L'esclusiva che tutti stavamo aspettando
La presenza di personaggi iconici e caratterialmente indimenticabili in una saga videoludica sono spesso la salvezza e la condanna di intere serie. Se da un lato, grazie solo al loro carisma, protagonisti come Solid Snake, Kratos oppure Marcus Fenix (di cui andremo a parlare tra poco) riescono a spingere l' utente indeciso ad acquistare l' ennesimo capitolo della saga che li vede come personaggi principali, d' altro canto essi col tempo vanno sempre rimodernati, soprattutto dal punto di vista caratteriale, con lo scopo di non far annoiare il giocatore con dialoghi e sparate che sanno di "già visto" e di farli apparire non come "flat" ma come "round " characters; o, in casi più rari, a volte le case hanno il coraggio di cambiare tutte le carte in tavola, dichiarare chiusa la storia di un personaggio, per passare a raccontarne un' altra sempre nello stesso filone narrativo. Questo è il caso della casa sviluppatrice The Coalition che, al loro primo lavoro su un Gears of War canonico, decidono di concludere la storia di Marcus, per passare a quella del figlio J.D. Partiamo dunque con la recensione del 4 capitolo dell' esclusiva Microsoft da pochi giorni sicuramente sugli scaffali, oltre che sulla bocca, di tutti i possessori di Xbox1 (oltre che di pc gamers).