martedì 27 settembre 2016

[Recensione] Scherlock

IL MITO CHE NON INVECCHIA MAI
Il celebre investigatore privato Sherlock Holmes è ormai nell' immaginario comune lo stereotipo di detective. I romanzi di Sir Arthur Conan Doyle hanno avuto il pregio di dare l' immortalità ad un personaggio fittizio e alle sue avventure insieme col fidato Watson, contro i più intricati misteri e i crimini del perfido Moriarty. Da questi libri sono stati tratti molte altre opere tra film, serie tv, e indubbiamente la figura del detective eccentrico ma infallibile ha inspirato altri grandi delle letteratura, prima fra tutti Agatha Christie e il suo Poirot. Nel 2010 Steven Moffat e Mark Gatiss mandarono in onda prima in Inghilterra e poi in tutto il mondo una miniserie in 3 puntate sulle vicende narrate nei libri di Doyle, ma al giorno d'oggi. Ogni puntata ha la media di quasi 90 minuti e raccontano le più famose storie dello scrittore inglese in chiave moderna. Fu un successo tale che fino ad ora sono state prodotte altre 2 stagioni (entrambe con appena 3 episodi sempre della lunghezza di 1 ora e mezza) e una 4° è in cantiere.






Quello dei due registi può apparire certamente come un rischio; non è facile far rivivere le stesse storie adattandole dopo quasi 200 anni, tuttavia grazie a una regia ottima, una sceneggiatura rivisitata che manda continui rimandi, senza mai alludere direttamente ai romanzi passati, e soprattutto grazie alle strabilianti interpretazioni di Benedict Cumberbatch (Sherlock) e Martin Freeman (Watson) l' esperimento è sicuramente riuscito. In questa ennesima versione del mito troviamo uno Sherlock più stravagante, ironico, asociale e folle del solito. Egli vede gli omicidi come semplici giochi tra lui e il serial killer, infatti si rifiuta di accettare incarichi più “noiosi”. Appare quasi estraniato dalla realtà, con atteggiamenti talvolta molto superbi, supportati tuttavia da una capacità di deduzione incredibile e ai limiti dell' umano, che lo porteranno ad essere sia odiato dalle persone come essere umano, sia amato e richiesto come il miglior consulente investigativo (mestiere coniato da lui stesso) sulla piazza.

 Ad affiancarlo ci sarà l' ex medico di guerra John Watson, che quasi per paradosso rappresenta la parte più umana e affabile del duo. Anche egli possiede ottime doti intuitive, anche se nemmeno lontanamente paragonabili a quello che prima sarà suo coinquilino, poi suo collega e infine suo stretto amico (forse l' unico), ed è un ottimo medico da campo, nonché militare addestrato. Durante il corso delle puntate lo scopo di Watson (oltre ovviamente quello di risolvere casi) sarà far uscire allo scoperto l' umanità che Holmes, solo all' apparenza, non sembra avere. Il duo dovrà fare i conti con spietati serial killer e soprattutto con Moriarty, che in antitesi con Sherlock sarà un consulente criminale su commissione, che si divertirà spesso a testatre le incredibili doti intuitive dell' investigatore con vari enigmi, omicidi e trappole.
La serie risulta ai limiti tra un classico drama poliziesco e una dark commedy, a causa della massiccia dose di ironia e autoironia presente sullo schermo. Non mancheranno di certo i commenti audaci e totalmente al di sopra delle righe di Holmes (presenti anche nei libri ma che nella serie sono molto accentuati e lo partano a divenire quasi come un antieroe per la società, un uomo che si diverte nel suo lavoro, ma che considera gli altri quasi al pari di esseri inferiori e che pare non abbia interesse per la vita umana), come non mancheranno le situazioni ai limiti dell' assurdo con cui dovrà far i conti il povero Watson, che non solo dovrà combattere contro pericolosi assassini e associazioni malavitose, ma anche contro un collega spesso insopportabile e per cui il termine strano è solo un eufemismo. Un' ottima serie tv, abbastanza breve e quindi facile da recuperare, che, nonostante la lunghezza di ogni puntata, riesce a prendere lo spettatore ad avvincerlo, a farlo ridere e preoccupare e soprattutto fargli apprezzare un ottimo lavoro, probabilmente uno dei migliori degli ultimi anni

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