giovedì 20 ottobre 2016

[Recensione] Gotham

Il mondo di Batman, senza Batman
Batman è senza dubbio uno dei supereroi più amati di sempre. A fare celebre l' uomo pipistrello sono diversi fattori: l' assenza di poteri, l' intelligenza e il carisma del protagonista, l' atmosfera cupa che si respira nei vicoli di Gotham e soprattutto, diciamocelo, i cattivi. Da Joker a Bale, passando per il pinguino, killer Croc, l' enigmista e molti altri, gli antagonisti di Bruce Wayne sono tutti studiati benissimo, hanno storie spesso profonde e interessanti e sono inseriti in un contesto, Gotham, che fa uscire il meglio da antieroi che, sebbene siano clown maniaci oppure wrestler drogati o ancora personaggi appartenenti a sette, appaiono allo spettatore più realistici e plausibili rispetto ai classici cattivi che vogliono conquistare il mondo. Il mondo dell' uomo pipistrello è contraddistinto dallo squallore, dalla violenza, dal sangue e dalla corruzione macchia ogni giorno le strade cittadine. Alcuni dei suoi antagonisti sono semplici gangster, il cui scopo puro e semplice è quello di monetizzare e guadagnare sul sangue della gente, mentre i pazzi maniaci sono frutto di una società cruda e cattiva, che corrode chiunque ci abbia a che fare. Date queste premesse sembra quasi naturale che nel 2014, da un' idea di Bruno Heller, sia uscita una serie chiamata Gotham, che tratta dei vari criminali presenti in città dal punto di vista di un giovane Jim Gordon, neoassunto come detective nella GSPD (squadra omicidi), e dove non compare Bruce Wayne se non come ragazzo a cui hanno ucciso di recente i genitori (sarà il primissimo caso di Gordon) e che cerca verità e giustizia, spesso entrando in affari più grandi di lui.

 Ad accompagnare le imprese del giovane detective ci sarà Harvey Bullock, suo collega ben inserito nella centrale e che sa come vanno le cose in città, "Gotham non vuole eroi" e affini sono le frasi più pronunciate dai poliziotti riguardo a Jim, che infatti si troverà a combattere da solo contro un sistema corrotto che ha dalla sua tutti, dai malavitosi agli industriali, agli uomini potere fino ai poliziotti i quali hanno le mani legate di fronte ai crimini commessi da varie associazioni di stampo mafioso.Gordon non si piegherà a questo sistema che rischierà più volte di spezzarlo, ma sarà aiutato dai suoi amici, e qualche volta anche da coloro che dovrebbe arrestare. Infatti parallelamente alle vicende di Jim, che si svolgono come qualunque poliziesco con una trama di fondo ma tutti o quasi episodi autoconclusivi inerenti ad un caso, si svolgeranno anche quelle di Oswald Cobblepot, successivamente denominato Pinguino, e di come, attraverso ascese al potere e vertiginose cadute in rovina, riuscirà dal nulla a diventare il celebre trafficante e criminale che i fan DC hanno imparato ad amare. La particolarità di questo Pinguino tuttavia è una grande affezione al nostro detective, che gli salverà la vita in un paio di occasioni, e che Cobblepot quando possibile aiuterà nei suoi casi, spesso con metodi non proprio ortodossi. Oltre al sopraccitato uccello, nel corso delle avventure prenderanno forma numerosi personaggi che poi saranno tra i più acerrimi nemici dell' uomo pipistrello tra cui Poison Ivy, l' Enigmista, Zsaz, Spaventapasseri e anche un giovanissimo Joker. E' molto interessante vedere questi criminali nelle loro prime azioni contro, o a favore in alcuni casi, la società, soprattutto per un fan di Batman e del suo mondo.

 Fino ad oggi sono state girate due serie, per un totale di 44 episodi, con una terza in corso.Tra i dati tecnici riscontriamo una buona colonna sonora e un ottimo doppiaggio, che fornisce subito l' idea e suggerisce il carattere dei personaggi che andremo a incontrare. Personalmente questa è una delle poche serie tv che mi ha preso dall' inizio alla fine e mi ha costretto ore e ore davanti a uno schermo. Anche se non eccelsa, Gotham rappresenta una bella boccata d' aria fresca per tutti i lettori delle vicende di Bruce Wayne e del suo alter ego, la quale, soprattutto dopo numerosi film e videogiochi che vanno in direzioni completamente diverse per quanto concerne la trama, si preoccupa più di dare un passato alla città di Gotham pre-Batman, con eventuali spiegazioni di situazioni e personaggi presenti anche nelle vicende "contemporanee" alle avventure del miliardario nemico del crimine, rispetto ad un futuro a quelle vicende stesse. A stupirmi maggiormente è stata l' evoluzione dei personaggi e dei rapporti tra essi, come l'ortodosso detective della squadra omicidi debba sempre più compromettersi, sporcarsi le mani e spesso andare contro la legge, per un bene superiore o per interessi personali.

 Già perchè, sebbene sia di fatto il "buono" il nostro caro Jim non ha la fibra morale di Batman, ne tantomeno le sue capacità in combattimento, si troverà spesso costretto a compiere la scelta sbagliata e a scontrarsi contro verità molto più forti di lui che gli faranno cambiare atteggiamenti, modi di fare, carattere, e lo faranno diventare un personaggio sempre più cupo, cinico e preso dal rimorso. Particolare cura è data al personaggio del Pinguino, che confesso di aver imparato ad apprezzare solo dopo questa trasposizione della sua storia sul piccolo schermo; anche grazie all' eccellente interpretazione di Robin Lord Taylor, che ci mostra un lato del pinguino più umano e debole, ma contemporaneamente più sadico, violento e imprevedibile, legato in modo morboso prima alla madre, e poi al ricordo di entrambi i genitori.
 Il cast in toto è di altissimo livello, con tutti attori che hanno già in precedenza recitato in film o serie tv di calibro (alcuni di essi anche a teatro) e che vede nomi del calibro di Benjamin McKenzie, Donald Logue e Sean Pertwee.Forse l' unica pecca, che no guasta minimamente la visione ma che tuttavia alla lunga un pò si nota, e il continuo desiderio di continuare le storie dei personaggi, anche se secondari. Spesso, nel corso delle stagioni, un personaggio creduto morto oppure fuori dai giochi ritorna inaspettatamente, portando sconpiglio ai già delicati equilibri della città. Questa è una scleta non solo comprensibile ma anche condivisibile, è raro che nei comics i personaggi muoiano così facilmente come dovrebbe accadere in un normale noir, e quindi gli sceneggiatori hanno ovviato il problema inserendo qualche plot twist che a molti può piacere, ma che a me non ha fatto un' ottimissima impressione. Rimane comunque un ottimo lavoro e una serie da non perdere per tutti gli amanti di Batsy.


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