mercoledì 11 gennaio 2017

[Recensione] Mafia 3

Mafia 3: Una grande occasione mancata?
Negli ultimi anni sempre più spesso accade purtroppo di trovarsi di fronte a videogiochi tecnicamente perfetti, con ottima grafica, a.i. e ambientazione realistica, ma che deficitano di un comparto narrativo all' altezza. Personalmente ho sempre considerato la storia di un videogioco, insieme alle meccaniche, il suo punto fondamentale, poichè, per quanto possa apparire stupefacente il mondo in cui il giocatore si trova, alla lunga mi annoia se non è presente una bella trama, ricca di colpi di scena, personaggi secondari e perchè no qualche messaggio da dare al pubblico. Gli sviluppatori di 2k games sembrano aver ascoltato fin troppo il mio grido d' aiuto, facendo uscire 7 ottobre di quest'anno il terzo titolo della saga "Mafia" il quale, se dal punto di vista di storia si presenta come una tripla A, altrettanto non si può dire del reparto grafico e tecnico.

Il gioco si sviluppa nella New Orleans del 1968 (qui chiamata New Bordeaux) e vede come protagonista Lincon Clay, un orfano nero, cresciuto dal boss del suo quartiere e che dopo essere stato degli anni in Vietnam finalmente torna a casa. Lincon crede che sia solo per un breve periodo di tempo, vuole abbandonare l' attività criminale del padre per cercarsi un lavoro onesto lontano dalla città, non prima però di aver fatto un ultimo colpo con lo scopo di pagare dei debiti a Sal Marcano, padrone della Mafia della città. La rapina ha successo, ma proprio durante i festeggiamenti Clay, il padre e i suoi amici vengono traditi da Marcano e il figlio, i quali li uccidono tutti, ad eccezione di Lincon che sopravvive miracolosamente ad un colpo in testa e che dopo essersi ripreso cercherà vendetta. Grazie all' aiuto di un agente della Cia, alcuni boss della mafia locale, e Vito Scaletta (protagonista di Mafia 2) il ragazzo cercherà di distruggere tutto l' impero criminale di chi gli aveva portato via tutto, fino a prendere il suo posto, o morire nel tentativo.
 La storia, di fatto abbastanza semplice e comune a molti film e videogiochi, è raccontata in maniera sublime, con un ritmo di gioco continuamente spezzato da interviste, dossier e interrogatori fatti anni dopo dal governo per cercare di spiegare l' improvvisa ascesa di uno dei più grandi gangster dell' America meridionale. Il mondo in cui si troverà il giocatore è molto fedele all' America degli anni 70. Il nostro protagonista sarà spesso discriminato, da civili, polizia o criminali, a causa del colore della sua pelle, verrà chiamato "negro" o con altri appellativi non proprio di buon gusto e il giocatore sentirà sulle proprie spalle tutto il clima segregazionista proprio degli USA durante quegli anni, pregni di razzismo, discriminazione, ghettizzazione e criminalità. Questo a mio parere il più grande punto di forza del prodotto. Passando ad aspetti più tecnici il gioco non si presenta, malgrado la vasta area  accessibile fin dal primo istante, come un enorme free roaming stile Gta per intenderci, ma più come un semplice tps sviluppato all' aperto e con grande utilizzo di coperture. Il sistema di combattimento è avvincente, esistono numerose armi ed esplosivi che ci aiuteranno nel corso delle nostre scorribande, l' azione sarà sempre frenetica, piena di sparatorie, assassinii brutali ed esplosioni; ma nonostante ciò il gran numero di nemici, i colpi disponibili non proprio numerosissimi e i danni subiti dal protagonista, spingeranno il giocatore ad approcciarsi spesso in maniera stealth, se non vuole morire ripetutamente e senza ottenere alcun risultato se non quello di perdere metà del denaro che Lincon avrà addosso.
La guida risulta molto realistica e soddisfacente, con macchine che sono perfette riproduzioni di quelle passate, sia nello stile che nella velocità,e la guida appare molto simile alla vita reale, con incroci, semafori da rispettare,pedoni che attraversano eccetra.
 Passiamo dunque agli aspetti negativi che, purtroppo, non sono pochi. La grafica non sembra quella di un titolo next gen, e sebbene personalmente non mi abbia dato fastidio questa cosa ad alcuni potrebbe, il sistema di illuminazione è fatto piuttosto male, con corpi e pareti che spesso brillano di luce propria, l' i.a. dei nemici è davvero infima, saranno frequenti le situazioni in cui essi andranno in tilt risultando quasi comici oppure non noteranno Lincon o i cadaveri distesi a pochi passi da loro. Questi problemi, seppur abbastanza gravi in un tps con forti elementi sandbox come Mafia, non diminuiscono la godibilità del gioco, se non fosse per un problema davvero insormontabile che ha rovinato quasi il prodotto: la ripetitività. Infatti, nonostante col progredire del gioco avremo a che fare  con sempre più racket, aiuti da parte di scagnozzi e luogotenenti e attività criminose, il gioco alla lunga risulta terribilmente ripetitivo e quasi noioso.
Le missioni, le principali come le secondarie, si riassumono in un "uccidi l' obbiettivo, interroga un nemico, vai dal punto a al punto b, distruggi prodotti del racket dei Marcano". Dopo le prime 5/10 ore di gioco passate a far fuori scagnozzi la cosa diverrà semplice routine, con nessun picco nel progredire delle vicende per quanto riguarda il gameplay e questo, accompagnato da una città che seppur bella e suggestiva appare spoglia e poco interattiva e alcuni errori e bug tecnici, influisce negativamente sull' intero prodotto. Nulla da dire invece per il doppiaggio, ottimo, e il reparto sonoro il quale, rifacendosi ai brani degli anni '70 non può che essere eccelso (basti pensare che nella schermata di intro in sottofondo si sente " all along the watchtower" del compiantissimo Jimi Hendrix). Mafia 3 è un gioco che farà sicuramente discutere a lungo, alcuni lo ameranno grazie ad una trama eccellente, un'ottima ambientazione e personaggi, sebbene abbastanza topici, carismatici, altri purtroppo lo riterranno di bassa qualità a causa di errori tecnici più o meno gravi e una ripetitività che alla lunga stanca qualsiasi giocatore e non lo spinge a ritoccare il titolo una volta terminato. Per quanto concerne me non considero l' ultimo lavoro dei 2k games non come una occasione mancata, ma come un bel gioco, che non arriverà mai nell' olimpo di titoli appartenenti a questa generazione ma che può essere benissimo goduto tra un capolavoro e l' altro quando non si sa a che giocare
VOTO: 7,75


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