martedì 24 gennaio 2017

[Recensione] FFXV Kingsglaive

COME SPONSORIZZARE UN VIDEOGIOCO MADE IN SQUARE
Negli ultimi anni sono sempre più frequenti film tratti da videogiochi. Spesso le case cinematografiche sfruttano la popolarità di un brand per girare sul grande schermo una versione di videogiochi di saghe importanti (giusto per citare gli ultimi abbiamo Warcraft e Assassinc's Creed). Molto spesso, a onor del vero troppo, tuttavia questi prodotti non sono all'altezza del videogioco a cui sono ispirati e appaiono quasi come una sorta di parodia di esso. Ma cosa accadrebbe se, in collaborazione con un marchio videoludico, un film avesse il ruolo di spot per un videogioco, facendolo uscire nello stesso periodo e se esso servisse non come riassunto della trama ma bensì quasi come prequel, nel quale vengono narrate vicende solo accennate nel prodotto originale? Questo è il caso di Final Fantasy XV, Kingsglaive, film in computer grafica diretto da Takeshi Nozue e prodotto dalla Square Enix con lo scopo di fare ancora più pubblicità, se è possibile, al tanto atteso Final Fantasy XV da novembre sui nostri scaffali.
Le vicende narrate dal lungometraggio di circa 2 ore non saranno infatti quelle del principe Noctis e delle sue scorribande per salvare il mondo, ma bensì verrà raccontato quanto accade ad Insomnia, capitale del regno di Lucis mentre il primogenito del Re Regis è in viaggio per sposare la principessa Lunafreya di Tenebrae. Il pratogonista è Nyx Ulric, proveniente da una provincia del regno in conflitto con l' impero di Niflheim, e che fa parte di un gruppo speciale di agenti, chiamati Kingsglaive, i quali sono stati dotati dal re di grandi poteri provenienti dal cristallo, che oltre ad avere la funzione di difendere la città fornisce anche alla famiglia reale il potere della magia, che permettono loro di teletrasportarsi di fatto grazie a catalizzatori rappresentati dalle loro daghe.
Nonostante questo grande gruppo armato però Lucis è in difficoltà contro la grandissima potenza dell' impero che continua a conquistare terreno grazie a macchinari bellici avanzati e demoni. Nonostante una predominanza schiacciante, che però risulta infruttuosa in quanto finchè il cristallo resterà a Insomnia la città risulta inattaccabile, l' impero tuttavia manda il gran cancelliere a chiedere a Re Regis un trattato di pace. Esso consisterà in una resa incondizionata da parte di Lucis, la perdita di tutte le provincie che saranno occupate dall' impero oltre che il matrimonio tra Noctis e Lunafreya. Nonostante il trattato non convince per nulla Nyx, il quale non solo perderebbe la sua casa ma che inoltre non si fida di Niflheim, e nonostante egli abbia perso di recente una compagna d'armi proprio a causa di questa pace, sarà proprio lui ad avere l' incarico di proteggere e scortare la principessa di Tenebrae in visita ad Insomnia insieme alla corte imperiale per firmare il trattato di pace.
Anche se il rischio di spoiler, considerando che le vicende narrate sono anche quelle della parte iniziale di final fantasy XV che sicuramente in molti avrete giocato, è piuttosto basso con la trama mi fermo qui per concentrarmi su altri aspetti. Il primo fra tutti, e non avrei mai pensato di parlarne per quanto riguarda un film animato, è la grafica iperrealista. Sebbene sia un film in CGI non nascondo che più di una volta, durante la visione, mi sia venuto il dubbio per un attimo che quelli sullo schermo fossero attori. La quantità di dettagli è impressionante, soprattutto per quanto riguarda le persone, che sono state rese oltre che con la computer grafica anche attraverso attori che hanno prestato il proprio viso come modello, e in un film in cui il quantitativo action è davvero altissimo, con numerosi scontri spettacolari, esplosioni, magie, teletrasporti, duelli e statue che prendono a pugni demoni (si succede anche questo) esser riusciti ad ottenere una grafica così pulita e ben realizzata oltre che ad essere un importante traguardo rende molto più piacevole la visione.
Spettacolare lo scontro finale che dura numerosi minuti e che si sposta da un' ambientazione all' altra, anche se forse un pò troppo confusionario. Kingsglaive si differenzia da ffXV per molti aspetti, non è una storia a lieto fine con l' eroe eletto destinato a salvare il mondo e a conquistare la sua bella, ma un intreccio ricco di sacrificio, dolore, sofferenza e a tratti anche impotenza, di fronte a nemici che sono di fatto troppo più forti rispetto alle forze del bene. La recensione in sè sarebbe dovuta finire qui, tuttavia c' è un altro argomento, indirettamente legato al film, di cui vorrei parlare. Per stilare questo articolo, come faccio spesso, sono andato a leggere anche recensioni di siti più illustri del mio, italiani o stranieri, poichè per ovvi motivi in quanto a professionalità e talento sono ben superiori al sottoscritto alcuni che fanno questo di professione. Ecco la cosa che mi ha colpito tantissimo sono stati i voti bassi forniti da parte di siti cinematografici a questo film, mentre altre piattaforme, che si occupano di videogiochi e han trattato la pellicola sono state molto più clementi verso un film che, sebbene i tanti errori dovuti ad una trama non proprio imprevedibile, alcuni personaggi che non vengono approfonditi a sufficienza e alcuni buchi e imprecisioni logiche, riesce egregiamente nel suo scopo, ovvero quello di far andare i pochi che non sono fan a comprare il nuovo titolo Square Enix. Forse chi recensisce film dovrebbe astenersi dal parlare di pellicole inerenti videogiochi, o almeno dovrebbe contestualizzarle, poichè trattando Kingsglaive come prodotto unico, e non come sponsor di fatto al gioco, esso risulta piuttosto carente, ma questa carenza è dovuta proprio all' intento dei produttori del gioco. Se a scuola si insegna che è sbagliatissimo universalizzare i concetti e astrarre gli autori dal contesto in cui vivono, perchè esso dovrebbe essere giusto per un film tratto da un videogioco?

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