviBkyX2Fy2dkRv6wCEw/s640/mafia%2B3%2Bgrafica.jpg" width="640" /></a></div>
Le missioni, le principali come le secondarie, si riassumono in un "uccidi l' obbiettivo, interroga un nemico, vai dal punto a al punto b, distruggi prodotti del racket dei Marcano". Dopo le prime 5/10 ore di gioco passate a far fuori scagnozzi la cosa diverrà semplice routine, con nessun picco nel progredire delle vicende per quanto riguarda il gameplay e questo, accompagnato da una città che seppur bella e suggestiva appare spoglia e poco interattiva e alcuni errori e bug tecnici, influisce negativamente sull' intero prodotto. Nulla da dire invece per il doppiaggio, ottimo, e il reparto sonoro il quale, rifacendosi ai brani degli anni '70 non può che essere eccelso (basti pensare che nella schermata di intro in sottofondo si sente " all along the watchtower" del compiantissimo Jimi Hendrix). Mafia 3 è un gioco che farà sicuramente discutere a lungo, alcuni lo ameranno grazie ad una trama eccellente, un'ottima ambientazione e personaggi, sebbene abbastanza topici, carismatici, altri purtroppo lo riterranno di bassa qualità a causa di errori tecnici più o meno gravi e una ripetitività che alla lunga stanca qualsiasi giocatore e non lo spinge a ritoccare il titolo una volta terminato. Per quanto concerne me non considero l' ultimo lavoro dei 2k games non come una occasione mancata, ma come un bel gioco, che non arriverà mai nell' olimpo di titoli appartenenti a questa generazione ma che può essere benissimo goduto tra un capolavoro e l' altro quando non si sa a che giocare</div>
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<span style="font-size: large;">VOTO: 7,75</span><br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-nY3RvSUi60s/WHZV6sADceI/AAAAAAAAAuA/5UoSTml3VoEgkg-qZ_7epsdkU104qP6IQCEw/s1600/mafia_logo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-nY3RvSUi60s/WHZV6sADceI/AAAAAAAAAuA/5UoSTml3VoEgkg-qZ_7epsdkU104qP6IQCEw/s640/mafia_logo.jpg" width="640" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-23110360227549008852017-01-09T13:25:00.000-08:002017-04-21T08:05:06.759-07:00[Considerazioni] Blade runner<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Il cult per troppo tempo sottovalutato</span></div>
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Non sono mai stato un fan della fantascienza, tuttavia negli ultimi mesi mi sono riavvicinato a questo genere grazie a libri, fumetti e film. In particolare ho di recente rivisto uno dei più grandi cult della storia del cyberpunk futuristico: <b>Blade Runner</b>. Questa pellicola, famosa oltre che per l' opera in se anche per il fatto che esistano ben 7 versioni differenti dello stesso film, è stata per anni ignorata dal grande pubblico e bollata come mediocre, salvo poi tornare in auge agli inizi di questo secolo e in particolar modo grazie al "Final cut" del 2007 che gli fornisce una versione definitiva.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-zS3YLmLNdH4/WHP78KVXlZI/AAAAAAAAAtM/ojtVVc48qIkE4hAylxd5-P-Rg6HPCDd-gCEw/s1600/Blade_Runner_poster.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-zS3YLmLNdH4/WHP78KVXlZI/AAAAAAAAAtM/ojtVVc48qIkE4hAylxd5-P-Rg6HPCDd-gCEw/s640/Blade_Runner_poster.jpg" width="426" /></a></div>
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Quello che voglio fare oggi non è recensire il capolavoro di <b>Ridley Scott</b>, ma bensì, in vista dell' uscita del secondo capitolo, fornire a chi mi segue alcune mie considerazioni a riguardo. Partiamo però come sempre, con la trama e alcuni dati tecnici. Blade Runner è un film del 1982 distribuito dalla <b>Warner Bros,</b> prima solo in America, poi con successive versioni in tutto il mondo. La durata dell' opera oscilla intorno alle 2 ore e tra gli attori sicuramente la fa da padrone <b>Harrison For</b>d, che ritroveremo anche nel nuovo film in programmazione. La storia è ambientata in una Los Angeles futuristica e cyberpunk, nel 2019, in un mondo in cui sono stati creati numerosi replicanti, del tutto simili ad umani ad eccezione del fatto che essi hanno vita più breve e sono molto più forti, oltre che intelligenti, poi ritirati poichè considerati pericolosi ed eliminati di fatta da un corpo di polizia speciale chiamato "Blade Runner". Dai confini dell' universo, dove sono relegati questi prodotti, che vengono trattati alla stregua di schiavi, fuggono alcuni replicanti provenienti da <b>Nexus 6</b>, i quali cercheranno di introdursi nella <b>Tyrell Corporation</b> con lo scopo di scoprire come fare ad allungare la loro breve esistenza. Catturarli ed eliminarli sarà compito di <b>Rick Deckard</b>, un ex-agente in pensione che accetterà suo malgrado questo ultimo incarico.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-nx8Bj696-VA/WHP79c5276I/AAAAAAAAAtU/CbGS-G_eXzY0s5yKyrpMwPeTvm6HzyMswCEw/s1600/blade_runner_3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://2.bp.blogspot.com/-nx8Bj696-VA/WHP79c5276I/AAAAAAAAAtU/CbGS-G_eXzY0s5yKyrpMwPeTvm6HzyMswCEw/s640/blade_runner_3.jpg" width="640" /></a></div>
A complicare le cose ci penserà anche Rachael, la segretaria di Tyrell in persona la quale scoprirà solo durante il corso del film di essere un replicante, e di cui il nostro Deckard si innamorerà, nonostante la sua missione lo obblighi ad ucciderla. Non vado oltre con la trama, in quanto descriverla non renderebbe onore al film, facendolo passare come un comune action movie e non come il cult che è. Quello di cui voglio parlare oggi sono le simbologie, i dettagli, le ambientazioni e i significati che si celano dietro il prodotto di Scott. Partiamo con la Los Angeles descritta. Essa è un posto altamente tecnologico e avanzato, nel quale l' inquinamento impedisce alla luce del sole di filtrare, rendendo il mondo cupo e coperto da una perenna pioggia battente che sta a simboleggiarne lo squallore.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-w4UJgaWMKKQ/WHP78hw83dI/AAAAAAAAAtQ/V2c59voUxSUZaGUGzHHpo9p_PhALLt1agCEw/s1600/blade_runner_photo_1-1338868670.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-w4UJgaWMKKQ/WHP78hw83dI/AAAAAAAAAtQ/V2c59voUxSUZaGUGzHHpo9p_PhALLt1agCEw/s640/blade_runner_photo_1-1338868670.jpg" width="640" /></a><br />
Sui teleschermi passano numerosi spot pubblicitari che sembrano cozzare con la vita confusionaria, multietnica e cupa dei quartieri della città, dove si mischiano lingue, razze, animali (la maggior parte dei quali sintetici) e personaggi di tutti i tipi. Come già detto a farla da padrone è la pioggia che contruibuirà a fornire ai sobborghi cittadini un'atmosfera di sporco, umido e malato. Numerosi annunci parlano di colonie esterne alla terra, una nuova el dorado dove le persone, stufe della vecchia, potranno ricominciare una nuova e florida vita, a scapito dei replicanti che lì sono trattati come servitù o peggio. In questo panorama il rapporto uomo macchina sembra invertirsi; sono i replicanti che cercano di difendersi tra loro, di sopravvivere, di aiutarsi e di provare emozioni, le quali non sono altro che un effetto collaterale della loro programmazione. D'altra parte abbiamo gli umani, che sembrano apparire stanchi, insensibili ed egoisti, pare che vivano per inerzia e che non diano nessun valore al loro tempo, così lungo rispetto a quello degli androidi che invece ne vorrebbero di più. Ruolo importante viene assunto inoltre dalle foto, oggetto molto amato dai replicanti; i ricordi forniti loro non sono altro che innesti creati a tavolino e quindi, imprimendo su pellicola ciò che vedono, essi non vogliono far altro che creare la loro storia ed essere padroni del proprio passato, sfuggendo dalla morsa di innesti a loro estranei.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-yZhOUlSk0Eg/WHP794yPphI/AAAAAAAAAtY/cROQkg6z4PEPgqa1jYkC9WvLPvgBKNchwCEw/s1600/Blade_Runner_6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="264" src="https://3.bp.blogspot.com/-yZhOUlSk0Eg/WHP794yPphI/AAAAAAAAAtY/cROQkg6z4PEPgqa1jYkC9WvLPvgBKNchwCEw/s640/Blade_Runner_6.jpg" width="640" /></a></div>
Deckard sembra quasi una via di mezzo tra i due esseri. Egli appare come un umano, tuttavia la sua forte empatia, mal celata da un velo di menefreghismo e disillusione nei confronti della vita, lo fa apparire quasi come un automa meno ingenuo e meglio inserito degli altri (un colpo di scena alla fine del film infatti fa quasi intuire il fatto che lo stesso Blade Runner in realtà è un replicante, teoria confermata da Ridley Scott). Grande importanza ha anche l' aspetto religioso. Il presidente della Tyrell Corporation viene visto come un dio dai replcianti, egli non solo ha dato loro la vita ma può anche, secondo loro, renderla più longeva. L' antitesi di ciò è invece Roy, il capo dei replicanti fuggiti, che si considera come un angelo caduto che si ribella al suo creatore poichè considera la sua decisione di rendere gli androidi schiavi con vita molto breve (scelta giustificata dallo stesso presidente che afferma di aver scelto per gli androidi circa 4 anni di vita con lo scopo di impedire loro di iniziare a provare emozioni)come crudele e insensata. Verso la fine lo stesso automa, dopo essersi ribellato al suo Dio, appare quasi come un cristo redentore, che prima salva il suo assassino e dopo muore dopo aver sofferto e sacrificato se stesso; i simboli del chiodo nella mano e della colomba che vola nel momento della morte di Roy non sembrano dare spazio a equivoci.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-wlMUdu6V1oE/WHP8AiordvI/AAAAAAAAAtg/RhNg-o5fX_AXzjy9UZr8-kAEiXMrV9prgCEw/s1600/roy.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://3.bp.blogspot.com/-wlMUdu6V1oE/WHP8AiordvI/AAAAAAAAAtg/RhNg-o5fX_AXzjy9UZr8-kAEiXMrV9prgCEw/s640/roy.jpg" width="640" /></a></div>
Oltre a ciò ci sarebbero numerosissimi aspetti di cui parlare, della paura per le emozioni, del contrasto tra lusso e industrializzazione con la povertà e la sovrappopolazione, il personaggio di Deckard oppure quello di Gaff, agente patito per gli origami, e tantissime altre cose ancora, però non voglio nè rendere l' articolo troppo pesante o più confusionario di quanto non sia già, nè fare ulteriori spoiler, nè soprattutto dare mie considerazioni che potrebbero poi rivelarsi errate o illogiche. Unico consiglio... vedete Blade Runner, anche più di una volta, da soli e con amici, una sola volta non basta, anche perchè il film non annoia, ma ogni volta che le vicende vengono narrate esse assumono un significato nuovo e profondo. Buona visione<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-4VvMRAgwpiU/WHP8-U42nsI/AAAAAAAAAto/sfxXnzzBzLoXScqNMoTWdA_HpIG_AU1xQCEw/s1600/bldr.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="440" src="https://4.bp.blogspot.com/-4VvMRAgwpiU/WHP8-U42nsI/AAAAAAAAAto/sfxXnzzBzLoXScqNMoTWdA_HpIG_AU1xQCEw/s640/bldr.jpg" width="640" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-79885800288102236892016-11-28T06:06:00.000-08:002017-04-21T08:05:23.164-07:00[Recensione] Black Mirror<div style="text-align: justify;">
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<span style="font-size: large;">COSI' ROSEO IL FUTURO?</span></div>
Essendo un amante dei libri ne ho letti di tutti i generi, forme e misure e ultimamente mi sto particolarmente appassionando a raccolte di racconti brevi. Che essi siano racconti dell' orrore di <b>E.A.Poe</b> oppure novelle veriste di <b>Verga</b> devo ammettere che da un anno a questa parte ho rivalutato la potenza e la bellezza di storie raccontate in circa 10 pagine. Infatti grazie a questo tipo di scrittura, ritenuta ingiustamente per secoli inferiore ai grandi romanzi (tanto che lo stesso Poe scrisse storia di <b>Arthur Gordon Pym</b> proprio per dimostrare a critica e pubblica di essere capace di cimentarsi anche in opere lunghe e complesse), è possibile trasmettere in un solo libro un quantitativo di messaggi, spunti e input innumerevoli, concentrandosi solo per pochi attimi su di un tema per poi lasciare al lettore il gravoso compito di sviscerarlo attraverso la sua esperienza e deformazione etica, oltre che a presentare un numero spropositato di personaggi, situazioni e eventi senza risultare pesanti. Ora, fare questo sottoforma di serie tv è alquanto complesso. Infatti anche le serie che presentano episodi autoconclusivi in genere seguono comunque una trama e dei personaggi principali di fondo, risultando quindi una serie di storie a puntate, rifacendosi a mio modo di vedere ai capolavori di <b>Doyle</b> e <b>Christie</b> (si pensi ai vari Castle, Csi eccetra). Non ho una grandissima cultura cinematografica ma ad oggi l' unica serie che ho avuto il piacere di guardare e che è riuscita a fare ciò è <b>Black Mirror</b>.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-WehG3A75Aoc/WDw4wTMTmpI/AAAAAAAAAsw/qfbYCQqCkRI9an68GTL_sZV0nWnqwGeGwCEw/s1600/Black-Mirror-.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="392" src="https://1.bp.blogspot.com/-WehG3A75Aoc/WDw4wTMTmpI/AAAAAAAAAsw/qfbYCQqCkRI9an68GTL_sZV0nWnqwGeGwCEw/s640/Black-Mirror-.jpg" width="640" /></a></div>
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Parlare della trama sarebbe inutile e complesso, ogni episodio tratta di un tema diverso, con personaggi e mondi diversi, proprio come in una raccolta di racconti brevi, il ci unico tema comune è il futuro. La serie ideata da <b>Charlie Brooker</b> e uscita nel regno unito il 4 dicembre 2011, pone lo spettatori dinnanzi a svariati universi futuristici in cui un tema legato alla tecnologia e al progresso viene esasperato, mostrandoci una critica aspra e dura nei confronti di alcune manie del 20° 21° secolo che stanno rendendo l' essere umano sempre più apatico e lontano dal reale. Che si tratti di universi nei quali le persone pedalano tutta la vita per accumulare crediti, i quali potranno essere spesi per partecipare ad un <b>talent show</b> che ha lo scopo di intrattenere le altre persone le quali a loro volta pedalano per sopravvivere, o di un futuro nel quale sarà possibile accedere a tutti i nostri ricordi, richiamarli alla mente o cancellarli in ogni istante, l' idea di base è mostrare come cose apparentemente innocue e che ci semplificano la vita, possono non solo rendere l' uomo, ma addirittura tutta la società dipendente da oggetti creati da noi stessi.<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-pfBgIllaE8c/WDw4vChCqgI/AAAAAAAAAsk/rmHfUw60cAUvZ0FDCBfzwWtSjyIBr0sIQCEw/s1600/black-mirror-_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-pfBgIllaE8c/WDw4vChCqgI/AAAAAAAAAsk/rmHfUw60cAUvZ0FDCBfzwWtSjyIBr0sIQCEw/s640/black-mirror-_1.jpg" width="640" /></a></div>
Non è un caso che ogni episodio si chiuda con una vena drammatica. Ho particolarmente apprezzato il modo in cui le stagioni (3 fino ad ora) sono state girate. Iniziando da una situazione apparentemente normale, nelle quali vengono inquadrate persone nelle loro attività di routine, si scende man mano in un'escalation di follia e disperazione, nella quale in un modo o nell' altro cadranno tutti, dimostrando, se ancora ce ne fosse bisogno, come questa società, con la scusa di rendere il singolo sempre più autonomo e facilitandone la vita, non fa altro che renderlo fragile, dipendente da cose che non gli servono e soprattutto incapace di relazionarsi con gli altri in maniera vera. La vita dei protagonisti di ogni puntata viene ogni volta sconvolta da un avvenimento ed essi si ritroveranno ad analizzare se stessi e gli altri da un' altra prospettiva, quasi come se nella loro follia comprendessero il vero volto del periodo storico in cui viviamo e vivono, astraendosi da tutto e diventando apatici, per poi alla fine ripiombare ad un' apparente normalità, come un nuovo stato di equilibrio, che però li ha segnati profondamente.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-bFhlQZ0rmwk/WDw4vTG_MfI/AAAAAAAAAso/weimyFo7i5EG127hAuDcsq_vx6cKkOqnwCEw/s1600/black%2Bmirror%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="316" src="https://2.bp.blogspot.com/-bFhlQZ0rmwk/WDw4vTG_MfI/AAAAAAAAAso/weimyFo7i5EG127hAuDcsq_vx6cKkOqnwCEw/s640/black%2Bmirror%2B2.jpg" width="640" /></a></div>
Anche il titolo stesso, Black Mirror, rappresenta lo schermo del monitor, della televisione o del cellulare quando sono spenti e riflettono il viso dell' utente, che attraverso questo riflesso si illude di essere padrone di questi oggetti ma che in realtà sono indispensabili oramai per la sua sopravvivenza.Impossibile parlare degli attori o della colonna sonora, in ogni episodio entrambe le cose cambiano infatti; quello che posso dire e che sia i protagonisti delle vicende sia la musica che ci accompagnerà lungo tutte le puntate (così come i diversi modi di regia e personaggi tipici) sono davvero molto azzecati e plausibili in contesti che di fatto non lo sono. Oltre ad essere una serie tv di successo Black Mirror appare come una critica feroce, quasi un grido d'aiuto, nei confronti del nostro mondo, che se non riuscirà a risollevare la china e rendersi conto di come lo spirito autodistruttivo sia presente nell' uomo e lo stia portando alla sua fine, si ritroverà in universi non troppo diversi da quelli mostrati in una semplice serie tv e che ci appaiono così distanti e bizzarri.<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-6VsaSytDHtQ/WDw4wPJXkXI/AAAAAAAAAss/vOAVuL1uIXQKIujRwLLxJ95Ieae-1KGNACEw/s1600/black%2Bmirror.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-6VsaSytDHtQ/WDw4wPJXkXI/AAAAAAAAAss/vOAVuL1uIXQKIujRwLLxJ95Ieae-1KGNACEw/s640/black%2Bmirror.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-kqPI3w9a1jg/WDw4xrPRgnI/AAAAAAAAAs0/hceO1IsU-TYPw0zMamAUky6ozekh95hiwCEw/s1600/VALUTAZIONE%2BFILM.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="204" src="https://2.bp.blogspot.com/-kqPI3w9a1jg/WDw4xrPRgnI/AAAAAAAAAs0/hceO1IsU-TYPw0zMamAUky6ozekh95hiwCEw/s640/VALUTAZIONE%2BFILM.png" width="640" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-29387769552587896222016-11-21T07:41:00.000-08:002017-04-21T08:05:46.647-07:00[Considerazioni] Mini Nes<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Uno sguardo al passato per andare avanti</span></div>
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Come ho già scritto in qualche post precedente, sono sempre stato un grande fan della <b>Nintendo</b>, unica casa videoludica che, sia grazie alla qualità dei prodotti proposti, sia grazie ai numerosi decenni in cui è sul mercato dei videogiochi, nel corso del tempo è sempre riuscita a rinnovarsi e ha dominato per anni la scena mondiale delle console fisse, per poi spostarsi negli ultimi anni più sul portatile. Prima della console war attuale tra <b>Microsoft</b> e <b>Sony</b>, le due case principali produttrici erano <b>Sega</b> e Nintendo e nel corso di una aspra battaglia a colpi di capolavori, la casa produttrice avente come presidenti storici la famiglia <b>Yamauchi</b>, fece uscire prima, in Giappone nel 1983 col nome di <b>Famicon</b>, e successivamente nel resto del mondo, il Nintendo Entertaiment System, meglio conosciuto come <b>NES</b>.</div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-I4GYi1hQLHQ/WDMT0ah9kpI/AAAAAAAAAsM/aC-JOAfHDQ8BLqLF8mglhL4s9h8sy3WxwCEw/s1600/nes-classic-edition-box.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="568" src="https://4.bp.blogspot.com/-I4GYi1hQLHQ/WDMT0ah9kpI/AAAAAAAAAsM/aC-JOAfHDQ8BLqLF8mglhL4s9h8sy3WxwCEw/s640/nes-classic-edition-box.png" width="640" /></a></div>
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Da allora nulla fu più come prima. E' grazie a questa console che ad oggi esistono saghe storiche come Super Mario, Zelda, Metroid, Castelvania e tantissime altre... potremmo paragonare questa console a quello che fu l'ascesa di <b>Pelè</b> nel mondo calcistico, praticamente un evento storico e il 1987 è segnato nel cuore di tutti gli appassionati di gaming come l' anno in cui la Nintendo dimostrò al mondo intero cosa significasse fare dei videogames. A quasi 30 anni di distanza la casa nipponica ripropone una delle sue console più celebri in versione molto rimpicciolita grazie "<b>Nintendo Classic Mini</b>" che altro non è che un mini Nes senza cartucce ma con 30 giochi preistallati, ai quali non è possibile aggiungerne altri, collegabile grazie ad un cavo Hdmi e un usb a qualsiasi schermo per poter rigiocare alla console degli anni '80. Personalmente trovo questa idea geniale, poichè da la possibilità a tutti coloro che sono nati un decennio dopo l' avvento del Nes, me compreso, di poter rimettere mano a una serie di videogiochi che sono stati e sono ancora dei cardini e dei punti di riferimento per i prodotti attuali. Chiariamoci non sono tra coloro che considera alcuni giochi "must have" piuttosto che altri, a seconda della console in cui sono usciti, in quanto so bene che per un ragazzo nato negli anni 2000 è molto più facile ed è molto più portato a giocare a prodotti attuali, e non per questo va considerato come un casual gamer che non ne capisce nulla, tuttavia la possibilità di giocare al primo <b>The legend of Zelda</b> o al primo <b>Final Fantasy</b> sulla console "originale" e non su un emulatore, spesso illegale, mi piace molto, specialmente se la console costa solo 60 euro più 10 per chi vuole il secondo controller.</div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-9dmdRZyybYY/WDMTwhs79NI/AAAAAAAAAsI/MdIWW-jscAsGNkaRscZX24u2bmYaMo1mgCEw/s1600/comparazione%2Bnes.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://4.bp.blogspot.com/-9dmdRZyybYY/WDMTwhs79NI/AAAAAAAAAsI/MdIWW-jscAsGNkaRscZX24u2bmYaMo1mgCEw/s640/comparazione%2Bnes.jpg" width="640" /></a></div>
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La lista dei giochi è davvero ottima e, salvo qualche mancanza che mi ha lasciato un pò di amaro in bocca, racchiude davvero quelli che furono i prodotti più famosi e venduti alla fine degli anni '80.</div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-9R-xPAFjsPc/WDMTvqgIVqI/AAAAAAAAAr8/Wi1LU9fxhlEM9I99qBEGOua8D07fVC0gwCEw/s1600/nes-mini-videogiochi.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-9R-xPAFjsPc/WDMTvqgIVqI/AAAAAAAAAr8/Wi1LU9fxhlEM9I99qBEGOua8D07fVC0gwCEw/s640/nes-mini-videogiochi.png" width="640" /></a></div>
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La piattaforma in se è davvero ottimale, sia in termini di spazio, che di fedeltà all' originale, che di funzionamento, anche se presenta qualche errore più o meno grave che con un minimo di accortezza sarebbe potuto essere evitato. Per prima cosa la Nintendo da in dotazione un cavo di alimentazione che altri non è che un usb, senza fornire all' utente un adattatore per connettere il mini Nes alla corrente; ciò ha dato molto fastidio ad una parte dell' utenza ma personalmente non la trovo una grave mancanza, sia perchè tutti in casa abbiamo almeno un caricatore di cellulare che all' occasione si trasformerà nel pezzo finale dell' alimentatore, o eventualmente una power bank, sia perchè l' usb può essere tranquillamente collegata ad un pc con l' hdmi che viene collegata al monitor, ovviando così il problema e potendo giocare alla console in camera nostra, sia perchè così facendo i costi, per quanto possa sembrare strano che un singolo aggeggino riesca ad incidere sul prezzo, vengono abbassati. Problema ben più grave è la lunghezza del cavo del controller, davvero troppo corto, che non arriva al metro e costringe il giocatore di fatto ad usare il Nintendo Classic Mini sostanzialmente sul pc, poichè con una televisione che raggiunge già i 40 pollici, l' effetto da molto fastidio a causa dell' eccessiva vicinanza. </div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-dSr9X6hx2ns/WDMTwUNztJI/AAAAAAAAAsE/6Pic5R04PkUtsWo8WddQsGgRSLn-13f7ACEw/s1600/cavo-mini%2Bnes%25C3%25B9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-dSr9X6hx2ns/WDMTwUNztJI/AAAAAAAAAsE/6Pic5R04PkUtsWo8WddQsGgRSLn-13f7ACEw/s640/cavo-mini%2Bnes%25C3%25B9.jpg" width="480" /></a></div>
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Altra problematica, questa volta non è colpa dell'azienda , è quella relativa al prezzo. Le console sono andate letteralmente a ruba dai rivenditori ufficiali quali Gamestop e Mediaworld, e già al lancio non se ne trovano più . L' unica soluzione sarebbe quella di acquistare il mini Nes su internet, ma i prezzi qui sono almeno il doppio rispetto a quelli del lancio; certo la cosa non è direttamente imputabile alla Nintendo, ma spero che la casa faccia arrivare al più presto nuovi carichi di queste console, entro Natale almeno, per permettere all' utenza di comprarle ad un prezzo giusto. Onestamente, oltre ai motivi sopraindicati e non correlati direttamente alla console, non riesco a trovare una ragione per poter sconsigliare il mini Nes. Sia che voi siate giocatori di vecchia date che vogliono rivivere i fausti del passato, quando non avevate ancora la barba ma già passavate pomeriggi interi con gli amichetti a giocare a Doble Dragon, piuttosto che a Punch-out, piuttosto che a Metroid, sia che abbiate meno di 30 anni e vogliate avvicinarvi ai primi capitoli delle vostre saghe preferite, sia che infine cerchiate un'idea regalo per natale economica, originale e soprattutto apprezzata, non posso che consigliarvi il Nintento Classic mini. Questa console, oltre al chiaro intendo di guadagnare e di far divertire i giocatori, sembra quasi abbia quasi lo scopo di ricordare alle case rivali e a Nintendo stessa che giochi usciti quasi 30 anni fa in Italia, con delle trame tutt'altro che complesse e con una grafica che per ovvi motivi ad oggi non troviamo nemmeno sugli smartphone di più infima qualità, possono essere ancora godibili e soprattutto possono intrattenere il giocatore, con universi immersivi, storie lineari ma avvincenti, e un livello di difficoltà totalmente diverso, che strapperà un sorriso (e non solo) a coloro che si renderanno conto che forse le proprie abilità col tempo sono andate scemando. Davvero bella mossa Nintendo, aspettando il <b>Nintendo Switch</b> il mini Nes è la cosa migliore che potessi far uscire, grazie da parte del mondo dei videogiocatori</div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-_gkzfrvAPSU/WDMTwd28-5I/AAAAAAAAAsA/HHjsooZffpUgTxR21sHy4DBLhQYp4K7vACEw/s1600/nintendo-classic-mini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-_gkzfrvAPSU/WDMTwd28-5I/AAAAAAAAAsA/HHjsooZffpUgTxR21sHy4DBLhQYp4K7vACEw/s640/nintendo-classic-mini.jpg" width="640" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-86192105745301939132016-11-15T11:59:00.000-08:002017-04-21T08:05:56.935-07:00[Un classico] Frankenstein<div style="text-align: justify;">
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<span style="font-family: inherit; font-size: large;">MOSTRI INTERIORI E ESTERIORI</span></div>
<span style="font-family: inherit;">Oggi riprendiamo la serie di blog, iniziata con i 3 Moschettieri di Dumas, inerente i libri. Quello che andrò a illustrarvi oggi è<b> Frankenstein</b> di <b>Mary Shelley</b>, libro che, insieme a <b>Dracula</b> di Bram Stoker e pochi altri, è tra i caposaldi del genere horror e gotico, da cui sono stati ispirati numerose opere cinematografiche e non solo.</span><br />
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<span style="font-family: inherit;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-XH4ZxQwwDdA/WCstRxm62GI/AAAAAAAAAqo/CyNZaPnSdTggPNaecO_kM6M8qw_8bTlogCEw/s1600/frankenstein.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-XH4ZxQwwDdA/WCstRxm62GI/AAAAAAAAAqo/CyNZaPnSdTggPNaecO_kM6M8qw_8bTlogCEw/s640/frankenstein.jpg" width="448" /></a></span></div>
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<span style="font-family: inherit;"> Per trattare di uno dei più più grandi capolavori della letteratura Inglese è indispensabile parlare dell' autrice dell' opera. Mary Shelley scrive il libro che la renderà celebre al grande pubblico ad appena 18 anni (circa l' età in cui i ragazzi oggi terminano la scuola superiore)... giusto per ammazzare un pò del nostro ottimismo. Il motivo dell' opera è alquanto bizzarro; infatti un giorno, mentre era in gita con suo marito <b>Percy Shelley</b> (anch'egli celebre scrittore) e altri amici letterati tra i quali spicca il tormentato Lord Byron, si decide nel gruppo di fare una gara, un pò come quelle che si fanno oggi tra amici, colui/ei che fosse riuscito a scrivere il racconto del terrore migliore avrebbe vinto, così anche la giovane moglie del poeta romantico decise di partecipare, e scrisse una delle opere più profonde, complesse e ricche di spunti che sia mai stata solo pensata.</span><br />
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<span style="font-family: inherit;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-H0ShAtESTTI/WCstSWAON_I/AAAAAAAAAqw/ylCm9DK9k-Yr_2DyfrWh8UKudfSr4UYCwCEw/s1600/mary-shelley.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-H0ShAtESTTI/WCstSWAON_I/AAAAAAAAAqw/ylCm9DK9k-Yr_2DyfrWh8UKudfSr4UYCwCEw/s640/mary-shelley.jpg" width="640" /></a></span></div>
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<span style="font-family: inherit;"> La trama la conosciamo tutti, anche se ad onor del vero spesso nei film inerenti a Frankenstein e al suo mostro (si Victor Frankenstein non è il mostro, o meglio dire non è la creatura ma il creatore, mentre all' aberrazione da lui nata non viene concesso nome) essa viene stravolta e quasi si cerca di giustificare il dottore e Dio del libro. Quest'ultimo nella storia originale è un giovane medico che studia a Ingolstad, città tedesca, il quale cerca disperatamente di creare una forma di vita perfetta, che non senta dolore o paura, immune persino alla morte. Ho scelto di omettere le ragioni per le quali il dottore è ossessionato dalla creazione, o meglio le ragioni che lui arreca, perchè altrimenti dovrei dilungarmi troppo e più che una recensione la mia sembrerebbe un riassunto del libro. Comunque, senza spiegare come il medico di Ginevra riesce a trovare la scintilla della vita e, vagando per cimiteri e raccogliendo vari parti di cadaveri per dar vita ad un uomo, alla fine, sul tavolo del suo studio, riesce a creare un essere vivo, non umano ma figlio dell' uomo e della sua incoscienza. Una volta che suo "figlio" prende vita però l' animo di Frankenstein passa da una sensazione febbrile e maniacale che lo aveva accompagnato durante tutto il lungo arco della creazione, ad un sentimento di paura e orrore. Scappa via lasciando da solo il mostro e per mesi e mesi soffrirà di una malattia più spirituale che corporale, tormentato dal rimorso e dal ricordo di quella creatura che aveva visto aprire gli occhi grazie al suo lavoro.</span><br />
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<span style="font-family: inherit;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-DNuFFso8N0w/WCstRzprXcI/AAAAAAAAAqs/rB-QH7eiygQwl3MG8HvKYBOQIi-kH0DCACEw/s1600/frankenstein%2Bvictor.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-DNuFFso8N0w/WCstRzprXcI/AAAAAAAAAqs/rB-QH7eiygQwl3MG8HvKYBOQIi-kH0DCACEw/s640/frankenstein%2Bvictor.jpg" width="432" /></a></span></div>
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<span style="font-family: inherit;"> Però il mostro è scomparso, scappato da Ingolstad cerca prima rifugio nelle foreste, dove scopre desideri come la fame e sensazioni come il freddo e il dolore, per poi cercare asilo verso gli uomini i quali, a causa delle sue enormi dimensioni e del suo aspetto orripilante lo cacceranno come un demonio. Perfino i proprietari di una casa che aveva spiato per mesi e mesi, e da cui aveva imparato indirettamente a parlare e emozioni come l' affetto, la bontà e la felicità, appena lo vedono lo bastonano e scappano spaventati, lasciando l' essere in uno stato di profonda confusione paura e dolore, che lo porteranno per la prima volta a desiderare il male, per tutti gli uomini che lo hanno così emarginato, e in particolar modo verso il suo creatore, che lo ha abbandonato. Così con una serie di atti, incontri e scontri Frankenstein e quello che diverrà da sua creatura a suo carceriere si faranno del male l' un l' altro, fino alla tragica conclusione.</span><br />
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<span style="font-family: inherit;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-vXk8UPEJkRs/WCstSrcP1pI/AAAAAAAAAq0/t9w1AU0WjFINfYz52PYBUJGA_E0bnhLbQCEw/s1600/mostro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-vXk8UPEJkRs/WCstSrcP1pI/AAAAAAAAAq0/t9w1AU0WjFINfYz52PYBUJGA_E0bnhLbQCEw/s640/mostro.jpg" width="423" /></a></span></div>
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<span style="font-family: inherit;"> So che il mio riassunto risulta confusionario, ma è l' unico modo col quale posso parlarvi del libro senza rovinarne la lettura. Il modo in cui è narrata la storia è davvero particolare. Essa infatti è raccontata in una serie di lettere che un capitano di una spedizione diretta al Polo scrive a sua sorella, narrandole di aver trovato nel mare artico un uomo stremato che racconta la sua storia, poi trascritta per la destinataria. All' interno del racconto però anche il mostro, per alcuni capitoli, diventa narratore del suo racconto, facendo si che il libro abbia un narratore principale che ascolta le vicende narrate da uno secondario, vicende di cui una parte sono raccontate da uno terziario... un casino insomma. Ma passiamo al tema che voglio trattare oggi inerente al libro selezionato. Frankenstein sarebbe ricchissimo di spunti, sia scientifici che sentimentali che filosofici che religiosi, e sicuramente ci saranno persone molto più esperte e preparate di me che potranno parlarvene, quindi io mi soffermerei sul rapporto dei due personaggi principali, ovvero i due mostri: l' uomo e la creatura. Mentre tutti gli altri sono abbastanza stereotipati, i caratteri di questi due esseri sono molto complessi e in completa relazione di uno con l' altro. Il dottor Victor crea il mostro, sebbene pare voglia negarlo anche a se stesso, per un puro cruccio e scopo egoistico, vuole dimostrare che è capace di sconfiggere anche la morte, elevandosi così a grado di Dio. Al dottore non interessa del genere umano, della madre morta o del progresso scientifico, egli è come un bambino che ha sempre avuto, o è sempre stato capace di conquistare, tutto, ma a cui all' improvviso viene posto un limite, una barriera che egli non può in alcun modo abbattere, e come i bambini che di fronte ad un divieto sono sempre più incuriositi dal provare ad infrangerlo, Frankenstein ignora il divieto imposto dalla natura e crea così con le sue sole forze un essere vivente.Al momento della "nascita" tuttavia il Ginevrino percepisce per la prima volta il peso della responsabilità; egli ha si creato la vita raggiungendo il suo obbiettivo, ma adesso il suo compito è quello di essere creatore, padre e maestro, insomma Dio, e l' uomo non si sente pronto. Scappa spaventato, oltre che dall' orribile aspetto della sua più importante creazione, dal peso dell' essere creatore stesso di una vita, in tutto e per tutto dipendente da lui (un pò come il peso che prova una madre quando nasce un figlio e si rende conto che d' ora in poi dovrà prendersi cura di lui, anche se molto amplificato). </span><br />
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<span style="font-family: inherit;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-qzWBCxA2oI4/WCsuIKEQccI/AAAAAAAAArA/6I6stzh0d0oQr8DJ4RHzqdVM5AEaiMMoQCEw/s1600/victor_frankenstein_by_loverofpiggies.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="486" src="https://4.bp.blogspot.com/-qzWBCxA2oI4/WCsuIKEQccI/AAAAAAAAArA/6I6stzh0d0oQr8DJ4RHzqdVM5AEaiMMoQCEw/s640/victor_frankenstein_by_loverofpiggies.jpg" width="640" /></a></span></div>
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<span style="font-family: inherit;">Quando in seguito il mostro chiederà al dottore un suo simile, in cambio di sparire totalmente agli occhi dell' uomo e non tormentare più il suo creatore, egli non riuscirà a portare a termine l' impresa, non per le ragioni che lui afferma nel libro, ma perchè non vuole sentire ancora una volta sulle sue spalle quel terribile peso che gli opprime l' anima. Come dice <b>Schopenauer</b> "<span style="background-color: white; color: #333333;">Se un dio ha fatto questo mondo, non vorrei essere quel dio: l'estrema miseria del mondo mi dilanierebbe il cuore". Passiamo quindi all' altro bambino della vicenda, il demone la creatura, il mostro. Quello che in realtà è solo un essere che non ha scelto di venire al mondo, che è costretto, come tutti i mortali, alla sofferenza, ma che a differenza di essi viene odiato, disprezzato e cacciato a causa della sua diversità, quasi come se il suo aspetto fosse specchio del suo carattere, e che è stato rinnegato addirittura dal suo creatore, colui che avrebbe dovuto prendersi cura di lui; un pò come se Dio dopo aver creato Adamo, senza motivo alcuno, lo avesse disprezzato odiato e cercato di uccidere, solo per non aver sulla coscienza la responsabilità della vita. Il mostro, come tutti gli esseri per Shelley, nasce buono e ingenuo, ma l' ambiente in cui vive, i rapporti con le altre persone e la solitudine di cui soffre, lo porteranno a credere di essere ciò che non è ma ciò di cui tutti lo accusano, un demone. Commetterà delitti, ingannerà, minaccerà, ucciderà e godrà del soffrire dell' uomo, o almeno così gli pare. Infatti se Frankenstein si sente colpevole della creazione del mostro, e quindi di tutti i delitti che egli ha commesso contro di lui e le persone da lui amate, la sua creatura avrà l' "anima" ancora più dilaniata e in conflitto in quanto col solo scopo di farlo e di dimostrare più a se stesso che al dottore di essere cattivo in fondo, commetterà crimini atroci, provocando sofferenza a colui il quale, sebbene lo abbia odiato, è pur sempre il suo Dio.</span></span><br />
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<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #333333;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-WSoxtx6TvyA/WCstV6Ma90I/AAAAAAAAAq4/6JxG_rMOW2YfW667aKrXizgjc_92Ct-WQCEw/s1600/victor%2Band%2Bmonster.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-WSoxtx6TvyA/WCstV6Ma90I/AAAAAAAAAq4/6JxG_rMOW2YfW667aKrXizgjc_92Ct-WQCEw/s640/victor%2Band%2Bmonster.jpg" width="640" /></a></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #333333;"> Entrambi son colpevoli, ma a mio avviso quella del mostro è una colpevolezza obbligata e guidata. Appena nato gli viene negato tutto, persino un genitore, quando credeva di aver raggiunto la felicità e di poter finalmente relazionarsi con l' uomo era stato cacciato e infine ha visto la sua unica possibilità di redenzione e di fuga dalla solitudine, la creazione di un suo simile, svanire davanti ai suoi occhi, maciullata dal suo stesso creatore portando sofferenza orribile. I due esseri sono legati indissolubilmente da un legame molto più forte di qualunque altro, l' aspetto e il comportamento brutale di uno non sono altro che lo specchio dell' anima corrotta dell'altro. Non possono vivere nè morire senza l' altro e infatti, alla morte del dottore, il mostro sceglierà di porre fine alla sua miserabile vita, insieme a colui che più di tutti aveva amato e odiato in assoluto. Questo libro porta sicuramente a far riflettere su temi molto molto pesanti; tra i quali spicca sicuramente quello di Dio: a mio avviso egli viene sempre descritto come perfetto e sommamente saggio in quanto se non lo fosse, vedendo la condizione della miseria umana, non potrebbe riuscire a reggere il colpo e inevitabilmente morirebbe. Lasciando stare le mei divagazioni filosofiche passiamo al punto cardine, consiglio Frankenstein ad un eventuale lettore? Dipende. Quello di Mary Shelley è sicuramente un capolavoro e porta il lettore a riflettere su un numero spropositato di argomenti, tuttavia è anche molto pesante. Lunghe digressioni paesaggistiche, esternazioni di sentimenti di angoscia che durano per capitoli, poca azione e molta molta molta riflessione talvolta incoerente e complessa, porta un lettore alle prime armi a spaventarsi e ad annoiarsi di fronte a 250 pagine che ne sembrano 1000. Per coloro che sono fan del gotico e dell' horror e che vogliono leggere per la prima volta libri del genere, Frankenstein è sicuramente quello meno adatto. Per coloro che tuttavia vogliono indagare più a fondo, scavare negli abissi orridi dell' uomo e cercare di uscirne fuori, consapevoli che l' opera segnerà a vita la loro coscienza e morale, beh dico solo buona lettura...</span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #333333;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-gVl8W1dzX7M/WCsuafiWoeI/AAAAAAAAArE/f_ifcIDXvdE0QR8ZaBOG4Bds7UE2y5SPQCEw/s1600/herman4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-gVl8W1dzX7M/WCsuafiWoeI/AAAAAAAAArE/f_ifcIDXvdE0QR8ZaBOG4Bds7UE2y5SPQCEw/s640/herman4.jpg" width="466" /></a></span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #333333;">
</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-64141941175018701382016-11-07T07:30:00.000-08:002017-04-21T08:06:09.147-07:00[Recensione] Stranger thingsNon me ne intendo molto di horror. Che si tratti di film, videogiochi serie tv non mi sono mai avvicinato molto a questo genere, per il semplice fatto (e lo ammetto senza alcun tipo di vergogna) che sono una persona profondamente paurosa e che questo tipo di opere più che farmi divertire sembra avere il solo scopo di accelerale il mio battito cardiaco più del dovuto. Per questo motivo quando un amico mi ha proposto di guardare <b>Stranger things</b> ero un pò restio e ho rimandato la decisione usando come scusa mille impegni, reali o fittizi, pur di non iniziarlo. Poi, un pò per sue preghiere, un pò per i pochi episodi, un pò per una strana vena di dignità mi son messo a vedere quella che è forse la più celebre serie del 2016 e devo dire che la ho abbastanza apprezzata, seppur con qualche remora.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Ld3oUtYhS6M/WC4XRqzeTYI/AAAAAAAAArk/-arm89ipOz4oes6BQtELnq1yjSwil_sCgCEw/s1600/stranger%2Bthings.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-Ld3oUtYhS6M/WC4XRqzeTYI/AAAAAAAAArk/-arm89ipOz4oes6BQtELnq1yjSwil_sCgCEw/s640/stranger%2Bthings.jpg" width="336" /></a></div>
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Stranger Things è un serie televisiva ideata da<b> Matt e Ross Duffer</b> e presente su <b>Netlix</b>. La storia narra di una tranquillissima cittadina americana, nella quale improvvisamente scompare un bambino e contemporaneamente appare una strana ragazzina senza capelli e col tatuaggio sul braccio che segna 11. Gli amici del ragazzo scomparso, <b>Lucas</b>, <b>Mike</b> e <b>Dustin</b>, nel mezzo delle ricerche del loro amico, si imbatteranno in 11 e scopriranno che la bambina ha numerosi poteri, tra i quali spicca la telecinesi, oltre al fatto che a quanto pare è capace di mettersi in contatto con <b>Will</b>,lo scomparso, che è stato rapito da una sorta di essere appartenente ad un altra dimensione e portato nella stessa.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-j7qLTu2ZXls/WC4XQgRXcLI/AAAAAAAAArg/enwekmdLwYgjeXIQOd7tpg8LAOdtBatNwCEw/s1600/personaggi2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-j7qLTu2ZXls/WC4XQgRXcLI/AAAAAAAAArg/enwekmdLwYgjeXIQOd7tpg8LAOdtBatNwCEw/s640/personaggi2.jpg" width="640" /></a></div>
Nel frattempo anche il fratello del ragazzo, la madre e lo sceriffo della città cercheranno di risolvere il caso, andando sempre più a fondo in un'organizzazione che ha a che fare con esperimenti umani, universi paralleli e strane creature presenti in esso. La trama che ho descritto è molto vaga e contorta, tuttavia, a causa dell' esigua lunghezza della prima stagione, qualsiasi altra informazione potrebbe essere considerata spoiler. Passiamo dunque a qualche considerazione personale sui personaggi, la sceneggiatura e la regia. Partiamo con ciò che non mi è piaciuto, per poi dare risalto agli elementi positivi. Sebbene si tratti di una buona serie tv ho trovato spesso Stranger Things troppo prevedibile, dopo i primi 3 episodi si intuiscono tutte le vicende che verranno narrate, cosa che fa perdere di senso tutti i colpi di scena successivi e telefonati, molti personaggi sono stereotipati fino al midollo, quali la madre isterica che ha perso il figlio e considerata pazza, il ragazzo disagiato che si lega stranamente con la ragazza figa, fidanzata con uno stronzetto (che alla fine tra l' altro si ritrova ad essere un eroe, nonchè un personaggio importante nello svolgersi delle vicende) e infine ovviamente il poliziotto ubriacone, che ha perso la figlia e che è divorziato, che nonostante il continuo rimorso e una parvenza di incuranza e freddezza sa fare molto bene il suo mestiere. Oltre a ciò alcune parti mi sono sembrate surreali anche per una serie sul paranormale, che per far andare avanti la trama, ci presenta dei bambini che riescono a scappare in bicicletta dal governo che li insegue, mostri che sembrano subire danni solo dai buoni, e poliziotti invincibili che stendono tranquillamente un paio di guardie altamente addestrate alla volta e che una volta catturati vengono lasciati liberi, con solo una singola cimice in casa.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-vjyBNarAQRA/WC4XPlhmujI/AAAAAAAAArc/Hud9JfyvOhEKkQ6TnFmo9fuim2pr5LAbQCEw/s1600/personaggi1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-vjyBNarAQRA/WC4XPlhmujI/AAAAAAAAArc/Hud9JfyvOhEKkQ6TnFmo9fuim2pr5LAbQCEw/s640/personaggi1.jpg" width="640" /></a></div>
Ok dopo questo sfogo, che in altri contesti potrebbe rovinare totalmente una serie, enunciamo le caratteristiche che invece rendono questo prodotto molto godibile. Per prima cosa i personaggi, anche se la sceneggiatura li renda stereotipi e clichè, sono molto godibili, sia grazie alla storia narrata, ma soprattutto grazie alla bravura degli attori, tra i quali spicca Wynoda Ryder (indimenticabile Kim Boggs di Edward mani di forbice). Molto intelligente e la regia, in alcune scene sporca e movimentata, in altre molto precisa, che si sofferma sui dettagli e sulle espressioni dei protagonisti delle vicende; tutto sommato buona anche la sceneggiatura con alcune idee molto intriganti nel panorama del sovrannaturale, in particolar modo ho amato l' idea dell' <b>upside down</b> e delle porte. La colonna sonora è di primissima qualità, dove la fa da padrone il grandissimo pezzo "should i stay or should i go" dei Clash, oltre a musiche che vanno dal rock, al simil x-files. Parlando di aspetti tecnici la serie è di appena 8 puntate, ognuna di circa 50 minuti, aspetto positivo per chi voglia recuperarla in breve, ed è già in cantiere una seconda stagione, avendo la prima un finale abbastanza aperto e, lasciatemelo dire, inquietante.<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-gFPvSPeDIfM/WC4XR10dFLI/AAAAAAAAAro/7JPYlHCBgMAvacVPbYaK8ecqqvMBjcyNACEw/s1600/11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://4.bp.blogspot.com/-gFPvSPeDIfM/WC4XR10dFLI/AAAAAAAAAro/7JPYlHCBgMAvacVPbYaK8ecqqvMBjcyNACEw/s640/11.jpg" width="640" /></a></div>
Stranger Things non è propriamente un horror, le scene di paura pura e gli jumpscare non sono molto frequenti, assomiglia più ad un thriller con basi di sovranaturale, sulla falsa riga di alcuni episodi di X-Files, che ricatapulta lo spettatore nella fine degli anni '80, in piena guerra fredda, con grande cura e attenzione per i dettagli. Una buona serie, con alcuni difetti non sempre trascurabili, ma anche con ottime potenzialità per divenire un prodotto eccelso, e ovviamente non mi auguro di meglio<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-iXGMsaNB5j8/WC4XPWa74yI/AAAAAAAAArY/XIzOqej5-t0uxTa0I8XnjZd4Clv44pNpQCEw/s1600/ouja.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-iXGMsaNB5j8/WC4XPWa74yI/AAAAAAAAArY/XIzOqej5-t0uxTa0I8XnjZd4Clv44pNpQCEw/s640/ouja.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-ZEbs4ivUyhQ/WC4Xu_mnuzI/AAAAAAAAArs/tJq052PBZaM1grV5PLfZYJ6jDHVSz6QbgCEw/s1600/VALUTAZIONE%2BFILM.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="204" src="https://3.bp.blogspot.com/-ZEbs4ivUyhQ/WC4Xu_mnuzI/AAAAAAAAArs/tJq052PBZaM1grV5PLfZYJ6jDHVSz6QbgCEw/s640/VALUTAZIONE%2BFILM.png" width="640" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-75890510913015393852016-11-04T11:05:00.000-07:002016-11-10T13:25:30.081-08:00[Considerazioni] console war<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i>CONSOLE WAR, DAVVERO COSI' NECESSARIA?</i></span></div>
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<i>Da ogni passione degna di questo nome nasce contrasto. Se si parla di serie tv, film o fumetti, ognuno ha la sua opera preferita, che puntualmente consiglierà a chi non ha ancora visto o letto la suddetta, col fine di discuterne e dimostrare tutta la validità di essa, nulla di più giusto. Accade però molto spesso, in particolare per alcuni tipi di passione, che il dialogo da costruttivo divenga distruttivo, nel quale, più che avallare la propria tesi, si punta ad affossare e denigrare quella dell' avversario. Ecco questo è quanto sta accadendo negli ultimi 30 anni con le console <b>videoludiche</b>. Esattamente come un tifoso di una squadra di calcio, oltre ad incitare il proprio team, non perde occasione per buttar fango, insultare, insinuare e denigrare le squadre rivali, così un giocatore che predilige una determinata console piuttosto che un'altra piuttosto che il pc stesso, nella maggioranza dei casi perderà tempo a parlare male delle scelte altrui, piuttosto che bene della sua; e posso dire, da appassionato di calcio e da giocatore incallito, che nulla è più deleterio per una passione.</i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Dq8R43BdR9c/WBzLzH6lg7I/AAAAAAAAAqI/EbkmRT5I010ptS4AMwL_9sJ14KbHF0KYACEw/s1600/libro-console%2Bwars.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-Dq8R43BdR9c/WBzLzH6lg7I/AAAAAAAAAqI/EbkmRT5I010ptS4AMwL_9sJ14KbHF0KYACEw/s640/libro-console%2Bwars.jpg" width="428" /></a></div>
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<i>Negli anni scorsi abbiamo, o meglio alcuni di noi hanno, vissuto la prima console war di fatto, tra <b>Sega</b> e <b>Nintendo</b> per accaparrarsi il dominio di console vendute su scala mondiale. Se questo è stato a mio avviso un momento buio della storia dei videogiochi, quantomeno esso si limitava ad una rivalità tra due case videoludiche, basate prettamente sui giochi, che poco coinvolse l' utenza. Oggi la Nintendo, sia per questioni di filosofia di mercato, sia per vendite che per prodotti, sembra un pò uscita da questo panorama belligerante, che la vide di fatto vincitrice negli anni passati, e la guerra si è spostata sul fronte<b> Ps4</b>, <b>Xbox1</b> e <b>PC</b>. Partiamo dalle prime due, che sul computer abbiamo molto da dire. Onestamente non capisco perchè milioni e milioni di utenti continuino sfide a colpi di flame verso una console che è praticamente identica alla propria. Diciamocelo, rispetto al passato nel quale qualche differenza era presente, ad oggi le console di punta Sony e Microsoft, al di là del design o del controller, sono esattamente identiche. Lo so che mi potreste citare millemila specifiche diverse che però, guardiamoci in faccia, non cambiano per nulla l' esperienza di gioco. Il mio consiglio per chi si avvicina all' acquisto di uno di questi 2 prodotti, è quello di guardare solo e solamente alle esclusive, uniche cose che cambiano leggermente i prodotti. Riassumendo al massimo e forse generalizzando un pò troppo, per farla breve, se volete spara spara coi robottoni e giochi corse comprate xbox1, se vi interessano i gdr action e i giochi che potremmo definire "di avventura" buttatevi su Ps4, le differenze per il resto sono inconsistenti e parlarne è solo fare sofismi che non hanno nulla a che fare col videogiocare. </i></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-orS5DZ9dUww/WBzL2tkZL5I/AAAAAAAAAqY/taQqmsk8fQ0DBimfTcpmF1oGNJE6eH-OACEw/s1600/specifiche-xboxone-ps4.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="420" src="https://4.bp.blogspot.com/-orS5DZ9dUww/WBzL2tkZL5I/AAAAAAAAAqY/taQqmsk8fQ0DBimfTcpmF1oGNJE6eH-OACEw/s640/specifiche-xboxone-ps4.jpg" width="640" /></a></div>
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<i>Se parliamo di guerra tra console e pc l' argomento si fa più spinoso. Ci sono molte differenze tra le due cose e l' esperienza di gioco ne risulta influenzata. Personalmente ho sempre giocato su console, salvo avvicinarmi al mondo pc negli ultimi anni sia per voglia di variare che per questioni pratiche. Passiamo ora ad enunciare i vari pregi dei due sistemi e modi di giocare, per poi dimostrarne l' ambivalenza. Il computer, diciamolo apertamente, mostra <b>elementi tecnici</b> migliori (si faccia attenzione parlo di computer "seri" assemblati appositamente con lo scopo di giocare). <b>Grafica</b> migliorata (anche se ad oggi non scorgo tutta sta differenza ma bah sarò io) fps più stabili e un sistema di online meno soggetto a bug rendono il pc un'ottima scelta, soprattutto per gli amanti dell' online e degli sparattutto, che se giocati con mouse e tastiera (o palmare) non possono che rendere meglio. </i></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-VFobvjBKx9c/WBzLz0BLtQI/AAAAAAAAAqQ/t_Tkih_ORBIfD_1arkxwfbnF7G1yBWlOQCEw/s1600/pc%2Bmaster%2Brace.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://4.bp.blogspot.com/-VFobvjBKx9c/WBzLz0BLtQI/AAAAAAAAAqQ/t_Tkih_ORBIfD_1arkxwfbnF7G1yBWlOQCEw/s640/pc%2Bmaster%2Brace.png" width="640" /></a></div>
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<i>D' altra parte abbiamo le console. I vantaggi di esse sono sicuramente la <b>postazione </b>(preferisco giocare su divano e una tv 50 pollici onestamente, anche perchè, almeno io, nelle fasi più concitate del gioco tendo ad alzarmi) il costo, si perchè un ottimo pc assemblato, per quanto migliore possa essere, ad oggi costa più del doppio di una Ps4, o Xbox1, soprattutto se si considerano anche le varie componenti del pc non solo inerenti al motore grafico e specifiche, ma anche mouse, tastiera, cuffie eccetra, la possibilità di scambiare o riportare i giochi, con lo scopo di usufruire di promozioni e pagare meno quelli in uscita, oltre ad alcune esclusive di primo livello che in questo particolare periodo storico sembrano uscire più per console che per pc. La verità è che questa guerra vede su due fronti opposti due facce della stessa medaglia, videogiocatori identici, che ricercano entrambi la qualità di prodotto, buona esperienza di gioco e divertimento, divisi solo per il fronte che hanno scelto per combattere. Molti giochi possono essere tranquillamente acquistati con effetti simili sia su computer che su console (la grafica è pressochè la stessa, sperimentate con mano invece di vedere i post su facebook che ne parlano) e la scelta sta solo nel voler pagarli meno una volta comprati e poi giocarci un bel pò con la consapevolezza di non poterli dare indietro, oppure spendere un pò di più, per poi, una volta finiti, riportarli in qualche catena di negozi e sentire le promozioni che ci offrono, per prenotare un gioco all' uscita a 30 euro. </i></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-vV2TeK-K7qE/WBzL1fw9vjI/AAAAAAAAAqU/BGcE0FnnCrQs321xhIW6xVrhBiwq4BjlQCEw/s1600/uncharted-4.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-vV2TeK-K7qE/WBzL1fw9vjI/AAAAAAAAAqU/BGcE0FnnCrQs321xhIW6xVrhBiwq4BjlQCEw/s640/uncharted-4.jpeg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Personalmente ad oggi faccio entrambe le cose senza alcuna difficoltà, credo che alcuni giochi, ovvero quelli che puntano tutto o quasi sulla storia, il single player e un gameplay coinvolgente, rendano meglio su console, se non altro per la comodità della postazione e la possibilità di restituirli una volta spolpati, mentre altri, quelli che hanno una fortissima componente online, nei quali è necessaria collaborazione, o in coloro le cui ore di gioco senza ridondanza sono talmente tante da occuparci un tempo pressochè illimitato, sia giusto prenderli su computer. Quindi <b>fate l' amore, non fate la console war</b>, in fondo siamo tutti accomunati dalla stessa passione, cercate di comprendere le ragioni dell' altro e, se proprio non ci riuscite, limitatevi a giocare e ad essere felici con il modo di giocare che preferite, ed evitate commenti da coglioni pc master race o di gioire se un gioco su computer risulta buggato, vivrete la vostra vita più tranquillamente e soprattutto no romperete le scatole agli altri</i></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-XQ59VMIPhgU/WBzLzXmksTI/AAAAAAAAAqM/RUTUx4qODN8_y9sAHFMnF8LPzOET3jRvwCEw/s1600/make%2Blove-not%2Bconsole%2Bwars.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="422" src="https://4.bp.blogspot.com/-XQ59VMIPhgU/WBzLzXmksTI/AAAAAAAAAqM/RUTUx4qODN8_y9sAHFMnF8LPzOET3jRvwCEw/s640/make%2Blove-not%2Bconsole%2Bwars.jpg" width="640" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-83867875721111702422016-11-02T11:30:00.001-07:002016-11-10T13:26:50.921-08:00[Considerazioni] Coop<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><i> COME SI POTREBBE SALVARE LA CAMPAGNA DEGLI FPS</i></span></div>
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<i>Quando si parla di videogiochi tendo ad essere abbastanza <b>classista</b>. Non che non mi piacciano nuove idee innovative in un mondo che, soprattutto negli ultimi anni, sembra ripetere sempre la stessa formula con risultati, c'è da dire, non sempre originali, ma personalmente detesto quando gli sviluppatori decidono di inserire in un determinato videogioco caratteristiche che non gli appartengono. Per esempio non ho apprezzato a pieno <b>The Division</b> perchè in uno sparatutto trovo superflua e negativa ai fini del gameplay la componente ruolistica, tipica di ogni rpg basata sul livello e le abilità, che, se posso accettarli in un fps futuristico quale destiny, non posso dire lo stesso per il gioco marchiato Ubisoft. Altra caratteristica che non accetto, questa volta per colpa mia e non perchè sia un'idea sbagliata , nei videogiochi è quando un prodotto pensato per il <b>single player</b> abbia in se del <b>pvp</b> che onestamente ai miei occhi non appare così stupefacente.</i></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-hh1s2CXkzGM/WBot0jNnCgI/AAAAAAAAAp4/X7jtLyvXv6MqVWHQvDFml9aPj11RmFczgCEw/s1600/the-division-livelli.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-hh1s2CXkzGM/WBot0jNnCgI/AAAAAAAAAp4/X7jtLyvXv6MqVWHQvDFml9aPj11RmFczgCEw/s640/the-division-livelli.jpg" width="640" /></a></div>
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<i>Se voglio giocare a Dark Souls lo faccio in modalità offline poichè non sono interessato a farmi aiutare da altri giocatori contro i boss, invadere o tantomeno essere invaso, anche se devo ammettere che la causa va cercata più che altro nella mia volontà di non "essere disturbato" mentre vago per le terre dei Signori dei Tizzoni. Nonostante ciò ho sempre apprezzato il contrario. Fatte alcune eccezioni a mio avviso tutti i giochi che puntano molto sul multiplayer, in particolar modo mi riferisco agli fps, dovrebbero avere comunque una bella campagna con una trama avvincente e un buon livello di sfida. Non è un caso che abbia sempre preferito la saga di Killzone e di Resistence ai classici Cod o Battlefield che, nonostante abbiano un sistema di arena pvp oggettivamente migliore, non avevano storie così profonde e ricche di riferimenti come quelle dei primi due titoli. E tuttavia nell' attuale mondo connesso, diciamocelo, il giocatore medio si annoia a giocar da solo una campagna, per quanto bella possa essere, quando può invece giocare online con gli amici.</i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-bNiIyMDWerI/WBotzN0ybHI/AAAAAAAAApw/3-_hHwLi7HA25cE52x5GWk7svJyventLgCEw/s1600/killzone-3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="234" src="https://1.bp.blogspot.com/-bNiIyMDWerI/WBotzN0ybHI/AAAAAAAAApw/3-_hHwLi7HA25cE52x5GWk7svJyventLgCEw/s640/killzone-3.jpg" width="640" /></a></div>
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<div style="text-align: justify;">
<i>Questa scelta è comprensibile sotto tutti i punti di vista, e proprio per non far annoiare l'utente che magari da un gioco esige anche una buona trama e perchè no enormi boss da sconfiggere con armi assurde , nella scorsa generazione prese molto rilievo la modalità cooperativa; nella quale si poteva giocare in split screen con un amico la campagna dei maggiori fps. Un'idea semplice eppure geniale che fa sembrare diversa l' esperienza all'utente, proprio perchè la vive con un compagno e perchè no a causa di ciò ha contro nemici più forti del solito. Nell' attuale generazione i giochi che dispongono di co-op sono sempre meno, a favore di una maggiore possibilità dell' online. Questa scelta a mio avviso (e parlando con molti la mia idea è condivisa) riduce quella grande fetta di giochi che sono gli sparatutto ad un semplice " fa vedere a sto nabbo come faccio un quickscope mentre sto cieco bendato giro su me stesso e mi faccio un panino". Questa parte del gioco in se è sicuramente tra le più divertenti, ma il perfezionamento di essa non può andare a discapito della campagna single player, sempre più noiose e ripetitive,le quali,a mio avviso soprattutto a causa dell' assenza di una modalità cooperativa, risultano praticamente mai toccate da coloro che acquistano sparatutto se non per pochi minuti.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-gSl5Jqvf1cA/WBotzjNbgaI/AAAAAAAAAp0/Fs_kpIxURQkYZJuTERc88QdwhG--zFJXgCEw/s1600/killzone-3-boss.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://2.bp.blogspot.com/-gSl5Jqvf1cA/WBotzjNbgaI/AAAAAAAAAp0/Fs_kpIxURQkYZJuTERc88QdwhG--zFJXgCEw/s640/killzone-3-boss.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
<i>Il problema più grave però, che poi rende questa generazione videoludica caratterizzata dalla connettività con altri utenti un vero e proprio paradosso, è un altro. Qualche anno fa se invitavo un amico a casa per qualsiasi motivo, tra le varie attività che potevamo compiere insieme c' era anche e soprattutto quella di giocare ai videogiochi. Per una persona che ha come passione proprio questo universo, che magari è anche il principale argomento di discussione con gli amici che condividono gli stessi interessi, l' avere la possibilità di rigiocare i titoli che ha amato in compagnia di un amico rappresentava un ottimo svago che rendeva uno stesso gioco rigiocabile anche più volte. Oggi invece si è arrivati al punto in cui se io voglio giocare con un mio amico allo stesso gioco posso farlo se siamo entrambi a casa nostra davanti alla propria console, cosa giustissima, ma non posso farlo se lo invito a casa mia e quindi dovremmo essere sulla stessa console, sistema chiuso che non necessita di connessione ad internet per permettere ai videogiocatori di giocare insieme.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-AbWJ2_r7nXk/WBoty2P7I9I/AAAAAAAAAps/P2OLf8zD3d02bXitRZFxE5EYEGk6grdWQCEw/s1600/halo-splitscreen.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://2.bp.blogspot.com/-AbWJ2_r7nXk/WBoty2P7I9I/AAAAAAAAAps/P2OLf8zD3d02bXitRZFxE5EYEGk6grdWQCEw/s640/halo-splitscreen.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>So che un ritorno al passato è impossibile e tutto sommato apprezzo i miglioramenti fatti nel corso delle ultime generazioni di videoludiche, tuttavia non mi spiacerebbe ogni tanto giocare a qualcosa di diverso rispetto al classico picchiaduro o gioco sportivo in split screen. Talvolta fare un passo indietro e puntare anche su modalità che sembrano passate può risultare una scelta vincente sotto tutti i punti di vista e in questo caso dare la possibilità anche a chi non ha una connessione ad internet ottimale di avere un' esperienza con altre persone e giocare insieme, si prenda ad esempio Gears of war 4</i></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-gHfow0peo_8/WBotyQUH9pI/AAAAAAAAApo/BpagS2qQ1GEWe4RQG1uKxmaGka8mj7RhwCEw/s1600/gears-of-war-splitscreen.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-gHfow0peo_8/WBotyQUH9pI/AAAAAAAAApo/BpagS2qQ1GEWe4RQG1uKxmaGka8mj7RhwCEw/s640/gears-of-war-splitscreen.jpg" width="640" /></a><b></b></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-48218297347243803622016-11-01T01:51:00.000-07:002016-11-10T13:27:56.984-08:00[Considerazioni] Nintendo Switch<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Nintendo did it again</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Qualche giorno fa, sul sito della <b>Nintendo</b>, è stata mostrata al pubblico con un video la nuova console della casa nipponica. Così Nintendo Nx si trasforma in <b>Switch</b>. Nel video venivano mostrati alcuni giochi e soprattutto le nuove funzionalità del prodotto e, malgrado tutti i dubbi che molti hanno giustamente sollevato (e di cui tratterò fra poco) non posso nascondere che aspetto con ansia marzo 2017 per comprare il nuovo prodotto dei papà di Mario e Zelda. Ciò di cui voglio parlare in questo video non sono le specifiche della console in se, ma di ciò che rappresenta nell' ambito dei videogiochi odierno e più in generale di ciò che ha rappresentato la Nintendo.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-VgUgF1x7ED0/WBhV-uaWN_I/AAAAAAAAApM/6O_SUbg30E8AqN1J4B2-mhFJzHZk1xDKwCEw/s1600/nintendo-switch-shot-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="492" src="https://4.bp.blogspot.com/-VgUgF1x7ED0/WBhV-uaWN_I/AAAAAAAAApM/6O_SUbg30E8AqN1J4B2-mhFJzHZk1xDKwCEw/s640/nintendo-switch-shot-01.jpg" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a><br />
<i>Per quelle (mi auguro) pochissime persone che non hanno avuto il piacere di vedere il filmato, messo anche su youtube, in esso si vede come la Switch abbia in dotazione un controller simile a quello delle concorrenti microsoft e sony, più un altro che all' occasione può collegarsi alla console e diventare portable, senza l' ausilio di un televisore. Molto complesso da spiegare, ma con le immagini dovrebbe risultare tutto più chiaro. Per l' ennesima volta sembra che la casa giapponese abbia cambiato le carte in tavola e fornito all' utente nuovi modi di giocare, creando una console che si può definire di fatto sia fissa che VERAMENTE portatile.</i><br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-TVip2_mFUDI/WBhV-wlg4nI/AAAAAAAAApI/t7fizTh8UUM6vg7U1Tt7SihY_n2LTzffwCEw/s1600/Nintendo-Switch-Shot-02.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="436" src="https://3.bp.blogspot.com/-TVip2_mFUDI/WBhV-wlg4nI/AAAAAAAAApI/t7fizTh8UUM6vg7U1Tt7SihY_n2LTzffwCEw/s640/Nintendo-Switch-Shot-02.jpg" width="640" /></a></div>
<i>Molti sono i dubbi espressi dall' utenza, specialmente inerenti al motore grafico che può supportare una console che, quando diviene portatile, ha lo spessore di un tablet o poco più, oltre che alla durata della batteria di quest'ultima. Oltre a ciò parecchi sono anche coloro che poco credono che tutte le terze parti, indicate da Nintendo come sviluppatrici di giochi che gireranno su Switch, manterranno la promessa e creeranno giochi con lo stesso motore grafico per Nintendo e rivali. Alcuni annunci successivi al video pare abbiano fatto trapelare specifiche non troppo esaltanti e la <b>Bethesta</b> ha annunciato che non è sicura del remastered di Skyrim su Nintento Switch.</i><br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-1rwwhPV8Ec4/WBhWcH3c4PI/AAAAAAAAApY/sLt5ecLgjksL1cGV9Zxi8YlWm0fmZeHAwCEw/s1600/3-parti-nintendoswitch.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="https://2.bp.blogspot.com/-1rwwhPV8Ec4/WBhWcH3c4PI/AAAAAAAAApY/sLt5ecLgjksL1cGV9Zxi8YlWm0fmZeHAwCEw/s640/3-parti-nintendoswitch.jpg" width="640" /></a></div>
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<i>Tutti dubbi legittimi, soprattutto per una console che uscirà tra 5 mesi ma che di fatto ha ancora molte incognite, ma pare che noi videogiocatori stiamo scordando, o fingiamo di scordare ciò che ha rifatto per l' ennesima volta Nintendo. Per spiegarmi meglio prendiamo ad esempio la <b>Sony</b>, con le sue console fisse che hanno sempre avuto un successo elevatissimo. Tra la play1 e la 4 ciò che cambia (al di là del motore grafico, hardware e software diversi) è l' assenza del filo per il controller e quella sottospecie di touch che mi vergogno a chiamarlo tale; discorso analogo per la <b>Microsoft</b>. Solo gli sviluppatori che fanno capo a <b>Tatsumi Kimishima</b> sembrano voler cambiare il modo di giocare, console per console. Prima con la wii, che introduceva un controller innovativo che si basava sui movimenti di chi la usava, poi con la wii u che forniva ad un giocatore un pad che era all' occorrenza schermo, e che attraverso il touch e appunto un secondo schermo forniva nuovi modi di gestione inventario, movimenti, cambio armi e molto altro ancora. Con lo Switch Nintendo fa l' ennesimo balzo avanti: unire portatile ( in cui è indubbiamente imbattuta da 25 anni) e fisso (in cui, a causa delle poche vendite della wii u, è un pò carente) per fornire al giocatore una nuova esperienza di gioco, nella quale può portare con se i giochi di console fissa, poter usufruire di questi prodotti dappertutto e giocare con amici che posseggono la stessa console ma non il gioco in questione ( almeno questo ho capito). Inutile fossilizzarci su motori grafici e specifiche di sistema (sul quale fronte tra l' altro la casa ha promesso prestazioni ai livelli delle altre console dell'attuale generazione, ma staremo a vedere) quando si sta attuando una rivoluzione videoludica.</i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Jx3PqVGq5L4/WBhV8w1T4oI/AAAAAAAAApE/IM215UD_qtABsii81XRlGOEnCklllmhxQCEw/s1600/nintendoswitch-controller.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-Jx3PqVGq5L4/WBhV8w1T4oI/AAAAAAAAApE/IM215UD_qtABsii81XRlGOEnCklllmhxQCEw/s640/nintendoswitch-controller.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i> Perchè se si parla di Vr, che al giorno d' oggi devono essere ancora implementati a lungo per poter sostituire il modo di gioco originale, tutti gridano al miracolo tecnologico, ma se finalmente fisso e portatile si uniscono, con la possibilità di comprare un unico gioco da godersi a casa sul divano o in viaggio in treno, che insomma punta a far contenti tutti, subito appaiono migliaia di professori pronti a sollevare dubbi a non finire riguardo a tutto, perfino alla forma e all' impossibilità pratica di attaccare i controller alla console senza il rischio di farla cadere, solo per buttare fango sull' azienda nipponica, per poi continuare a scrivere sui social che è inutile fare la console war e che la grafica di una console non conta nulla perchè sono i giochi a farla bella o brutta. Sapete che vi dico? forse questa guerra tra aziende di videogiochi è inutile, poichè, indipendentemente dalle maggiori vendite o prestazioni di Sony, piuttosto che xbox, piuttosto che pc, la Nintendo ha vinto a priori, perchè è l' unica che non si è mai scordata che per fare un gioco non bastano i soldi, un buon motore grafico e un gameplay soddisfacente, ma la passione e il coraggio di cambiare, malgrado tutto, perchè se dimentichiamo ciò il mondo dei videogiochi è destinato a morire molto presto. Mi scuso per questo articolo che rappresenta più uno sfogo che altro, tuttavia mi è parso giusto smorzare sul nascere delle critiche così accanite verso una console che, a detta di Nintendo, ancora deve mostrare al giocatore tutti i tasti e caratteristiche che possiede. Stiamo calmi, avremo tempo per sondare e giudicare la console, la cui idea però, è da ammettere, è assolutamente una figata.</i></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Pfrf-HCGYeQ/WBhWONZmYvI/AAAAAAAAApU/_BU6m-5vrg0G2GKyJ5AzoF32J3qIVxFVQCEw/s1600/nintendo%2Bswitch-cane.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="498" src="https://4.bp.blogspot.com/-Pfrf-HCGYeQ/WBhWONZmYvI/AAAAAAAAApU/_BU6m-5vrg0G2GKyJ5AzoF32J3qIVxFVQCEw/s640/nintendo%2Bswitch-cane.jpg" width="640" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-74380273505973454342016-10-24T12:33:00.003-07:002016-11-10T13:29:22.702-08:00[Recensione] Gears of War 4<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">L'esclusiva che tutti stavamo aspettando</span></div>
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<i>La presenza di personaggi iconici e caratterialmente indimenticabili in una saga videoludica sono spesso la salvezza e la condanna di intere serie. Se da un lato, grazie solo al loro carisma, protagonisti come <b>Solid Snake</b>, <b>Kratos</b> oppure <b>Marcus Fenix</b> (di cui andremo a parlare tra poco) riescono a spingere l' utente indeciso ad acquistare l' ennesimo capitolo della saga che li vede come personaggi principali, d' altro canto essi col tempo vanno sempre rimodernati, soprattutto dal punto di vista caratteriale, con lo scopo di non far annoiare il giocatore con dialoghi e sparate che sanno di "già visto" e di farli apparire non come "flat" ma come "round " characters; o, in casi più rari, a volte le case hanno il coraggio di cambiare tutte le carte in tavola, dichiarare chiusa la storia di un personaggio, per passare a raccontarne un' altra sempre nello stesso filone narrativo. Questo è il caso della casa sviluppatrice <b>The Coalition</b> che, al loro primo lavoro su un <b>Gears of War</b> canonico, decidono di concludere la storia di Marcus, per passare a quella del figlio<b> J.D</b>. Partiamo dunque con la recensione del 4 capitolo dell' esclusiva Microsoft da pochi giorni sicuramente sugli scaffali, oltre che sulla bocca, di tutti i possessori di Xbox1 (oltre che di pc gamers).</i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-dUl6W1JUF2c/WAYtF5nCKXI/AAAAAAAAAn4/qsDabXlKYHUQ1RHP-FGx7tDQ7alILmgZACEw/s1600/Gears-of-War-4.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-dUl6W1JUF2c/WAYtF5nCKXI/AAAAAAAAAn4/qsDabXlKYHUQ1RHP-FGx7tDQ7alILmgZACEw/s640/Gears-of-War-4.jpg" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<i>La trama si sviluppa anni dopo gli eventi del 3 capitolo, che avevano visto la vittoria degli abitanti di Sera contro le locuste. Il clima è stato profondamente cambiato dall' invasione, tempeste di vento tormentano le città e la natura si riprende tutto lo spazio sottratto in passato per la costruzione di città, ma nonostante ciò la vita ricomincia a scorrere. Tuttavia, come dopo ogni guerra, il regime che si instaura e che viene visto in un primo momento come gli eroi che hanno sconfitto i nemici, non è per nulla amico del popolo. Non esiste libertà di opinione nelle città, la violenza è all' ordine del giorno e vige la legge marziale. Esistono inoltre numerosi gruppi di uomini, denominati <b>Estranei</b>, che decidono di non vivere nelle città, al fine di non sottostare al governo dei tiranni, ma si ritirano nella natura, creando piccoli villaggi o abitazioni isolate. Questo è il caso della famiglia Fenix, che vede un Marcus più anziano, che ormai ha appeso il fucile al chiodo e che cerca un barlume di normalità in un mondo straziato, che, come lui, porta ancora le cicatrici della guerra.</i></div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-QkYMEygigzA/WAYtGlnt5VI/AAAAAAAAAn8/YmqRjuOcL7Ue4ZTDm_JLJxOYC_1VBl_cACEw/s1600/marcus-jd.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="372" src="https://2.bp.blogspot.com/-QkYMEygigzA/WAYtGlnt5VI/AAAAAAAAAn8/YmqRjuOcL7Ue4ZTDm_JLJxOYC_1VBl_cACEw/s640/marcus-jd.png" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>La storia narrata vede un J.D. che in un primo momento accetta il regime dittatoriale, per poi scappare e ribellarsi con un gruppo di amici, col quale ruba un fabbricatore da un avamposto del <b>COG</b>, allo scopo di aiutare il suo villaggio. Dopo alcuni scontri coi robot appartenenti al regime lo stesso villaggio viene attaccato da strani esseri che rapiscono e uccidono quasi tutti gli abitanti. Il ragazzo corre a chiedere aiuto al padre, in collera con lui a causa delle sue scelte passate, ma che deciderà di dargli comunque una mano alla sconcertante rivelazione che la soluzione definitiva, ovvero l' Imulsion, non ha ucciso lo <b>sciame</b>, ma semplicemente mutato e costretto al sonno per 25 anni. La campagna principale dura circa 8 ore e ho notato con piacere che può essere giocata in slit screen. Nonostante alcuni colpi di scena e momenti epici, nei pieni canoni della saga, la trama non è un gran che, cosa più che prevedibile considerato il tipo di gioco di cui si parla, ma onestamente mi sarei aspettato qualcosina in più.</i></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-o8rjfbq1eZM/WAYtH_D6xpI/AAAAAAAAAoE/ZRRattgOJKoFtD5Msyrc3v18HkjMgyGvACEw/s1600/online-gow4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://4.bp.blogspot.com/-o8rjfbq1eZM/WAYtH_D6xpI/AAAAAAAAAoE/ZRRattgOJKoFtD5Msyrc3v18HkjMgyGvACEw/s640/online-gow4.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="text-align: center;">Ciò che è stato migliorato, ampliato e modificato senza tuttavia cambiare l' anima del gioco, è sicuramente il gameplay. Esso è reso più tattico da diversi tipi di armi e </span><b style="text-align: center;">coperture mobili</b><span style="text-align: center;">, che spingeranno il giocatore in alcune frazioni del gioco ad usare la testa e la strategia, poichè il buttarsi a testa bassa in mezzo ad un' orda di nemici inferociti, resistenti e ben armati non è sempre la scelta migliore. L' intelligenza artificiale risulta abbastanza efficiente, con nemici che raramente si fanno cogliere impreparati e compagni mai come in questo capitolo utili per uscire dalle situazioni più spinose. Se la campagna principale ha visto questi già ottimi miglioramenti, l' online ha subito una piccola rivoluzione. Con un sistema di </span><b style="text-align: center;">orde</b><span style="text-align: center;"> ancora più difficile da affrontare, che conta un gran numero di nemici man mano più numerosi e difficili da buttar giù, un sistema di classi, fornito da delle carte trovate durante il gioco (che in genere negli fps non apprezzo, ma che nel caso di Gears mi è apparsa come una scelta intelligente e divertente, che ha lo scopo di rendere efficienti tutti i tipi di giocatori e di favorire il gioco di squadra, essenziale ai livelli più alti di orda) e soprattutto delle enormi stampanti 3d, alle quali potremo spendere i punti raccolti sterminando nemici e che ci forniranno tutti i tipi di barriere e protezioni possibili necessarie alla sopravvivenza e all' avanzare dei livelli, il gioco online appare totalmente diverso e soprattutto migliore.</span></i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-gmRoT3itkcA/WAYtEDDttbI/AAAAAAAAAn0/nuNk1A9pda4tVvmey71yMZDsKi7AKVpWgCEw/s1600/gameplay-gow.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-gmRoT3itkcA/WAYtEDDttbI/AAAAAAAAAn0/nuNk1A9pda4tVvmey71yMZDsKi7AKVpWgCEw/s640/gameplay-gow.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>La grafica non è impeccabile, tuttavia fornisce un gran colpo d' occhio, è messa nei vari luoghi di gioco in maniera intelligente e non si riscontrano frequentemente bug. Tra le aggiunte al gameplay segnalo anche la possibilità di accoltellare i nemici da dietro un riparo oppure saltare in corsa contro di loro per stordirli, meccaniche che rendono più realistico e godibile in molte fasi di gioco il gameplay. Gears of War 4 è sicuramente un ottimo gioco, che ha numerosissimi pregi e pochi difetti, probabilmente tra le migliori esclusive xbox1 di questa generazione; il gameplay migliorato, unito ad un cambiamento di protagonista, che se non ha il carisma del padre certo rappresenta una buona boccata d' aria fresca, insieme ad un online tra i migliori mai visti su console (con un framerate che si attesta intorno ai 60 fps su console) fanno di esso un ottimo prodotto... ottimo ma non eccelso. Quello che ancora manca al gioco di The Coalition ( non di certo per demerito, proprio che si sono accollati un progetto così importante) è un pò di coraggio. Si perchè se è vero che squadra che vince non si cambia, è altrettanto giusto aspettarsi da un quasi capolavoro come Gow4 qualche importante novità, anche inerente al comparto narrativo, che se il gioco viene considerato come uno sparatutto è più che sufficiente, ma che se vuole entrare nell' olimpo delle grandi saghe che fanno e han fatto la storia deve impegnarsi un pò di più... chissà magari col prossimo capitolo si avrà il definitivo salto di qualità che renderà la saga da "Ottima e divertente" a "Eccelsa e indimenticabile"</i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-puhVeakh25k/WAYtHtGMlJI/AAAAAAAAAoA/SZfaywRFtCINEti6PuAJFRPTZ8YB8KYzACEw/s1600/gears-of-war-wallpaper-carmine-wallpaper-4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-puhVeakh25k/WAYtHtGMlJI/AAAAAAAAAoA/SZfaywRFtCINEti6PuAJFRPTZ8YB8KYzACEw/s640/gears-of-war-wallpaper-carmine-wallpaper-4.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-size: x-large;"><b>VOTO: 9</b></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-64754518592400634262016-10-20T12:54:00.000-07:002016-11-10T13:36:27.560-08:00[Recensione] Gotham<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Il mondo di Batman, senza Batman</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><b>Batman</b> è senza dubbio uno dei supereroi più amati di sempre. A fare celebre l' uomo pipistrello sono diversi fattori: l' assenza di poteri, l' intelligenza e il carisma del protagonista, l' atmosfera cupa che si respira nei vicoli di <b>Gotham</b> e soprattutto, diciamocelo, i cattivi. Da <b>Joker</b> a <b>Bale</b>, passando per il <b>pinguino</b>, <b>killer Croc</b>, <b>l' enigmista</b> e molti altri, gli antagonisti di<b> Bruce Wayne</b> sono tutti studiati benissimo, hanno storie spesso profonde e interessanti e sono inseriti in un contesto, Gotham, che fa uscire il meglio da antieroi che, sebbene siano clown maniaci oppure wrestler drogati o ancora personaggi appartenenti a sette, appaiono allo spettatore più realistici e plausibili rispetto ai classici cattivi che vogliono conquistare il mondo. Il mondo dell' uomo pipistrello è contraddistinto dallo squallore, dalla violenza, dal sangue e dalla corruzione macchia ogni giorno le strade cittadine. Alcuni dei suoi antagonisti sono semplici gangster, il cui scopo puro e semplice è quello di monetizzare e guadagnare sul sangue della gente, mentre i pazzi maniaci sono frutto di una società cruda e cattiva, che corrode chiunque ci abbia a che fare. Date queste premesse sembra quasi naturale che nel 2014, da un' idea di <b>Bruno Heller</b>, sia uscita una serie chiamata Gotham, che tratta dei vari criminali presenti in città dal punto di vista di un giovane<b> Jim Gordon</b>, neoassunto come detective nella GSPD (squadra omicidi), e dove non compare Bruce Wayne se non come ragazzo a cui hanno ucciso di recente i genitori (sarà il primissimo caso di Gordon) e che cerca verità e giustizia, spesso entrando in affari più grandi di lui.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-oYQK4Nk9COI/WAaIDGbyuJI/AAAAAAAAAoY/ChSQdTJPFgwd8385NKjtrARKnO2cRTF9ACEw/s1600/Gotham_%2528serie_televisiva%2529.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-oYQK4Nk9COI/WAaIDGbyuJI/AAAAAAAAAoY/ChSQdTJPFgwd8385NKjtrARKnO2cRTF9ACEw/s640/Gotham_%2528serie_televisiva%2529.png" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<i> Ad accompagnare le imprese del giovane detective ci sarà Harvey Bullock, suo collega ben inserito nella centrale e che sa come vanno le cose in città, "Gotham non vuole eroi" e affini sono le frasi più pronunciate dai poliziotti riguardo a Jim, che infatti si troverà a combattere da solo contro un sistema corrotto che ha dalla sua tutti, dai malavitosi agli industriali, agli uomini potere fino ai poliziotti i quali hanno le mani legate di fronte ai crimini commessi da varie associazioni di stampo mafioso.Gordon non si piegherà a questo sistema che rischierà più volte di spezzarlo, ma sarà aiutato dai suoi amici, e qualche volta anche da coloro che dovrebbe arrestare. Infatti parallelamente alle vicende di Jim, che si svolgono come qualunque poliziesco con una trama di fondo ma tutti o quasi episodi autoconclusivi inerenti ad un caso, si svolgeranno anche quelle di <b>Oswald Cobblepot</b>, successivamente denominato Pinguino, e di come, attraverso ascese al potere e vertiginose cadute in rovina, riuscirà dal nulla a diventare il celebre trafficante e criminale che i fan DC hanno imparato ad amare. La particolarità di questo Pinguino tuttavia è una grande affezione al nostro detective, che gli salverà la vita in un paio di occasioni, e che Cobblepot quando possibile aiuterà nei suoi casi, spesso con metodi non proprio ortodossi. Oltre al sopraccitato uccello, nel corso delle avventure prenderanno forma numerosi personaggi che poi saranno tra i più acerrimi nemici dell' uomo pipistrello tra cui Poison Ivy, l' Enigmista, Zsaz, Spaventapasseri e anche un giovanissimo Joker. E' molto interessante vedere questi criminali nelle loro prime azioni contro, o a favore in alcuni casi, la società, soprattutto per un fan di Batman e del suo mondo.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-V6tC4PD9p9c/WAaIEjo715I/AAAAAAAAAok/UtFWAlwA6WkR6_-_7jQijVAvJ12ralbkwCEw/s1600/joker.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://2.bp.blogspot.com/-V6tC4PD9p9c/WAaIEjo715I/AAAAAAAAAok/UtFWAlwA6WkR6_-_7jQijVAvJ12ralbkwCEw/s640/joker.jpg" width="640" /></a></div>
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<div style="text-align: justify;">
<i> Fino ad oggi sono state girate due serie, per un totale di 44 episodi, con una terza in corso.<span style="text-align: center;">Tra i dati tecnici riscontriamo una buona colonna sonora e un ottimo doppiaggio, che fornisce subito l' idea e suggerisce il carattere dei personaggi che andremo a incontrare. Personalmente questa è una delle poche serie tv che mi ha preso dall' inizio alla fine e mi ha costretto ore e ore davanti a uno schermo. Anche se non eccelsa, Gotham rappresenta una bella boccata d' aria fresca per tutti i lettori delle vicende di Bruce Wayne e del suo alter ego, la quale, soprattutto dopo numerosi film e videogiochi che vanno in direzioni completamente diverse per quanto concerne la trama, si preoccupa più di dare un passato alla città di Gotham pre-Batman, con eventuali spiegazioni di situazioni e personaggi presenti anche nelle vicende "contemporanee" alle avventure del miliardario nemico del crimine, rispetto ad un futuro a quelle vicende stesse. A stupirmi maggiormente è stata l' evoluzione dei personaggi e dei rapporti tra essi, come l'ortodosso detective della squadra omicidi debba sempre più compromettersi, sporcarsi le mani e spesso andare contro la legge, per un bene superiore o per interessi personali.</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-Sb4jX4XGraI/WAaIEo8pewI/AAAAAAAAAoc/Bxz19pccThU8Aj1QJBLYG2PaWVPD1VQKgCEw/s1600/gotham-hd-wallpapers.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-Sb4jX4XGraI/WAaIEo8pewI/AAAAAAAAAoc/Bxz19pccThU8Aj1QJBLYG2PaWVPD1VQKgCEw/s640/gotham-hd-wallpapers.jpg" width="640" /></a></span></div>
<span style="text-align: center;">
</span>
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<div style="text-align: justify;">
<i><span style="text-align: center;"> Già perchè, sebbene sia di fatto il "buono" il nostro caro Jim non ha la fibra morale di Batman, ne tantomeno le sue capacità in combattimento, si troverà spesso costretto a compiere la scelta sbagliata e a scontrarsi contro verità molto più forti di lui che gli faranno cambiare atteggiamenti, modi di fare, carattere, e lo faranno diventare un personaggio sempre più cupo, cinico e preso dal rimorso. Particolare cura è data al personaggio del Pinguino, che confesso di aver imparato ad apprezzare solo dopo questa trasposizione della sua storia sul piccolo schermo; anche grazie all' eccellente interpretazione di </span><b style="text-align: center;">Robin Lord Taylor</b><span style="text-align: center;">, che ci mostra un lato del pinguino più umano e debole, ma contemporaneamente più sadico, violento e imprevedibile, legato in modo morboso prima alla madre, e poi al ricordo di entrambi i genitori.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-1IB68SFT_kw/WAaIEzv17xI/AAAAAAAAAoo/zvQiYEB6vnoNhiqQlhs4dOIEb8oyhbNsACEw/s1600/penguin.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-1IB68SFT_kw/WAaIEzv17xI/AAAAAAAAAoo/zvQiYEB6vnoNhiqQlhs4dOIEb8oyhbNsACEw/s640/penguin.jpg" width="426" /></a></div>
<i><span style="text-align: center;"> Il cast in toto è di altissimo livello, con tutti attori che hanno già in precedenza recitato in film o serie tv di calibro (alcuni di essi anche a teatro) e che vede nomi del calibro di </span><b style="text-align: center;">Benjamin McKenzie</b><span style="text-align: center;">, </span><b style="text-align: center;">Donald Logue</b><span style="text-align: center;"> e </span><b style="text-align: center;">Sean Pertwee</b><span style="text-align: center;">.Forse l' unica pecca, che no guasta minimamente la visione ma che tuttavia alla lunga un pò si nota, e il continuo desiderio di continuare le storie dei personaggi, anche se secondari. Spesso, nel corso delle stagioni, un personaggio creduto morto oppure fuori dai giochi ritorna inaspettatamente, portando sconpiglio ai già delicati equilibri della città. Questa è una scleta non solo comprensibile ma anche condivisibile, è raro che nei comics i personaggi muoiano così facilmente come dovrebbe accadere in un normale noir, e quindi gli sceneggiatori hanno ovviato il problema inserendo qualche plot twist che a molti può piacere, ma che a me non ha fatto un' ottimissima impressione. Rimane comunque un ottimo lavoro e una serie da non perdere per tutti gli amanti di Batsy.</span></i></div>
<span style="text-align: center;">
</span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-TF1SAt_Q9ag/WAaIEqe9-aI/AAAAAAAAAog/TT_Q04jO1-I1JUzyw-WJH1lV3GsAfOF0gCEw/s1600/Gotham-Netflix.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-TF1SAt_Q9ag/WAaIEqe9-aI/AAAAAAAAAog/TT_Q04jO1-I1JUzyw-WJH1lV3GsAfOF0gCEw/s640/Gotham-Netflix.jpg" width="640" /></a></span></div>
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</span><br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-NR9l4oFz0cs/WAaI5yvuEdI/AAAAAAAAAos/xxBnHIHe6iQcV0Gzi5AgTbiGXap-mDqrACEw/s1600/VALUTAZIONE%2BFILM.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="204" src="https://4.bp.blogspot.com/-NR9l4oFz0cs/WAaI5yvuEdI/AAAAAAAAAos/xxBnHIHe6iQcV0Gzi5AgTbiGXap-mDqrACEw/s640/VALUTAZIONE%2BFILM.png" width="640" /></a></div>
<span style="text-align: center;"><br /></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-64321001361995040402016-10-12T10:22:00.000-07:002017-04-21T08:07:52.011-07:00[Recensione] Hellsing<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Quando Dracula diventa Alucard</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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Io non sono un fan degli anime tratti dai fumetti. Escludendo i classici <b>Dragon Ball</b>, <b>Hokuto no Ken</b>, <b>L' uomo tigre</b> e pochi altri, nella stragrande maggioranza dei casi di un opera preferisco leggerne il manga piuttosto che guardare il cartone, in quanto considero la trasposizione animata come incompleta, piena di inutili intermezzi o interi episodi col solo scopo di allungare la trama a dismisura (si consideri Jeeg Robot di <b>Go Nagai</b> per esempio, nel quale da 2 fumetti sono riusciti a creare una serie di 46 episodi, film esclusi). Nel caso di<b> Hellsing</b> tuttavia sono riuscito ad apprezzare molto l' anime, a mio parere quasi ai livelli del manga. Partiamo però con una delucidazione: esistono 2 serie che hanno come protagonista <b>Alucard</b>, il primo ha una lunghezza di 13 episodi, 20 minuti ciascuno, e non segue alla perfezione la trama del fumetto, ma ad un certo punto devia totalmente, mostrando nemici, personaggi e situazioni completamente diversi dal' originale versione oltre che un finale che non ha nulla a che vedere con quello scritto.</div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-xwMOg3oN38I/V_5wXtagu-I/AAAAAAAAAnQ/9DGx3rdH1RIiR58glpyUpwbS6EbRQJ09QCEw/s1600/hellsing.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="https://2.bp.blogspot.com/-xwMOg3oN38I/V_5wXtagu-I/AAAAAAAAAnQ/9DGx3rdH1RIiR58glpyUpwbS6EbRQJ09QCEw/s640/hellsing.jpg" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Oltre a questa serie inoltre sono stati girati anche 13 <b>OAV</b>, i quali seguono la trama del fumetto dall' inizio alla fine e hanno la durata media di 1 ora. Per quanto concerne la trama che andrò a spiegarvi, essa sarà un mix delle due serie soffermandomi soprattutto sui spunti narrativi iniziali, in quanto comuni ad entrambe le trasposizioni. Iniziamo dunque con quello che può sembrare uno spoiler incredibile che rovina tutta la serie, ma che una persona un minimo attenta capisce anche prima di iniziare a leggere il fumetto o vedere l' anime: Alucard altro non è che Dracula. Basta leggere il nome del protagonista al contrario per accorgersene... oltre che a vedere i suoi comportamenti per capirlo. In questa ennesima rivisitazione del signore della notte egli lavora stranamente al saldo degli umani, in particolar modo per <span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.4px;"><b>Integra Fairbrook Wingates Hellsing</b>, rampolla della famiglia Hellsing e direttrice dell' omonima associazione che si occupa di uccidere i vampiri pericolosi. Tuttavia i mostri che il protagonista si troverà a massacrare nel corso della storia, non sono veri e propri vampiri come lui, ma quasi dei surrogati, molto più deboli che, sebbene abbiano la capacità di creare Ghoul e forza sovraumana, non hanno il potere, come Alucard, di rigenerare il proprio corpo o di trasformarsi, nè tantomeno sono immortali come lui. Si perchè Hellsing è uno dei pochi anime che ci presentano davanti un protagonista praticamente invincibile, che nel corso della storia non avrà i soliti power up tipici degli shonen, ma semplicemente mostrerà sempre più i suoi terrificanti poteri. Nel corso delle sue scorribande notturne il vampiro si troverà inoltre a salvare un agente di polizia, ferita mortalmente dal protagonista stesso con una delle sue pistole (si Dracula in Hellsing non si accontenta di mordere vittime ma usa pistole, buca le persone con le mani e evoca quando gli va mastini infernali) che trasformerà poi in vampiro e di cui sarà il Master. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.4px;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-Z9Z80pZ5UQI/V_5wYMzGF_I/AAAAAAAAAnU/uddJBKU9-PoRF_QtbpVOXRbNEkYS_wfhACEw/s1600/mastino-hellsing.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-Z9Z80pZ5UQI/V_5wYMzGF_I/AAAAAAAAAnU/uddJBKU9-PoRF_QtbpVOXRbNEkYS_wfhACEw/s640/mastino-hellsing.jpg" width="640" /></a></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.4px;">Tra i vari nemici che Alucard incontrerà sul suo cammino troviamo inoltre un' associazione simile all' Hellsing, ma Cattolica e non Protestante, che usa come sicario un prete fanatico che può rigenararsi, oltre che ad una congregazione di vampiri nazista (si, sono serio). Quello su cui voglio concentrarmi ora però non è la trama, quanto il personaggio di Alucard e aspetti un pò più tecnici. Ho amato Hellsing per una ragione molto semplice: finalmente un protagonista che non è il classico buono scrupoloso che vuole salvare il mondo. Già perchè il nostro caro vampiro, nonostante lavori per gli umani, rimane di fatto il signore della notte. Non si fa alcun scrupolo a massacrare le sue vittime nei modi più atroci, la vista del sangue lo fa eccitare ed è senza alcun dubbio moralmente scorretto come essere. In più di un' occasione, soprattutto degli OAV, si troverà a sterminare intere squadre di polizia umane, che svolgevano semplicemente il loro lavoro che consisteva per esempio di catturarlo, senza problemi o scrupoli, avendo spesso anche discussione su questi metodi con Integra, che non approva la violenza contro i "non mostri" ma che viene puntualmente zittita da Alucard che le ricorda di essere solo un mezzo per l' Hellsing, nient' altro che un mostro che uccide altri mostri come se fosse una semplice arma mossa dall' associazione, facendo così ricadere la colpa dei suoi misfatti anche sulla donna stessa. Verso la fine dell' OAV ci troveremo di fronte anche ad un'altra sfumatura del carattere di Alucard, che lo avvicina ancor di più al vampiro di <b>Bram Stoker</b>.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.4px;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-Qsc35L8156A/V_5waQjeZ8I/AAAAAAAAAnc/jyEuCO3GpyYcrPkqiZoW-sRaHCriRdw9gCEw/s1600/alucard-power.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-Qsc35L8156A/V_5waQjeZ8I/AAAAAAAAAnc/jyEuCO3GpyYcrPkqiZoW-sRaHCriRdw9gCEw/s640/alucard-power.jpg" width="640" /></a></span></div>
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<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.4px;"> Egli infatti, dietro la spavalderia, la violenza e l' ironia fornitegli dalla sua condizione di immortale invincibile, nasconde un' anima martoriata proprio perchè dedita al male e alla violenza; la creatura della notte, proprio come Dracula, non è altro che un semplice uomo che, avendo paura della morte e avendo perso tutto ciò che gli era caro, arrivato in pratica sull' orlo della disperazione, rinunciò alla sua condizione mortale per entrare nel sovrannaturale, condizione che fa soffrire lo spirito di Alucard, che per la prima volta lo troviamo a vacillare di fronte ad un nemico che, come lui, ha abbandonato tutto ciò che era umano per intraprendere la stessa straziante strada della notte, divenendo così un mostro.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.4px;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-0cy_xhEQ3GI/V_5waTSoPGI/AAAAAAAAAng/f9GPxYfHOQ485_3qnoK9-ctnz5B_psuTwCEw/s1600/alexxander-hellsing.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="376" src="https://4.bp.blogspot.com/-0cy_xhEQ3GI/V_5waTSoPGI/AAAAAAAAAng/f9GPxYfHOQ485_3qnoK9-ctnz5B_psuTwCEw/s640/alexxander-hellsing.jpg" width="640" /></a></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.4px;"> Per quanto riguarda l' anime, dal punto di vista della trama ho sicuramente preferito gli OAV, anche se consiglio la visione anche del cartone "normale" poichè a mio avviso ha dei disegni e degli aspetti tecnici superiori, che rendono l' atmosfera di tutta l' opera molto più cupa e meno comica (cosa che personalmente odio nei manga a meno che non si parli dell' elfo Pak), con il difetto però di una trama molto confusionaria e poco esplicativa. Tutte le musiche sono azzeccate e davvero belle, in particolare la sigla dell' anime. Sicuramente non sarà un capolavoro, tuttavia è raro che io mi appassioni così ad un anime splatter e violento come Hellsing; sarà l' ambientazione, i personaggi, o perchè no il vedere l' ennesima versione del conte Vlad, ma devo dire che ho apprezzato appieno la serie, che come già detto rasenta (senza mai raggiungere purtroppo) i livelli del fumetto.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.4px;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-13YYWIV0OdU/V_5waS8ZZiI/AAAAAAAAAnY/3QsfQ4L1Ysc_Y6WyRxv3LlK2h0f-70YDwCEw/s1600/alucard%2Bhellsing.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-13YYWIV0OdU/V_5waS8ZZiI/AAAAAAAAAnY/3QsfQ4L1Ysc_Y6WyRxv3LlK2h0f-70YDwCEw/s640/alucard%2Bhellsing.jpg" width="640" /></a></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.4px;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-PQdF-Ihf7Hw/V_5w7ktczWI/AAAAAAAAAnk/JlHEmsUKcmcAjflr375qluVVV_0VYWwiACLcB/s1600/VALUTAZIONE%2BFILM.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="204" src="https://1.bp.blogspot.com/-PQdF-Ihf7Hw/V_5w7ktczWI/AAAAAAAAAnk/JlHEmsUKcmcAjflr375qluVVV_0VYWwiACLcB/s640/VALUTAZIONE%2BFILM.png" width="640" /></a></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 22.4px;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-15230194446007521742016-10-10T07:01:00.000-07:002017-04-21T08:08:04.432-07:00Considerazioni sui DLC<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">DLC: DAVVERO COSI' MALE?</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Come alcuni di voi mi auguro sappiano già, io sono sempre stato abituato a pensare con la mia testa. Se tutti giocano ad un prodotto, definito capolavoro, ma che io non ho apprezzato, lo dico apertamente, nè giudico film, serie tv, cartoni eccetra, solo in base alle recensioni di persone sicuramente più competenti di me, ma pur sempre persone che possono avere gusti differenti dai miei in questi ambiti. Detto ciò, a costo di farmi molti nemici, oggi andrò a parlare dei Dlc (downloadble content) in maniera molto impopolare, ovvero difendendoli, o meglio cercare di giustificare alcuni di essi.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-K3XlTY9FMys/V_ueIvMuYcI/AAAAAAAAAms/EzCb5AbZrKAksnpx__Sp5-8OzRjF_UKhgCEw/s1600/dlc.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="290" src="https://4.bp.blogspot.com/-K3XlTY9FMys/V_ueIvMuYcI/AAAAAAAAAms/EzCb5AbZrKAksnpx__Sp5-8OzRjF_UKhgCEw/s640/dlc.png" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a><br />
Sul web al giorno d'oggi circolano a centinaia pic e post contro questi contenuti aggiuntivi al gioco, che sembrano a prima vista avere il semplice scopo di spillare altri soldi all' utenza per delle differenze praticamente nulle oppure per poter finire di fatto la trama principale del gioco acquistato in precedenza. Partiamo con ordine. I <b>Dlc</b>, come dice il nome stesso, sono contenuti scaricabili che possono essere utilizzati dall' utente attraverso i vari Psn, steam eccetra, o acquistati dalle stesse piattaforme, che hanno lo scopo di variare o ampliare la campagna di gioco (single o multy-player che sia) del giocatore. L' idea di base pare dunque azzeccata, avendo lo scopo di fornir maggior vita soprattutto a quei giochi che, puntando tutto sul <b>single player</b>, alla lunga iniziano a stancare. I problemi però arrivano quando questi contenuti (il cui prezzo oscilla tra varie cifre) non apportano che poche aggiunte al gioco ( a volte si tratta di semplici o costumi, armi aggiuntive e sidequest di poco conto) o peggio ancora essi sono necessari per comprendere appieno la trama del prodotto acquistato, il che costringe di fatto il giocatore a dover spendere altri soldi per poter ricevere quanto promesso dal gioco base: ovvero una storia con un inizio e una fine.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-vxpe48Niz-g/V_ueKavTExI/AAAAAAAAAm0/nW2YS1pqkMIBz8aUgjOC-In-PMcVsIIrwCEw/s1600/mona-dlc.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-vxpe48Niz-g/V_ueKavTExI/AAAAAAAAAm0/nW2YS1pqkMIBz8aUgjOC-In-PMcVsIIrwCEw/s640/mona-dlc.jpeg" width="640" /></a></div>
Se queste critiche nella teoria sono vere bisogna però nella pratica andare a discernere vari tipi di dlc, che a seconda della durata, delle aggiunte e diciamocelo, del costo, possono esser apprezzate o meno. Sfatiamo subito un mito: un dlc non deve essere lunghissimo per risultare godibile. Per quello esistono, in particolar modo per i giochi online, le espansioni che aggiungono interi pezzi di storia e la proseguono (chiaro esempio è <b>Legion</b> uscito recentemente come espansione di <b>WoW</b>). Esistono numerosi contenuti aggiuntivi che, con appena qualche ora di gioco, riescono a intrattenere il videogiocatore e a migliorare l' esperienza del gioco acquistato. Esempio di ciò a mio avviso sono i vari Dlc della saga <b>Souls</b> (bloodborne compreso). Grazie all' accesso ad aree segrete infatti, il giocatore vivrà vicende parallele a quelle della storia principale, che lo aiuteranno a comprendere meglio alcuni fatti (oltre che offrire un vasto numero di armi, nemici, boss e divertimento) e gli faranno conoscere alcuni personaggi, che però non modificherà nè darà eccessive spiegazioni riguardo alla trama principale. Parallelamente a questi tipi di Dlc ne esistono altri che fungono da antefatti, o <b>sequel</b>, alle vicende narrate. Ne sono chiari esempi "Hearth of stone" e "Blood and wine", le due storie aggiuntive alla trama, già fittà di eventi, di <b>the</b> <b>Witcher 3</b>. Questi sono probabilmente tra i più longevi del tipo, fornendo al giocatore un buon numero di ore di gioco, che vanno ad aggiungersi c'è da dire, alla grandezza smisurata del gioco base. Altri dlc hanno lo scopo di aggiungere armi, armature, piccole quest o semplici sfondi al gioco originale, e spesso sono già presenti nel gioco acquistato, e che quindi vanno solo scaricati, oppure si ottengono prendendo il gioco al day one, mossa che ha lo scopo ovviamente di far vendere più copie nel breve periodo, ma che onestamente la trovo tutto sommato giusta, come è giusta quella di far pagare le limited edition aventi contenuti aggiuntivi un prezzo maggiore rispetto al gioco in se.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-vFmiW6siXIY/V_ueLMOwKOI/AAAAAAAAAm4/xOX6PyoAojE1RFEWQ2w1KMlkmg2ZrcM9ACEw/s1600/will-work-for-dlc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="448" src="https://3.bp.blogspot.com/-vFmiW6siXIY/V_ueLMOwKOI/AAAAAAAAAm4/xOX6PyoAojE1RFEWQ2w1KMlkmg2ZrcM9ACEw/s640/will-work-for-dlc.jpg" width="640" /></a></div>
Ora che sono andato a illustrare i principali tipi di <b>Downloadble content</b>, andrò a spiegare perchè secondo me è giusto, nella maggior parte dei casi, la presenta di queste aggiunte. Partiamo con le cose più facili: gli aggiornamenti. Essi sono di fatto Dlc, poichè contenuti scaricabili, e hanno lo scopo puramente pratico di cancellare bug, stabilizzare fps o, nel caso di giochi in cui è presente del pvp, bilanciare le armi per renderle circa tutte sullo stesso piano. Nulla di sbagliato il voler migliorare il proprio gioco già uscito, soprattutto perchè questi aggiornamenti sono sempre (o almeno nel 99% dei casi) gratuiti. Passiamo dunque alle day one edition, o comunque ai giochi al cui interno sono presenti del codici di attivazione. Questa scelta personalmente l' ho vista come una sorta di tutela da parte delle case produttrici che, sapendo il costo, diciamocelo, spesso eccessivo dei propri prodotti, e temendo la forza dell' usato che toglie fondi a codeste case che si trovano a vendere di fatto allo stesso prezzo un gioco più di una volta, decidono di fornire a coloro che decidono di acquistare il gioco nuovo (e quindi sborsare se tutto va bene 20 euro in più) qualcos' altro rispetto alla storia in se. Trovata discutibile ma che trovo giusta, considerando che questi contenuti non sono altro che semplici skin, o al massimo piccolissime quest aggiuntive. Arriviamo quindi al nodo cruciale, quello di cui tutti si lamentano magari senza averci giocato: i dlc che offrono al giocatore altre campagne di gioco. Da <b>Fallout 4</b>, passando per Batman e arrivando al sopracitato Dks, gran parte delle triple A adottano questa tecnica, ovvero vendere il proprio gioco, completo, per poi aggiungere campagne secondarie, altre zone esplorabili, altre missioni o personaggi giocabili. Quello che molti non capiscono è che queste aggiunte non vanno a completare il gioco "base" ma lo ampliano, aggiungendo cose altrimenti trascurabili.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-zmMF-9YZ9kw/V_ueInvT6iI/AAAAAAAAAmo/KNipOsRZYdM0BV20aiOIRda17yzBgKZdwCEw/s1600/fallou%2B4-dlc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-zmMF-9YZ9kw/V_ueInvT6iI/AAAAAAAAAmo/KNipOsRZYdM0BV20aiOIRda17yzBgKZdwCEw/s640/fallou%2B4-dlc.jpg" width="640" /></a></div>
Parliamo di <b>Batman</b>, era necessario ai fini della storia giocare delle missioni con batgirl, cappuccio rosso, o affrontare altri criminali? Ovviamente no e infatti i vari contenuti AGGIUNTIVI hanno lo scopo di fornire al prodotto qualche ora di divertimento in più. Per quanto riguarda tutti coloro che si lamentano del prezzo di codesti dlc, vorrei far presente che essi non sono obbligatori, che (tranne alcuni casi come a mio avviso quelli di The Division) cambiano molte meccaniche, ambientazioni o personaggi e che quindi vanno visti come "piccoli giochi" che vanno dunque acquistati, e che sopratutto, se si aspetta qualche tempo dall' uscita del prodotto che si vuole godere appieno ma per cui non si vuole spendere troppo, si potrà giocare alle <b>"Game of the Year Edition" </b>o più semplicemente GOTY, che conterranno tutti i contenuti usciti fino a quel momento. Nel corso degli anni, specialmente negli ultimi, non ho mai trovato utili queste shitstorm infinite nei confronti dei vari dlc, che considero una bella trovata per aggiungere ore di gioco, perchè no, per guadagnare qualcosa (non scordiamoci che è sempre questo lo scopo delle case) e per evitare di far uscire giochi tutti uguali fra loro, con lo scopo di completare una trama che può essere conclusa e spiegata meglio con appena poche ore di divertimento aggiuntivo.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-sG2Rru7IwWw/V_ueL8-eymI/AAAAAAAAAm8/CQv-4P8AXhwaPyPEjwEryyLGovehfUPBACEw/s1600/th-7094-2058.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://2.bp.blogspot.com/-sG2Rru7IwWw/V_ueL8-eymI/AAAAAAAAAm8/CQv-4P8AXhwaPyPEjwEryyLGovehfUPBACEw/s640/th-7094-2058.jpg" width="640" /></a></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-37270145533979154542016-10-03T06:57:00.000-07:002017-04-21T08:08:15.263-07:00DMC2 O DEVIL MAY CRY 5?In questi ultimi mesi sembra circolare sempre più la notizia dell' annuncio di un nuovo <b>Devil May Cry</b>, hack'n'slash di <b>Capcom</b> divenuto uno dei mostri sacri del genere. Malgrado scarseggino notizie ufficiali, pare che il gioco sia già in via di sviluppo, anche se onestamente mi aspettavo quantomeno qualche notizia a riguardo durante l'E3 di quest' anno. La domanda che tutti i fan della saga ora si stanno ponendo tuttavia non è quando uscirà il gioco, ma come sarà? Avremo un Devil May Cry 5, nel quale magari assisteremo al continuo della storia di <b>Nero</b> oppure il secondo capitolo del reboot <b>Dmc</b>? Ovviamente per ora non c' è dato saperlo, quello che possiamo fare è solo sperare e fare congetture usando la logica.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-DKttDc_OFGQ/V_JhmX1tu_I/AAAAAAAAAl0/Upt2bOLkatEBRN5dAkqnfKm5C3tanLu0QCEw/s1600/dmcvs%2Bdevil%2Bmay%2Bcry.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-DKttDc_OFGQ/V_JhmX1tu_I/AAAAAAAAAl0/Upt2bOLkatEBRN5dAkqnfKm5C3tanLu0QCEw/s640/dmcvs%2Bdevil%2Bmay%2Bcry.jpg" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a><br />
Partiamo col dire che tutte le critiche mosse all' uscita di DmC, inerenti soprattutto al nuovo <b>Dante,</b> le trovo insensate e non le condivido. Certo il "nuovo" figlio di <b>Sparda</b>, con il suo vestiario e linguaggio più giovanile che lo fa apparire come poco più di un adolescente, non ha il carisma del personaggio che abbiamo imparato ad amare nei precedenti 4 capitoli della saga e neanche il suo charme, tuttavia è comprensibile e apprezzabile il cambiamento effettuato nel protagonista, anche in relazione al cambio di contesto dell' intero gioco, molto più steam punk e in contatto nel mondo reale. Personalmente ho molto più apprezzato il nuovo Dante che Nero del 4° capitolo della saga canonica, che mi è apparso solo come una specie di parodia e copia mal riuscita di quello che era stato il protagonista degli altri capitoli, e che per conrasto aveva solo il ruolo di far apparire il possessore della rebellion più figo di quanto già non fosse.Quindi se si parla di storyline e personaggi preferisco continuare un capitolo che ha fatto vedere cose molto belle e che, sebbene sia un "remake" della storia principale del cacciatore di demoni, ci fa apparire un Dante diverso, ma che sicuramente ha più margini di miglioramento rispetto al protagonista del quarto capitolo della saga.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-vTFr-M64jUE/V_JhnFjS7cI/AAAAAAAAAl4/QOL_OTDz-LkO-m00QFJtUk7KsbWfU_ZpwCEw/s1600/dmc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-vTFr-M64jUE/V_JhnFjS7cI/AAAAAAAAAl4/QOL_OTDz-LkO-m00QFJtUk7KsbWfU_ZpwCEw/s640/dmc.jpg" width="640" /></a></div>
Per quanto riguarda il sistema di combattimento auspico anche in questo caso di ispirarsi e raccogliere quanto fatto di buono in DmC. Certo nel gioco non erano presenti l' incredibile numero e varietà di armi viste in Devil May Cry 3 (che ad oggi rimane per molti uno degli Hack'n'slash più belli e divertenti di sempre) tuttavia i sistemi di ganci, armi demoniache e angeliche, oltre che a varie combo interessanti, rendevano il gameplay abbastanza variegato e raramente ripetitivo, con armi tutto sommato diverse tra loro, anche se onestamente non divertenti da vedere come quelle degli scorsi episodi. Nonostante questo non mi sento di buttare totalmente quanto fatto con il capitolo avente come protagonista Nero. In particolar modo un' ottima idea è stata quella di fornire a Dante 4 stili di combattimento diversi, basati su numerosi attacchi, guardia, colpi con le armi da fuoco e altro ancora; idea che se sviluppata correttamente, bilanciata e magari semplificata, renderebbe il combat system qualcosa di davvero molto molto interessante da studiare.<b>Ninja Theory</b>, con il carisma e i personaggi appartenenti al mondo del vecchio Dante (che magari in questo capitolo potremmo ritrovare più cresciuto rispetto al primo e magari intento nella professione di cacciatore di demoni).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Oli6bDsT8yM/V_JiDZsOU7I/AAAAAAAAAmA/aDK8Gy2IgOMh4mgQjR91HgHdFZVx3BZrQCEw/s1600/dmc4_dante_rose.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-Oli6bDsT8yM/V_JiDZsOU7I/AAAAAAAAAmA/aDK8Gy2IgOMh4mgQjR91HgHdFZVx3BZrQCEw/s640/dmc4_dante_rose.jpeg" width="640" /></a></div>
Per le ambientazioni, così come per la trama, credo che a Capcom voglia continuare quanto già fatto con Dmc, con un mondo del reale e un limbo che si intrecciano continuamente tra loro e che trasformano la realtà in surreale. Penso che la storia possa tranquillamente riprendere dopo il DlC dedicato a Virgil, nel quale quest' ultime assume il comando dei demoni con l' intento di vendicarsi del fratello. Chissà che non possa in fin dei conti uscire anche un collegamento con i primi capitoli della saga, anche se per farlo si dovrebbero ignorare alcuni capisaldi della serie, creando sicuramente confusione nel mondo e nella storyline del gioco.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-DyqgzrooGco/V_Jinm0mr_I/AAAAAAAAAmM/kmj04mfB_rIXplnknkWHKLhI13VJZJwKACEw/s1600/DmC-.Devil.May.Cry..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="342" src="https://2.bp.blogspot.com/-DyqgzrooGco/V_Jinm0mr_I/AAAAAAAAAmM/kmj04mfB_rIXplnknkWHKLhI13VJZJwKACEw/s640/DmC-.Devil.May.Cry..jpg" width="640" /></a></div>
Nonostante questo credo che l' unire il sistema di combattimento, l' ambientazione e perchè no la trama del reboot sviluppato da possa essere la formula vincente per una saga che su Play Station 2 fece innamorare tutti gli amanti del genere ma che col tempo sembra essere sempre più a corto di idee soprattutto nella realizzazione di un protagonista che sia in DmC, ma soprattutto in Devil May Cry 4 hanno fatto calare l' hype e l' interesse di molti giocatori per dei titoli comunque molto gradevoli. Quelle da me fatte sono ovviamente solo supposizioni e speranze, come tutti non so come si presenterà il prossimo capitolo della saga di Dante, ma spero che Capcom, dopo aver abbandonato <b>Silent Hill</b> e<b> Metal Gear </b>(parlo della saga originale non citatemi Survive, vi prego), sappia sfruttare al meglio questa occasione per un rilancio sul mercato di una casa che nel bene o nel male ha comunque fatto e contribuito alla storia dei videogiochi<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-p-_BoCmda9M/V_JjIAEIt8I/AAAAAAAAAmU/KFtC7U7h1g4zaK3sJ1ilhQuz0UgZcxWaQCLcB/s1600/dmc3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://2.bp.blogspot.com/-p-_BoCmda9M/V_JjIAEIt8I/AAAAAAAAAmU/KFtC7U7h1g4zaK3sJ1ilhQuz0UgZcxWaQCLcB/s640/dmc3.jpg" width="640" /></a></div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-77543311379741008192016-09-29T07:01:00.000-07:002017-04-21T08:08:26.661-07:00[Considerazioni] TRIGUN<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"> Il pistolero in stile "peace and love"</span></div>
Devo ammettere che spesso descrivere <b>Trigun</b>, e quello che ha rappresentato per me, mi risulta difficile. Quando qualche amico, stanco dello stereotipo di shonen pieno di power up esagerati e soliti cliché, mi chiede consiglio inerente qualche anime più particolare da vedere le mie scelte cadono inevitabilmente su Evangelion, Cowboy Bebop e infine Trigun. Alla successiva domanda, che tra l' altro odio, che consiste nel "di che parla?" rispondere in modo che egli capisca di cosa si tratti è molto complesso. Già perchè dire "trigun parla di un mondo futuristico dove sto tizio ha una taglia di 60 miliardi di doppi dollari ma è un pistolero pacifista che non uccide nessuno" è quantomeno riduttivo per quello che è stato un anime, ma soprattutto un fumetto che fa da cardine per tutto il genere steam-punk del sol levante.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-cUIon1TtYWI/V-0c5qZDaOI/AAAAAAAAAlU/35Qk9pNzZIUCpSrZBI_dvpp9hEiwEl9ewCEw/s1600/Trigun-anime-Vash.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-cUIon1TtYWI/V-0c5qZDaOI/AAAAAAAAAlU/35Qk9pNzZIUCpSrZBI_dvpp9hEiwEl9ewCEw/s640/Trigun-anime-Vash.jpg" width="640" /></a></div>
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Quella di oggi più che una recensione oggettiva vuole essere una serie di considerazioni per uno dei miei anime (non mi soffermerò sul manga se non parlando un pò della trama) preferiti. Iniziamo quindi con con la storia narrata. In un mondo futuristico, dove gli uomini hanno lasciato la terra ormai in rovina per un nuovo pianeta, esiste un uomo denominato<b> Vash The Stampede</b>, su cui cade una taglia di ben 60 miliardi di doppi dollari a causa della distruzione di un intera città, July, per mano sua. Il suddetto pericolo pubblico tuttavia non è altro che un pistolero pacifista, che non vuole e non uccide nessuno, anche a costo di ferirsi gravemente. Il mistero inerente questo personaggio si infittisce quando a dagli la caccia ci saranno i <b>Gung-Ho Gungs</b>, spietata setta di mercenari e assassini guidati da <b>Legato Bluesumme</b>r, i quali lavorano al servizio di Knives, vecchia conoscenza di Vash che è stranamente attratto da lui.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-w6Hy_D4PrGU/V-0c4gSdorI/AAAAAAAAAlQ/ykLMlihhy7QcdbiSdPYP1LA2OQb8VDQqACEw/s1600/Trigun_manifesto_da_ricercato_di_Vash.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="484" src="https://3.bp.blogspot.com/-w6Hy_D4PrGU/V-0c4gSdorI/AAAAAAAAAlQ/ykLMlihhy7QcdbiSdPYP1LA2OQb8VDQqACEw/s640/Trigun_manifesto_da_ricercato_di_Vash.jpg" width="640" /></a></div>
Ad accompagnare le avventure del pistolero ci saranno <b>Meryl Strife</b> e <b>Milly Thompson</b>, le quali, lavorando per una società assicurativa, saranno impegnate ad evitare che Vash porti scompiglio nelle città in cui si reca , oltre che al reverendo <b>Nicholas D. Wolfwood</b>, sacerdote errante che porta con se una pesante croce la quale può trasformarsi in numerose armi da fuoco. Detta così della storia non si capisce molto, tuttavia la serie (soprattutto il fumetto) è così ricca di colpi di scena e informazioni intese per metà che qualsiasi altro accenno risulterebbe spoiler. Mi limiterò a dire che il fumetto, per ovvi motivi, è molto più approfondito della trasposizione animata uscita in Giappone nel '98, soprattutto per quanto concerne il passato di Vash e Knives e le storie di Wolfwood e Bluesummer, oltre al fatto che il manga alla fine segue una story-line diversa dal cartone, che hanno finali completamente diversi. Finita questa breve introduzione direi di passare ai personaggi. Essi sono tutti caratterizzati benissimo e, quasi a rappresentare un genere umano che ha perso i propri punti fissi e che si trova su un pianeta arido e diverso dalla terra, ogni uno di essi ha qualche segreto o natura oscura da nascondere, Vash in primis. Tutti i Gung-Ho Gungs sono davvero molto bene caratterizzati, in conformità anche con l' incredibile varietà di armi da essi usate (da una semplice pistola a vari cannoni fino a dei sassofoni che distruggono i timpani di chi li ascolta), per non parlare del loro capo,Legato, che viene rappresentato come un essere oscuro,sadico e spietato, con una folle devozione nei confronti di Knives. <br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-zUVXWKe3-PY/V-0c9V_t75I/AAAAAAAAAlc/mINj_MsNR3stblhSwZ-jT9sFLx_GwxGqQCEw/s1600/legato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://2.bp.blogspot.com/-zUVXWKe3-PY/V-0c9V_t75I/AAAAAAAAAlc/mINj_MsNR3stblhSwZ-jT9sFLx_GwxGqQCEw/s640/legato.jpg" width="640" /></a></div>
Quest'utimo invece rappresenta il puro e freddo essere calcolatore e intelligente. <b>Knives</b> è consapevole della debolezza e della perfidia degli umani, che sono disposti a tutto pur di sopravvivere e prosperare, anche a distruggere il proprio ecosistema (vedi la terra lasciata proprio perchè oramai inabitabile). La sua soluzione è molto semplice, eliminare il problema alla radice: se gli umani non sanno imparare dai propri errori e sfruttano tutto ciò che hanno intorno a se per poter sopravvivere (in questo discorso si dovrebbe anche parlare dei Plant ma eviterò di farlo sempre per ragioni di spoiler) vanno semplicemente eliminati tutti, per il bene degli esseri viventi. Ecco, Vash è il completo opposto. Anche il pistolero dalla mira formidabile sa che gli uomini sbagliano e distruggono tutto ciò che hanno attorno a se, eppure non può ucciderli in quanto non spetta a lui il diritto e il compito di "purificare" l' ecosistema. Oltre a ciò l' uomo più ricercato del mondo fa di tutto per proteggere ogni forma di vita, in quanto, al contrario di Knives, non guarda le cose in grande e in generale, ma in piccolo, e pur di salvare persino un suo nemico è disposto tranquillamente a farsi sparare addosso. Tra questi due estremi è presente Nicholas, il quale viaggia in giro per il mondo alla ricerca di fondi per il suo orfanotrofio, ma che tuttavia non si fa scrupolo ad uccidere dei criminali se è per il bene dei suoi bambini. Trigun pone lo spettatore davanti a questo dilemma, all' apparenza semplice ma in realtà molto più profono di quanto non si creda: l' uomo merita di sopravvivere dopo tutto ciò che ha fatto in passato e farà in futuro? e soprattutto gli uomini hanno il diritto di decidere chi merita di vivere e chi di morire?<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-rqs52dU2NfA/V-0c8NtoglI/AAAAAAAAAlY/cso7DM0G_YoYR9sJZdCXVpKeyjFv1-lcwCEw/s1600/vash-nicholas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="450" src="https://2.bp.blogspot.com/-rqs52dU2NfA/V-0c8NtoglI/AAAAAAAAAlY/cso7DM0G_YoYR9sJZdCXVpKeyjFv1-lcwCEw/s640/vash-nicholas.jpg" width="640" /></a></div>
Passando ad aspetti decisamente più tecnici la serie è composta da 26 episodi, tutti girati davvero benissimo e accompagnati da musiche superbe che vanno dal classico, alla musica leggera, passando a forti dosi di rock e jazz. I costumi sono tra i più belli mai visti in un cartone animato, non è un caso che ad ogni fiera si incontrino sempre centinaia di cosplayer di Trigun, soprattutto di Legato, Vash e Nicholas. L' anime, mandato per la prima volta in onda su <b>Mtv </b>nel 2000 ebbe un discreto successo per essere comunque un prodotto fuori dai canoni dell' animazione Italiana. Il genere steam-punk, non solo dei personaggi ma anche delle ambientazioni e del mondo in generale, ha subito una piccola rivoluzione grazie a Trigun, rivoluzione legata anche ad un protagonista che a tratti sembra uscito da un western, a causa delle armi usate sia da lui che dai nemici e da come si svolgono gli scontri, ma che contro ogni logica riesce sempre a sconfiggere i suoi nemici senza eliminarli; che un momento prima sembra un perfetto idiota che proclama pubblicamente pace e amore ed è pronto a farsi pestare e umiliare pur di non essere costretto allo scontro, ed un attimo dopo con solo 5 colpi riesce a deviare un pugno meccanico dal peso di svariate tonnellate scaraventato alla massima velocità verso di lui senza battere ciglio. Soprattutto nell' anime la vicenda che distrusse la città di July tormenta il protagonista, che non riesce a ricordare se fu lui l' autore di quella strage e non capisce come un uomo solo abbia potuto radere al suolo un' intera città. Quella di Vash verso gli altri esseri viventi non è pietà, ma un sentimento a metà tra la compassione, persino verso i propri nemici, e paura di spezzare il filo che lo lega ancora all' umanità, per usare una citazione dell' opera paura di "<b>macchiare il suo biglietto bianco per il futuro</b>". Un' opera davvero lodevole che invito tutti a guardare e a leggere, non ne rimarrete delusi... Ah e il reverendo, sia nell' anime che nel manga è il personaggio più figo e carismatico che incontrerete nella vostra vita di lettori<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-WhhKVLDvPnE/V-0c3z_cJjI/AAAAAAAAAlM/-h-QkGVw8rMfw1CJBza0G6pN4Exwq5HRQCEw/s1600/Trigun.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="448" src="https://1.bp.blogspot.com/-WhhKVLDvPnE/V-0c3z_cJjI/AAAAAAAAAlM/-h-QkGVw8rMfw1CJBza0G6pN4Exwq5HRQCEw/s640/Trigun.jpg" width="640" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-2702433072956600002016-09-27T06:43:00.000-07:002017-04-21T08:08:36.810-07:00[Recensione] Scherlock<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">IL MITO CHE NON INVECCHIA MAI</span></div>
<span style="font-size: medium;">Il celebre investigatore privato <b>Sherlock Holmes</b> è
ormai nell' immaginario comune lo stereotipo di detective. I
romanzi di <b>Sir Arthur Conan Doyle </b>hanno avuto il pregio di dare l'
immortalità ad un personaggio fittizio e alle sue avventure insieme
col fidato <b>Watson</b>, contro i più intricati misteri e i crimini del
perfido <b>Moriarty</b>. Da questi libri sono stati tratti molte altre
opere tra film, serie tv, e indubbiamente la figura del detective
eccentrico ma infallibile ha inspirato altri grandi delle
letteratura, prima fra tutti <b>Agatha Christie</b> e il suo Poirot. Nel
2010<b> Steven Moffat</b> e <b>Mark Gatiss</b> mandarono in onda prima in
Inghilterra e poi in tutto il mondo una miniserie in 3 puntate sulle
vicende narrate nei libri di Doyle, ma al giorno d'oggi. Ogni puntata
ha la media di quasi 90 minuti e raccontano le più famose storie
dello scrittore inglese in chiave moderna. Fu un successo tale che
fino ad ora sono state prodotte altre 2 stagioni (entrambe con appena
3 episodi sempre della lunghezza di 1 ora e mezza) e una 4° è in
cantiere.</span><br />
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<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-X_QzWuw5aWw/V-p2QM_QBNI/AAAAAAAAAks/Etsk_P-bKr4r_bpF4Byk9FASGaA4GmMqwCLcB/s1600/sherlock.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://2.bp.blogspot.com/-X_QzWuw5aWw/V-p2QM_QBNI/AAAAAAAAAks/Etsk_P-bKr4r_bpF4Byk9FASGaA4GmMqwCLcB/s640/sherlock.jpg" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;">Quello dei due registi può apparire certamente come un
rischio; non è facile far rivivere le stesse storie adattandole dopo
quasi 200 anni, tuttavia grazie a una regia ottima, una sceneggiatura
rivisitata che manda continui rimandi, senza mai alludere
direttamente ai romanzi passati, e soprattutto grazie alle
strabilianti interpretazioni di </span><b style="font-size: large;">Benedict Cumberbatch</b><span style="font-size: medium;"> (Sherlock) e
Martin Freeman (Watson) l' esperimento è sicuramente riuscito. In
questa ennesima versione del mito troviamo uno Sherlock più stravagante,
ironico, asociale e folle del solito. Egli vede gli omicidi come
semplici giochi tra lui e il serial killer, infatti si rifiuta di
accettare incarichi più “noiosi”. Appare quasi estraniato dalla
realtà, con atteggiamenti talvolta molto superbi, supportati
tuttavia da una capacità di deduzione incredibile e ai limiti dell'
umano, che lo porteranno ad essere sia odiato dalle persone come
essere umano, sia amato e richiesto come il miglior consulente
investigativo (mestiere coniato da lui stesso) sulla piazza.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-BZGphxdKtUI/V-p2-0tK_FI/AAAAAAAAAk4/vSjwVMhAJdsnmJDb63aP_yAcxbrQIV9LgCLcB/s1600/sherlock-sherlock-holmes.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="354" src="https://4.bp.blogspot.com/-BZGphxdKtUI/V-p2-0tK_FI/AAAAAAAAAk4/vSjwVMhAJdsnmJDb63aP_yAcxbrQIV9LgCLcB/s640/sherlock-sherlock-holmes.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"> Ad
affiancarlo ci sarà l' ex medico di guerra John Watson, che quasi
per paradosso rappresenta la parte più umana e affabile del duo.
Anche egli possiede ottime doti intuitive, anche se nemmeno
lontanamente paragonabili a quello che prima sarà suo coinquilino,
poi suo collega e infine suo stretto amico (forse l' unico), ed è un
ottimo medico da campo, nonché militare addestrato. Durante il corso
delle puntate lo scopo di Watson (oltre ovviamente quello di
risolvere casi) sarà far uscire allo scoperto l' umanità che
Holmes, solo all' apparenza, non sembra avere. Il duo dovrà fare i
conti con spietati serial killer e soprattutto con Moriarty, che in
antitesi con Sherlock sarà un consulente criminale su commissione,
che si divertirà spesso a testatre le incredibili doti intuitive
dell' investigatore con vari enigmi, omicidi e trappole.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wfnJUr3xRvU/V-p2Wv8btmI/AAAAAAAAAk8/KQxLVZuhQHoH06mu_gy-vfn-Dtg9uRhaACEw/s1600/Sherlock-Watson.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-wfnJUr3xRvU/V-p2Wv8btmI/AAAAAAAAAk8/KQxLVZuhQHoH06mu_gy-vfn-Dtg9uRhaACEw/s640/Sherlock-Watson.jpg" width="640" /></a></div>
La serie
risulta ai limiti tra un classico drama poliziesco e una dark
commedy, a causa della massiccia dose di ironia e autoironia presente
sullo schermo. Non mancheranno di certo i commenti audaci e
totalmente al di sopra delle righe di Holmes (presenti anche nei
libri ma che nella serie sono molto accentuati e lo partano a
divenire quasi come un antieroe per la società, un uomo che si
diverte nel suo lavoro, ma che considera gli altri quasi al pari di
esseri inferiori e che pare non abbia interesse per la vita umana),
come non mancheranno le situazioni ai limiti dell' assurdo con cui
dovrà far i conti il povero Watson, che non solo dovrà combattere
contro pericolosi assassini e associazioni malavitose, ma anche
contro un collega spesso insopportabile e per cui il termine strano è
solo un eufemismo. Un' ottima serie tv, abbastanza breve e quindi
facile da recuperare, che, nonostante la lunghezza di ogni puntata,
riesce a prendere lo spettatore ad avvincerlo, a farlo ridere e
preoccupare e soprattutto fargli apprezzare un ottimo lavoro,
probabilmente uno dei migliori degli ultimi anni<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-XGsEJQdGIzs/V-p2Psc-T2I/AAAAAAAAAk8/S1VWWVLxkvAQKIe8hBwNht_nErtAO4hDwCEw/s1600/Sherlock%2Bevoluzione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="340" src="https://4.bp.blogspot.com/-XGsEJQdGIzs/V-p2Psc-T2I/AAAAAAAAAk8/S1VWWVLxkvAQKIe8hBwNht_nErtAO4hDwCEw/s640/Sherlock%2Bevoluzione.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-kqsSIsPrIio/V-p2SNbl5XI/AAAAAAAAAk8/IAhdrSpdhm4r-buJRvVNkIySXFR-bKlOwCEw/s1600/VALUTAZIONE%2BFILM%2B-%2BCopia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="194" src="https://1.bp.blogspot.com/-kqsSIsPrIio/V-p2SNbl5XI/AAAAAAAAAk8/IAhdrSpdhm4r-buJRvVNkIySXFR-bKlOwCEw/s640/VALUTAZIONE%2BFILM%2B-%2BCopia.png" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-50233039340103731712016-09-20T09:30:00.000-07:002016-09-20T09:30:15.036-07:00Considerazioni sulla difficoltà dei giochi<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">DIFFICOLTA': Giochi di oggi davvero troppo facili?</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
Oggi ho deciso di discutere con voi uno degli argomenti più caldi, inerenti al fronte videoludico, degli ultimi anni. Come sempre premetto che le mie sono considerazioni assolutamente personali che vanno prese per quelle che sono, e non come argomentazione oggettiva per supportare una teoria piuttosto che un'altra. Detto ciò cominciamo subito. La <b>difficoltà</b> è sicuramente uno degli aspetti principali per valutare un videogame. A meno che non si parli di alcuni tipi di videogiochi (come per esempio i <b>jrpg</b> dove comunque il livello di sfida è dato dal sapere utilizzare un determinato tipo di attacco contro il mostro giusto al momento giusto) la cosa che rende un gioco divertente e godibile è anche il <b>grado di sfida</b> che esso riesce a fornire, grado da superare usando al meglio le nostre abilità manuali e intellettive, e che quindi fornisce maggior soddisfazione all' utente. Negli ultimi anni una grossa fetta di pubblico si è lamentata del fatto che i giochi di oggi siano troppo semplici, non presentino vere e proprie sfide e spingano il giocatore più che ad impegnarsi per poter scoprire ogni segreto o mostro del gioco, a semplicemente spendere più ore possibili su un prodotto, magari finendolo un paio di volte per poter <b>"platinarlo"</b>.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-FtJZLTuujRs/V-Fjk4Aa0DI/AAAAAAAAAkQ/xb9tDixXK_Eaa3VPiCEasuUCukfzXS9AwCEw/s1600/game-over.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://4.bp.blogspot.com/-FtJZLTuujRs/V-Fjk4Aa0DI/AAAAAAAAAkQ/xb9tDixXK_Eaa3VPiCEasuUCukfzXS9AwCEw/s640/game-over.jpg" width="640" /></a></div>
La domanda che invece assale l' altra metà del web invece è: questa lamentela è dovuta solo al fatto che, crescendo, le nostre abilità siano migliorate e quindi i giochi ci appaiono più semplici, oppure di fatto giocare oggi è più facile? La risposta corretta come sempre, a mio avviso, si trova nel mezzo. E' fisiologico che persone che hanno iniziato a giocare, come me, più di 10 anni, e in alcuni casi 15 o 20, fa ai videogiochi hanno sviluppato sempre maggiori abilità, riuscendo a far sembrare i prodotti più facili di quello che siano in realtà. Se questo è vero, è un dato di fatto anche che, a causa sia della fascia di pubblico sempre più ampia che gioca, sia dei numerosi walktrough presenti su internet che svelano al neofita tutto ciò che c' è da sapere su un prodotto, e anche dai tipi di giochi in voga in questo momento, i videogiochi sui nostri scaffali oggi siano più semplici da completare rispetto a quelli di 10 anni fa. Questo perchè lo scopo attuale della stragrande maggioranza delle case videoludiche non è quello di fornire sfida al giocatore, ma di intrattenerlo il più tempo possibile e stupirlo, grazie a effetti speciali e grafica degni di film Hollywoodiani. Quando un <b>fps</b> punta tutto sul realismo dell' azione e della grafica proposta, o un <b>hack'n'slash</b> su combo spettacolari e colpi finali distruttivi, o ancora un <b>tps </b>su ambientazioni coinvolgenti e una trama fruibile e piacevole, c' è poco spazio per la difficoltà, che rischia di tenere bloccati alcuni tipi di giocatori troppo tempo in certe zone, impedendogli di godere gli elementi sopracitati, in quanto troppo occupato a cercare di sconfiggere per la trentesima volta lo stesso gruppo di nemici. Se poi qualsiasi <b>segreto</b>, boss nascosto o area del gioco accessibile solo grazie a una precisa concatenazione di eventi, vengono rivelati grazie ai <b>gameplay di youtube</b> dopo la prima settimana dal lancio, è ovvio che il gioco risulta ancora più facile e molto più scarno di misteri e segreti rispetto al passato.<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Soe1Ljzy9nk/V-Fjj7ANJqI/AAAAAAAAAkM/EMlczzbs1ts0r6b575N4zhIB8kVMDUpswCEw/s1600/effetti-speciali.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="330" src="https://4.bp.blogspot.com/-Soe1Ljzy9nk/V-Fjj7ANJqI/AAAAAAAAAkM/EMlczzbs1ts0r6b575N4zhIB8kVMDUpswCEw/s640/effetti-speciali.jpg" width="640" /></a></div>
So che arrivati a questo punto dell' articolo tutti state pensando ad un titolo in particolare che sconvolgerebbe tutta la mia teoria, ma adesso andrò a spiegarvi secondo me perchè la saga dei <b>souls </b>(bloodborne compreso) non sia difficile, quanto più che altro punitiva e che spinge il giocatore ad abituarsi. Per fare ciò dovrò inevitabilmente raccontare il mio approccio con la saga. Partendo da <b>Demon souls</b>, dove a stento riuscivo a sconfiggere i nemici base, passando da dks1 nel quale rimasi bloccato ad Anor Londo per più di una settimana, fino a bloodborne, finito senza troppi problemi e <b>dks 3</b> terminato anche in ng+ senza difficoltà eccessive. La saga della From Software ( che intendiamoci è una delle mie preferite, e una delle poche di questa generazione che mi ha tenuto incollato allo schermo di gioco anche oltre il tempo impiegato per arrivare dal boss finale) non è di fatto difficile nelle meccaniche, tuttavia rappresenta quasi un genere nuovo nel campo videoludico per quanto concerne il gameplay, o comunque un pò di nicchia prima dell' avvento dei souls. E' oggettivamente un pò complesso abituarsi ai vari sistemi di armi, peso, build da costruire a seconda di numerose statistiche e senza limiti imposti dalla classe scelta, senza contare la grande varietà di nemici e il fatto che quando si muore si perde tutto quello che è stato fatto fino a quel momento (per non parlare di quelle maledette imboscate che fanno morire il non morto prescelto, colui che ha sconfitto Gwin, oppure maciullato German, da 4 cani e un contadino, per dire). Nonostante ciò una volta che ci si fa l' abitudine il gioco diventa abbastanza accessibile e, sebbene rappresenti in alcuni frangenti un livello di sfida lodevole, tutto sommato nemmeno troppo difficile, se si capisce come funzionano i vari pattern dei mostri e diciamocelo, per uno che ha giocato anni e anni a monster hunter non è poi così difficile la cosa. Più che difficile la saga richiede all' utente molta pazienza, necessaria per imparare i tipi di nemici, le varie tattiche da utilizzare e i pattern d'attacco dei nostri avversari. Tutte cose ottime, per amor di Dio, anche interessanti e che ruberanno al giocatore tantissime ore, ma che una volta capite rendono il gioco nemmeno paragonabile alla difficoltà dei vari platform e esplorativi usciti tra gli anni 80' e 90' del secolo scorso.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-qmUspo8YJaA/V-FjnxHZYfI/AAAAAAAAAkY/6m_QtZbITXMVcFoOUx9szicebBLYp1e8ACEw/s1600/dks-difficolt%25C3%25A0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://2.bp.blogspot.com/-qmUspo8YJaA/V-FjnxHZYfI/AAAAAAAAAkY/6m_QtZbITXMVcFoOUx9szicebBLYp1e8ACEw/s640/dks-difficolt%25C3%25A0.png" width="640" /></a></div>
Non voglio fare una lamentela e non sono tra quei nostalgici che spara merda su qualsiasi titolo uscito negli ultimi 10 anni, sarei un'ipocrita nel dire che la saga di <b>Batman</b>, <b>Bioshock</b>, <b>The Witcher</b>, <b>Uncharted</b>, gli stessi souls e molti altri ancora non mi abbiano regalato tantissime emozioni e che siano tra i migliori prodotti di sempre; tuttavia credo di essere nel giusto nell' affermare la mancanza da parte di molti giocatori di aree di gioco praticamente impossibili da completare al 100%, oppure boss segreti alla <b>final fantasy</b>, che per essere sconfitti ci vogliono ore di preparazione e centinaia di morti. Il mio timore è che, col passare del tempo, ci si concentri talmente tanto sulla volontà di stupire il giocatore o di farlo divertire, che il grado di difficoltà vada scemando a tal punto che i videogiochi non diventino simili a film interattivi, da giocare quando si ha tempo e ci si vuole rilassare, senza bisogno di applicarsi o di essere concentrati, cosa che rovinerebbe l' intero mondo e farebbe perdere una grossissima fetta d' utenza. Ultima specifica necessaria a fine articolo è che la difficoltà di cui ho parlato è legata esclusivamente al single player e ad un livello normale, non sparate cose del tipo "eh ma in dead space a difficoltà massima puoi salvare solo tre volte , quello si che è difficile", oppure " no ma DmC alla modalità Dante must Die i nemici sono fortissimi" o anche "guarda che a dks3 nel ng14+ i mostri ti shottano e i boss hanno tantissima vita" perchè queste modalità non sono per l' utente medio, ma per l' appassionato del gioco che vuole rigiocarlo più e più volte proprio perchè appassionato, masochista, o semplicemente Coreano<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Sg7dleTLvpk/V-FjlHv7RXI/AAAAAAAAAkU/pmMnrJCgCvwJnr3P6FPTqHbRZ42mK46rQCEw/s1600/dante%2Bmust%2Bdie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="288" src="https://3.bp.blogspot.com/-Sg7dleTLvpk/V-FjlHv7RXI/AAAAAAAAAkU/pmMnrJCgCvwJnr3P6FPTqHbRZ42mK46rQCEw/s640/dante%2Bmust%2Bdie.jpg" width="640" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8994194898149699324.post-54737780181780414162016-09-16T07:14:00.000-07:002017-04-21T08:08:51.358-07:00[Recensione] Cowboy bebop<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">SEE YOU SPACE COWBOY</span></div>
<span style="font-size: medium;">Lo dico in
partenza, quando si tratta di <b>Cowboy Bebop</b> raramente riesco ad essere
oggettivo. Questo anime è senza ombra di dubbio il mio <b>preferito in
assoluto</b>, non a causa di una trama particolarmente complessa,
personaggi profondi o una colonna sonora invidiabile, ma grazie all'
aria che si respira vedendo tutti e 26 episodi. So che può sembrare
strana questa affermazione riferita ad un cartone animato, tuttavia
sembra che il prodotto diretto da <b>Shin'ichiro Watanabe</b> sia stato
fatto già con lo scopo di divenire un cult. La storia è ambientata
del 2070 in un universo nel quale, a causa di un incidente avvenuto
nel 2022, la terra è praticamente inabitata e tutti gli esseri umani
si sono trasferiti su altri pianeti del sistema solare. Tra questi ci
sono anche il nostro protagonista <b>Spike Spiegel</b>, ex malavitoso poi
uscito dal giro dopo essere stato quasi ucciso dal suo
migliore amico <b>Vicius</b> a causa di una donna, che insieme all'ex
investigatore <b>Jet Black</b> intraprende il faticoso mestiere di
cacciatore di taglie a bordo di una nave stellare.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-H2OE8keok54/V9v8gsblySI/AAAAAAAAAjo/0137dHJ744ANvRaJFCGhZKT3o0lsVd62QCLcB/s1600/Cowboy%2Bbebop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://3.bp.blogspot.com/-H2OE8keok54/V9v8gsblySI/AAAAAAAAAjo/0137dHJ744ANvRaJFCGhZKT3o0lsVd62QCLcB/s640/Cowboy%2Bbebop.jpg" width="640" /></a></span></div>
<a name='more'></a><br />
<span style="font-size: medium;"> Durante le loro
avventure incontreranno anche <b>Faye Valentine</b>, femme fatale che non
ricorda nulla del suo passato a causa di un grave incidente, e il
giovanissimo hacker <b>Ed</b>, oltre che ad <b>Ein</b>, cane geneticamente
modificato nonché mascotte del gruppo. La particolarità della trama
di Bebop è che quella principale, ovvero la storia passata di Spike
e del suo rapporto con i membri dell' associazione Red Dragon, si svolge in soli 4 episodi. Nei restanti 22 potremo avere molti
spaccati della vita degli altri membri dell' equipaggio, oltre che ad
interessanti storie autoconclusive riguardanti le prede che i
cacciatori di taglie dovranno consegnare alla giustizia per intascare
la ricompensa. Più che una semplice storia la serie sembra essere un
enorme spaccato della vita nel 2071 e dei vari personaggi che vivono
in questo secolo pieno di esperimenti genetici, cosche criminali,
droghe dai poteri sorprendenti e sparatorie tra navicelle spaziali. Detta così
può sembrare abbastanza stupida la cosa, tuttavia guardando ogni
puntata lo spettatore riesce a cogliere vari messaggi che vanno dal
più banale al più profondo, che lo faranno cambiare insieme ai
protagonisti. Questa è probabilmente la causa del grande successo di
Cowboy Bebop, il riuscire a diversificare sempre e con successo gli
argomenti trattati, che sono vastissimi.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-WoDBbE7KJOQ/V9v8hNFkeZI/AAAAAAAAAjs/KJk2jm3uBDsJEQKwTsoP0MpiVJ_yhXDrQCEw/s1600/Cowboy-bebop-characters.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="464" src="https://3.bp.blogspot.com/-WoDBbE7KJOQ/V9v8hNFkeZI/AAAAAAAAAjs/KJk2jm3uBDsJEQKwTsoP0MpiVJ_yhXDrQCEw/s640/Cowboy-bebop-characters.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
<span style="font-size: medium;"> Se un episodio pare entrare nei
canoni di un anime comico, quello successivo affronta temi
filosofici come quello del controllo delle macchine, della morte o
dell' influenza del passato sul presente, per poi passare ad una
puntata girata come se fosse a metà tra un horror e un noir che
termina con la classica ironia che appartiene a tutti i personaggi
principali. Se tutto ciò rende questo un ottimo anime di
fantascienza che si avvicina molto al pulp, quello che fa la
differenza sono le musiche. L' intero reparto musicale è
probabilmente del più alto livello mai visto in un anime. Si spazia dal jazz all' heavy metal a seconda dell' occasione in questione,
toccando molti tipi di rock e soprattutto di blues. Già la sigla
iniziale (Tank) può essere considerata come una vera è propria
composizione musicale completa e in ogni episodio avremo una “colonna
sonora” che scandirà i tempi d' azione. Non è un caso che quasi
tutti le puntate della serie abbiano il nome di una canzone famosa.
La musica non è altro che un ulteriore personaggio comprimario delle
vicende che accompagnerà i nostri cacciatori di tagli nel corso
della storia. Persino la Bebop, nome della nave su cui viaggiano i
protagonisti, non è altro che uno stile di jazz.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-eOgVz7AzxsU/V9v9EtDhDII/AAAAAAAAAj4/zbOvJbcGE2g5-FLHHQmG33Qqm2JqKNywgCEw/s1600/tank.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="312" src="https://3.bp.blogspot.com/-eOgVz7AzxsU/V9v9EtDhDII/AAAAAAAAAj4/zbOvJbcGE2g5-FLHHQmG33Qqm2JqKNywgCEw/s640/tank.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
<span style="font-size: medium;"> Come ciliegina
sulla torta il fattore epicità nei pochi episodi in cui si palesa la
storia di Spike, piuttosto che la tristezza e la malinconia quando si
trattano i passati dei protagonisti rende Bebop un' opera più
complessa di quella che può sembrare è che rimarrà impressa nello
spettatore molto a lungo. Particolare attenzione va agli episodi
finali dove, nel corso di poco più di un'ora di visione accadranno
un numero di eventi spropositato, degni di un film d' azione
hollywoodiano, con numerosi colpi di scena e un climax ascendente che
culminerà col famosissimo “BANG” che segnerà la fine di una
delle serie animate più belle di tutti i tempi, con una storia che in appena
26 puntate tratta di un numero di argomenti spropositato, che utilizza numerosi tipi di regia e che ha senza ombra di dubbio, la più bella soundtrack di sempre (che si parli di cartoni e forse persino di serie tv) .</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-S6pJvU7lIoU/V9v8j_N1ZvI/AAAAAAAAAj0/6JBUmvdLPkQLImzSObzMlv10WEpQpMYRgCEw/s1600/bang.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-S6pJvU7lIoU/V9v8j_N1ZvI/AAAAAAAAAj0/6JBUmvdLPkQLImzSObzMlv10WEpQpMYRgCEw/s640/bang.jpg" width="640" /></a></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-kPQ5O8pDGUE/V9v9ZpaS8iI/AAAAAAAAAj8/KM6HfW_DOz4u6VXX8RrDEv-QgUfwaYCPQCLcB/s1600/VALUTAZIONE%2BFILM%2B-%2BCopia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="194" src="https://1.bp.blogspot.com/-kPQ5O8pDGUE/V9v9ZpaS8iI/AAAAAAAAAj8/KM6HfW_DOz4u6VXX8RrDEv-QgUfwaYCPQCLcB/s640/VALUTAZIONE%2BFILM%2B-%2BCopia.png" width="640" /></a></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/18155066070454423740noreply@blogger.com0