mercoledì 10 agosto 2016

[Recensione] Batman The Dark Knight

LA TRILOGIA CHE HA SALVATO IL CAVALIERE OSCURO
Il connubio tra fumetti e grande schermo è da anni una coppia vincente. 
Le grandi case, soprattutto DC Comics e Marvel, da numerosi decenni spingono per portare in tv o al cinema le avventure dei più famosi supereroi (a volte persino resi celebri dalle trasposizioni animate). 

Se negli anni '80, col boom della televisione, nacquero numerosissimi cartoni animati e live action aventi come protagonisti i grandi eroi venduti in cartoleria, dal 2000 in poi, con il grande sviluppo che ha avuto il cinema dal punto di vista degli effetti speciali, si è puntato sempre più a realizzare film inerenti il mondo dei fumetti, sia per portare più gente possibile al cinema, sia per invogliare queste stesse persone a procurarsi qualche serie a vignette dei personaggi visti sul grande schermo. 
Sebbene la Marvel abbia fatto uscire molte più pellicole a riguardo, anche la Dc si è data da fare, anche nell' ultima parte del vecchio millennio ad onor del vero, per raccontare grazie a film le storie dei suoi due supereroi più celebri, ovvero Batman e Superman. 
Proprio per quello che riguarda il cavaliere oscuro tuttavia i risultati sono spesso stati deludenti. Nonostante i registi famosi che hanno diretto i progetti (primo fra tutti Tim Burton), delle storie a volte anche accattivanti, ambientazioni che rasentavano l' horror e il gotico ed attori di un certo calibro, i film del vigilante di Gotham non sono mai stati accolti con grande successo dalla critica e dal pubblico. Questo fino a quando, nel 2005, uscì Batman Begins, film di Christopher Nolan e primo di una trilogia che da lì a poco sarebbe divenuta celebre. 


Se il primo capitolo venne accolto in maniera molto positiva, Batman: il cavaliere oscuro è divenuto nel giro di pochi anni già un cult, c' è da dire soprattutto grazie alla grande interpretazione di Heath Ledger nei panni di Joker
Col 3° film, anch' esso davvero molto bello, si chiude quella che sicuramente è stata la migliore saga di Batman per svariate ragioni. 
Ma partiamo con calma. Con Batman Begins Nolan, per la prima volta sul grande schermo, sceglie di parlare delle origini del supereroe e di come il giovanissimo miliardario Bruce Wayne abbia deciso di indossare la maschera per divenire il paladino di una città oscura e corrotta. Il film resta abbastanza legato alla storia del fumetto, soprattutto per quanto riguarda i contatti che ha il protagonista con la Lega degli assassini e il rapporto che lo lega a Ras'al Ghul.
Una volta sconfitto il proprio maestro ed ex amico nel primo capitolo, nel secondo della saga il nostro Bruce Wayne dovrà fare i conti con Joker, pazzo criminale senza apparenti scopi tranne quello di divertirsi e vedere attorno a se il caos. 
Nell' ultimo lungometraggio di Nolan invece , il ritorno del cavaliere oscuro, Batman farà i conti con Bane (in vesti totalmente diverse rispetto al fumetto) e quello che resta della setta creata da Ras. 
Il tutto termina con una ipotetica morte, e molto più probabile ritiro di Bruce dal ruolo di vigilante mascherato. 

A rendere famosa questa trilogia, più che l' ottima sceneggiatura e la regia impeccabile, sono stati la bravura degli attori e il realismo che si respira nelle pellicole ( per quanto un uomo vestito da pipistrello che combatte il crimine possa essere realistico). Prima di parlare degli attori di questi film però c' è da fare una precisazione, anche in precedenti opere inerenti Batman sullo schermo si hanno avute ottime interpretazioni ( in particolare col film “Batman” del 1989 in cui Jack Nicholson interpreta uno dei migliori joker mai visti sia sul grande che sul piccolo schermo, e un buon Michael Keaton nei panni del cavaliere oscuro), tuttavia per quello che concerne il protagonista, i vari e numerosi attori che si sono cimentati in questa parte non hanno mai dato la sensazione di essere immedesimati al 100% nel personaggio, sembravano talvolta artificiosi e finti (fino ad arrivare alla pessima interpretazione di George Clooney), essi insomma interpretavano Bruce Wayne, ma non erano lui. Diametralmente opposta invece è la performance di Christian Bale che è riuscito in 3 film a dare tutte le sfaccettature ad un personaggio complesso come Batman. 
Ottima interpretazione è stata anche quella di Liam Neeson nei panni dell' immortale Ras'al ghul. Discorso a parte va fatto per Heath Ledger, che ha fornito al pubblico una versione del Joker mai vista prima di allora, molto più cupo e oscuro, più vicino ad un crollo di nervi e all' isteria che alla semplice pazzia. Probabilmente a contribuire il successo di questi film hanno avuto un ruolo fondamentale anche i costumi di scena indossati dai personaggi.
Per la prima volta sul grande schermo si è vista una Bat-tuta realistica, che non sembrasse un giocattolo ingombrante, snella aderente ma che contemporaneamente fornisce un senso di resistenza e imponenza a chi l' indossa.
Altro aspetto molto positivo della Trilogia di Nolan è stato come già detto il realismo, in particolar modo quello psicologico. Batman non è una macchina, ma un semplice uomo che per il bene della società sceglie di diventare un simbolo; soffre, ha paura e talvolta compie delle scelte sbagliate. Non ci troviamo più di fronte ad un uomo pipistrello stereotipato invincibile e cupo, ma ad un personaggio con tante sfaccettature, che sembra non riesca a perdere mai del tutto la parte di Bruce Wayne, che rappresenta in fondo tutti i suoi difetti e debolezze, ma anche ciò che lo tiene attaccato al mondo umano. Sicuramente sentiremo ancora molto parlare di questi film e le influenze che hanno avuto sul mondo fumettistico ( e non solo) di Batman saranno tangibili con mano per ancora un bel po' di tempo.

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