giovedì 21 luglio 2016

SENSORI VR: IL FUTURO DEL VIDEOGAMING?

Una cosa è sicura, negli ultimi anni la tecnologia sta facendo passi da gigante.
Se nel 1999 vedere un Metal Gear Solid in 3 dimensioni ci sembrò una rivoluzione del videogiocare, e se il peculiare controller della Wii spinsero, per un periodo di tempo, tutti a comprare la console Nintendo (vi sfido a trovare 10 persone che conoscete che non l' abbiano comprata) il futuro dei videogiochi è iniziato con il boom dei vari sensori della realtà virtuale (VR).

Il primo di essi ad ottenere celebrità fu sicuramente l' Oculus Rift, inventato da Palmer Luckey, a cui poi seguirono altri schermi come il l' Htc Vive, prodotto dalla Valve e che dispone anche di sensori per le mani con lo scopo di rendere ancora più realistica l'esperienza di gioco, e altri ancora fino ad arrivare anche al PlayStationVR e Microsoft Hololens annunciati all' ultimo E3 di Los Angeles.
Parto subito col dire che non sono capace né mi interessa mettere a confronto i vari sensori di realtà virtuale poiché non me ne intendo e non lo considero importante. Quello su cui voglio soffermarmi con questo articolo è il se e il come questi VR potranno rivoluzionare il mondo videoludico.
Che ad oggi non abbiano venduto tantissimo è un dato di fatto.
Il famoso exploit dell' Oculus Rift e compagni non c' è mai stato a mio avviso per due ragioni, una ovvia l' altra forse un po' meno per un occhio poco attento.
La nota dolente che tutti, e sottolineo TUTTI, giocatori che si approcciano all' acquisto di questi prodotti è sicuramente il prezzo non proprio abbordabile.
Per usare un eufemismo diciamo che a molti non è andata giù l' idea di dover pagare una periferica (perchè alla fine si tratta di questo) più della console che la supporta.

Inoltre i Computer in grado di far girare queste meraviglie tecnologiche sfruttano gli ultimi ritrovati in fatto di schede video e processori, avendo un costo quasi proibitivo.
Parlando dell' Htc Vive per esempio, esso costerà intorno ai 900 euro, non il classico regalo che fanno i genitori a Natale insomma.

Ma, se questo punto potrebbe essere trascurato, c' è un ulteriore grandissimo problema con la realtà virtuale: ad oggi non sono presenti veri giochi nuovi per queste piattaforme.
Gran parte di essi hanno solo lo scopo di stupire il giocatore facendolo entrare a contatto con il mondo virtuale attraverso non più uno schermo ma i propri occhi. Questa è sicuramente una cosa giusta da fare per aiutare il passaggio del videogiocatore dal “vecchio” al “nuovo” modo di giocare, tuttavia il fatto che praticamente tutti i giochi, fatta esclusione per alcuni remake di vecchie glorie divenute ora giocabili in prima persona e spesso create da normali User e non da casi produttrici, abbiano lo scopo di mostrare come è cambiato il modo di giocare senza però fornire alcun che a cui giocare rende i titoli molto noiosi dopo appena un paio d' ore (come se per la Wii fosse uscito solo Wii-sport per intenderci).

Con l' ultimo E3, e in particolar modo con la conferenza Sony, si è avvertita una volontà di cambiamento, con l' annuncio di numerosi titoli prodotti da grandi studi di produzioni, che supportano il PlayStationVR e in alcuni casi per giocare la periferica è obbligatoria. Personalmente l' idea di un nuovo Batman o Resident Evil completamente immersivi mi ha allettato molto, un po' meno quello che han fatto vedere riguardo Final Fantasy.
Eagle Flight di Ubisoft, mi è parsa una novità carina, seppur non allettante e agganciata ancora troppo strettamente alla vecchia idea di giochi col Vr che han solo lo scopo di far immedesimare e stupire il giocatore ( e prego iddio che non dia gli stessi problemi di giramento di testa e stomaco che diede ai tempi l' Oculus Rift con alcuni suoi giochi più movimentati).
Quindi in conclusione, sebbene con moltissime riserve e sebbene credo che per tutta questa generazione essi non avranno un ruolo fondamentale, credo che in futuro i Vr possano presentarsi come la vera rivoluzione dei videogiochi, purchè essi siano fatti con lo scopo di far giocare divertire e riflettere chi gioca (come hanno tentato di fare i titoli videoludici fino ad ora) e non solo di farlo stupire e/o immedesimare nel personaggio interpretato.
Con l' uscita di nuovi titoli di vecchie saghe che hanno la possibilità di essere giocati, in parte o totalmente, con queste periferiche e magari nuove ip giocabili solo tramite esse credo che anche il problema del prezzo possa essere bene o male superato, tenendo conto che, essendo la domanda che fa il mercato, con l' acquisto di numerosi Oculus Rift piuttosto che HTC Vive piuttosto che altri, il prezzo di essi scenderà col tempo a causa della concorrenza rendendoli più accessibili a tutti.

Io personalmente questi sensori li ho provati sia alla Gamescom a Colonia dell'anno scorso sia quest'anno al Vigamus a Roma, e le mie impressioni non sono state lusinghiere nei confronti delle nuove macchine.
Pesanti e ingombranti ,al momento, all'atto pratico generano solo un gran mal di testa e pochissimo divertimento, voi cosa ne pensate?

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