giovedì 29 settembre 2016

[Considerazioni] TRIGUN

 Il pistolero in stile "peace and love"
Devo ammettere che spesso descrivere Trigun, e quello che ha rappresentato per me, mi risulta difficile. Quando qualche amico, stanco dello stereotipo di shonen pieno di power up esagerati e soliti cliché, mi chiede consiglio inerente qualche anime più particolare da vedere le mie scelte cadono inevitabilmente su Evangelion, Cowboy Bebop e infine Trigun. Alla successiva domanda, che tra l' altro odio, che consiste nel "di che parla?" rispondere in modo che egli capisca di cosa si tratti è molto complesso. Già perchè dire "trigun parla di un mondo futuristico dove sto tizio ha una taglia di 60 miliardi di doppi dollari ma è un pistolero pacifista che non uccide nessuno" è quantomeno riduttivo per quello che è stato un anime, ma soprattutto un fumetto che fa da cardine per tutto il genere steam-punk del sol levante.


Quella di oggi più che una recensione oggettiva vuole essere una serie di considerazioni per uno dei miei  anime (non mi soffermerò sul manga se non parlando un pò della trama) preferiti. Iniziamo quindi con con la storia narrata. In un mondo futuristico, dove gli uomini hanno lasciato la terra ormai in rovina per un nuovo pianeta, esiste un uomo denominato Vash The Stampede, su cui cade una taglia di ben 60 miliardi di doppi dollari a causa della distruzione di un intera città, July, per mano sua. Il suddetto pericolo pubblico tuttavia non è altro che un pistolero pacifista, che non vuole e non uccide nessuno, anche a costo di ferirsi gravemente. Il mistero inerente questo personaggio si infittisce quando a dagli la caccia ci saranno i Gung-Ho Gungs, spietata setta di mercenari e assassini guidati da Legato Bluesummer, i quali lavorano al servizio di Knives, vecchia conoscenza di Vash che è stranamente attratto da lui.
Ad accompagnare le avventure del pistolero ci saranno Meryl Strife e Milly Thompson, le quali, lavorando per una società assicurativa, saranno impegnate ad evitare che Vash porti scompiglio nelle città in cui si reca , oltre che al reverendo Nicholas D. Wolfwood, sacerdote errante che porta con se una pesante croce la quale può trasformarsi in numerose armi da fuoco. Detta così della storia non si capisce molto, tuttavia la serie (soprattutto il fumetto) è così ricca di colpi di scena e informazioni intese per metà che qualsiasi altro accenno risulterebbe spoiler. Mi limiterò a dire che il fumetto, per ovvi motivi, è molto più approfondito della trasposizione animata uscita in Giappone nel '98, soprattutto per quanto concerne il passato di Vash e Knives e le storie di Wolfwood e Bluesummer, oltre al fatto che il manga alla fine segue una story-line diversa dal cartone, che hanno finali completamente diversi. Finita questa breve introduzione direi di passare ai personaggi. Essi sono tutti caratterizzati benissimo e, quasi a rappresentare un genere umano che ha perso i propri punti fissi e che si trova su un pianeta arido e diverso dalla terra, ogni uno di essi ha qualche segreto o natura oscura da nascondere, Vash in primis. Tutti i Gung-Ho Gungs sono davvero molto bene caratterizzati, in conformità anche con l' incredibile varietà di armi da essi usate (da una semplice pistola a vari cannoni fino a dei sassofoni che distruggono i timpani di chi li ascolta), per non parlare del loro capo,Legato, che viene rappresentato come un essere oscuro,sadico e spietato, con una folle devozione nei confronti di Knives.
Quest'utimo invece rappresenta il puro e freddo essere calcolatore e intelligente. Knives è consapevole della debolezza e della perfidia degli umani, che sono disposti a tutto pur di sopravvivere e prosperare, anche a distruggere il proprio ecosistema (vedi la terra lasciata proprio perchè oramai inabitabile). La sua soluzione è molto semplice, eliminare il problema alla radice: se gli umani non sanno imparare dai propri errori e sfruttano tutto ciò che hanno intorno a se per poter sopravvivere (in questo discorso si dovrebbe anche parlare dei Plant ma eviterò di farlo sempre per ragioni di spoiler) vanno semplicemente eliminati tutti, per il bene degli esseri viventi. Ecco, Vash è il completo opposto. Anche il pistolero dalla mira formidabile sa che gli uomini sbagliano e distruggono tutto ciò che hanno attorno a se, eppure non può ucciderli in quanto non spetta a lui il diritto e il compito di "purificare" l' ecosistema. Oltre a ciò l' uomo più ricercato del mondo fa di tutto per proteggere ogni forma di vita, in quanto, al contrario di Knives, non guarda le cose in grande e in generale, ma in piccolo, e pur di salvare persino un suo nemico è disposto tranquillamente a farsi sparare addosso. Tra questi due estremi è presente Nicholas, il quale viaggia in giro per il mondo alla ricerca di fondi per il suo orfanotrofio, ma che tuttavia non si fa scrupolo ad uccidere dei criminali se è per il bene dei suoi bambini. Trigun pone lo spettatore davanti a questo dilemma, all' apparenza semplice ma in realtà molto più profono di quanto non si creda: l' uomo merita di sopravvivere dopo tutto ciò che ha fatto in passato e farà in futuro? e soprattutto gli uomini hanno il diritto di decidere chi merita di vivere e chi di morire?
Passando ad aspetti decisamente più tecnici la serie è composta da 26 episodi, tutti girati davvero benissimo e accompagnati da musiche superbe che vanno dal classico, alla musica leggera, passando a forti dosi di rock e jazz. I costumi sono tra i più belli mai visti in un cartone animato, non è un caso che ad ogni fiera si incontrino sempre centinaia di cosplayer di Trigun, soprattutto di Legato, Vash e Nicholas. L' anime, mandato per la prima volta in onda su Mtv nel 2000  ebbe un discreto successo per essere comunque un prodotto fuori dai canoni dell' animazione Italiana. Il genere steam-punk, non solo dei personaggi ma anche delle ambientazioni e del mondo in generale, ha subito una piccola rivoluzione grazie a Trigun, rivoluzione legata anche ad un protagonista che a tratti sembra uscito da un western, a causa delle armi usate sia da lui che dai nemici e da come si svolgono gli scontri, ma che contro ogni logica riesce sempre a sconfiggere i suoi nemici senza eliminarli; che un momento prima sembra un perfetto idiota che proclama pubblicamente pace e amore ed è pronto a farsi pestare e umiliare pur di non essere costretto allo scontro, ed un attimo dopo con solo 5 colpi riesce a deviare un pugno meccanico dal peso di svariate tonnellate scaraventato alla massima velocità verso di lui senza battere ciglio. Soprattutto nell' anime la vicenda che distrusse la città di July tormenta il protagonista, che non riesce a ricordare se fu lui l' autore di quella strage e non capisce come un uomo solo abbia potuto radere al suolo un' intera città. Quella di Vash verso gli altri esseri viventi non è pietà, ma un sentimento a metà tra la compassione, persino verso i propri nemici, e paura di spezzare il filo che lo lega ancora all' umanità, per usare una citazione dell' opera paura di "macchiare il suo biglietto bianco per il futuro". Un' opera davvero lodevole che invito tutti a guardare e a leggere, non ne rimarrete delusi... Ah e il reverendo, sia nell' anime che nel manga è il personaggio più figo e carismatico che incontrerete nella vostra vita di lettori

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